Bonus Verde: rinnovare il giardino ti restituisce la grana
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Ogni anno, poco prima (o poco dopo) Natale, il governo italiano approva la Legge di Bilancio, in cui va ad integrare o eliminare i benefici economici emanati l’anno precedente.
La conseguenza diretta è la possibilità di utilizzare i bonus fiscali al fine di ottenere la diminuzione delle imposte utilizzando crediti d’imposta.
Sapere in anticipo quali e quanti bonus fiscali puoi avere a disposizione ti permette di stabilire come gestire le tue risorse usufruendo così, del maggior numero di bonus e diminuendo l’ammontare delle imposte che dovrai pagare.
Anche se può sembrarti strano, se stai attento ai bonus attualmente in vigore (e di conseguenza utilizzabili), più spendi e più risparmi di imposte.
Ma come fai ad essere informato sui bonus fiscali attualmente in vigore?
Qui entro in campo io.
Il mio ruolo è quello di tenerti costantemente aggiornato sui bonus fiscali che sono presenti nel nostro sistema e di comunicarteli nel modo più semplice possibile.
Il tutto per consentirti di valutare quando ti conviene utilizzare un bonus per te o per la tua azienda.
Rinnovare il giardino, abbellire l’entrata della tua ditta, profumare (magari con una parete verticale) l’ingresso del tuo ufficio o la tua casa, oggi si può.
Certo, potevi anche ieri, ma oggi ti conviene.
Avrai sicuramente sentito parlare del Bonus verde 2018, ma in pratica, come funziona?
Prima di entrare nel dettaglio illustrando le percentuali e utilizzando (per forza di cose) il gergo tecnico, voglio spiegarti cos’è’ il Bonus verde 2018, così da poter assiepare tutti i dubbi e preparare un terreno fertile per trasmetterti i vantaggi di questa operazione.
Cos’è il Bonus Verde?
Il bonus verde è una nuova detrazione fiscale inserita nel nuovo testo della Legge di Bilancio 2018. Consiste in una detrazione per chi sostiene spese per la sistemazione del verde di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private di qualsiasi genere.
Per cui si possono beneficiare per spese inerenti i terrazzi, giardini, balconi, anche condominiali, anche se attraverso impianti di irrigazione e lavori di recupero del verde di giardini di interesse storico.
Ora che abbiamo chiarito l’ambito di utilizzo, non ci resta che comprendere ulteriormente quanto e quanto conviene utilizzare questo meccanismo.
Quanto risparmi con il bonus verde 2018?
Il Bonus verde prevede una detrazione per tutti i cittadini che sostengono (oppure iniziano a sostenere nel corso del 2018) spese di sistemazione del verde e di recupero del verde storico.
Nella pratica, la detrazione si applica all’imponibile IRPEF, per un massimo di 5.000 euro, in fase di dichiarazioni dei redditi, e permetterà uno sconto fiscale del 36% a titolo di detrazione d’imposta.
L’importo della detrazione totale spettante, per essere scaricata dalla imposte, deve essere divisa in 10 quote annuali di pari importo.
Per poter accedere alla detrazione il cittadino dovrà effettuare il pagamento dei lavori svolti tramite:
- Bonifico speciale (o parlante);
- Assegno;
- Bancomat;
- Carta di credito.
Insomma, onde evitare “false detrazioni” è necessario che il pagamento sia tracciabile.
ATTENZIONE: l’importo della spesa massima del Bonus verde si riferisce ad singola unità immobiliare abitativa.
Ora, analizziamo su quali edifici possiamo utilizzare questo bonus.
Su quali edifici devi effettuare la spesa del bonus verde?
- giardini;
- terrazzi;
- balconi anche condominiali;
- giardini di interesse storico.
Quali spese rientrano nel bonus verde 2018?
Il nuovo bonus verde 2018 spetta ai cittadini ed ai condomini che sostengono spese quali:
- Sistemazione del verde: giardini, terrazzi, balconi anche condominiali;
- Recupero del verde di giardini di interesse storico;
- Fornitura di piante o arbusti;
- Lavori e interventi per la trasformazione di un’area incolta in aiuole e piccoli prati.
- Le spese per il rifacimento di impianti di irrigazione;
- Le spese per la sostituzione di una siepe;
- Le spese per le grandi potature;
- Le spese per la fornitura di piante o arbusti;
- Le spese di riqualificazione di prati;
- Le spese per lavori e interventi per la trasformazione di un’area incolta in aiuole e piccoli prati;
- Le spese per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
- La realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili;
- Le spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
Attenzione: Per le piante in vaso, i lavori sono detraibili solo se l’intervento sul giardino è di tipo radicale o ex novo (in un certo senso, quando queste spese sono di natura ”straordinarie”).
N.b. Se gli interventi vengono realizzati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all’esercizio dell’arte o della professione, la detrazione spettante è ridotta del 50%.
N.b.2: In caso di vendita dell’unità immobiliare sulla quale sono stati eseguiti gli interventi agevolati, la detrazione non utilizzata passa all’acquirente, salvo diverso accordo delle parti.
N.b.3 In caso di decesso del titolare del presente bonus fiscale, la detrazione non utilizzata si trasmette all’erede che conserva la proprietà materiale e diretta del bene.
Ho finito con le note, ora passiamo alla pratica.
Ora cosa devo fare?
Se non stai usufruendo il bonus verde non è colpa tua, perché tu non hai tempo per seguire tutte le novità fiscali che ci sono nel nostro Paese.
Se hai bisogno di maggior approfondimenti, ma non sai da dove partire, puoi contattarmi ai recapiti che trovi in fondo alla pagina.
Sono disponibile a chiarirti ogni dubbio e indirizzarti verso la soluzione migliore!
Ora, hai tutte le informazioni necessarie per agire.
Sia che la tua sia una necessità, sia che tu voglia soddisfare il tuo sguardo, ricorda che potresti recuperare del denaro, quindi, affrettati!
Contattami anche solo per un consulto, ed insieme potremo pianificare il tuo investimento tramite il “bonus verde”.
Conclusioni
In tutti i casi in cui hai un’azienda sappi che, se tu vuoi veramente dormire sonni tranquilli, proteggere il tuo patrimonio personale, proteggere il tuo investimento aziendale, tutelare la tua famiglia e il tuo futuro, la soluzione migliore risiede nell’utilizzare una S.r.l. .
Ma non basta.
Devi infatti anche verificare di: produrre utili in abbondanza, avere sempre la liquidità necessaria per far funzionare l’azienda regolarmente e utilizzare il più possibile strumenti di pianificazione fiscale nella tua società per ridurre le imposte della S.r.l. .
Stai però attento, perché gestendo in modo inappropriato una S.r.l., rischi di pagare più del 70% di imposte e contributi (tanto quanto una ditta individuale, ma solo con la S.r.l. puoi ridurre il carico fiscale complessivo).
Mentre, dal lato opposto, con una gestione fiscale efficace della S.r.l., le imposte possono essere ridotte fino al 28%.
Tra il 70% di carico tributario ed il 28%, ci sono vari strumenti di pianificazione fiscale che puoi utilizzare nella tua S.r.l. per tagliare il più possibile le imposte ed i contributi.
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Ogni 12 mesi avrai una S.r.l. con più utili rispetto a prima, con più soldi in banca rispetto a prima e la possibilità di tagliare il carico fiscale della società dal 70% al 28%.
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