Conviene conferire nella S.r.l. beni pregiati o del denaro?
Ti do il benvenuto in questo nuovo articolo del blog di Efficacia Fiscale per affrontare un argomento che ti potrà apparire stravagante ma che, in realtà, è molto interessante.
Hai mai pensato di conferire vino pregiato nella tua S.r.l.?
Mi immagino la tua espressione tra il dubbioso e lo sbigottito, ma ti assicuro che questo argomento (ovviamente il vino è solo un esempio eclatante) ha subito toccato le corde giuste del ricercatore e divulgatore fiscale che c’è in me.
I lettori assidui del blog, quelli fedeli, che si sono iscritti e hanno avuto accesso al materiale che metto gratuitamente a disposizione e vengono regolarmente avvisati ogni volta in cui pubblico un articolo, faccio una diretta o organizzo un webinar sul mio canale YouTube Commercialista Calisti, pubblico un Podcast (hai visto a quanti vantaggi hai diritto iscrivendoti?), sanno bene che le domande degli imprenditori fiscalmente intelligenti mi piacciono particolarmente.
Quindi, ora sei pronto a conoscere il mio punto di vista sui conferimenti di denaro, o di beni pregiati, nella tua S.r.l.?
Bando alle ciance and let’s go…
Il caso del mio cliente
Caro imprenditore, ti do il benvenuto in questo nuovo podcast del blog di efficacia fiscale, il blog con le soluzioni fiscali specifiche per tutti gli imprenditori che hanno una S.r.l. o che ne vogliono aprire una nuova.
Oggi ti propongo una soluzione fiscale che ho proposto all’imprenditore che mi ha rivolto questa domanda che ti riporto fedelmente: “Nel mio caso specifico, come capitale sociale, nella mia S.r.l., è meglio depositare denaro oppure vino pregiato come bene materiale? Puoi spiegarmi i vantaggi?”
So che può sembrarti una domanda strana.
L’imprenditore in questione deve aprire una S.r.l. e la sua domanda riguarda come depositare il capitale sociale, perché nella maggior parte dei casi si deposita denaro, ma si può depositare anche un bene materiale (come ad esempio del vito o una stampante dell’ufficio), oppure anche immateriale, ad esempi un know how o dei crediti.
La tipologia di conferimento si determina in base all’attività che l’imprenditore deve svolgere.
Vediamo, innanzitutto, cosa c’è in comune tra conferimento di beni ed un conferimento in denaro.
Differenza tra conferimento di beni e denaro (conferimento con o senza perizia di valutazione)
Quando conferisci dei beni all’interno di una S.r.l., e vuoi metterli contabilmente all’interno della S.r.l., oppure vuoi conferire questi beni in sede di costituzione della società, c’è bisogno di un notaio.
Inoltre, dovrai pagare le imposte indirette come l’imposta di registro, l’imposta di bollo e i diritti di segreteria.
Per i conferimenti in denaro, quando si costituisce una S.r.l., basta presentare un assegno circolare o, comunque, del denaro.
Invece, se si vuole conferire all’interno della S.r.l. un bene che sia materiale o immateriale, bisogna aggiungere una perizia di valutazione, che in genere fa un commercialista.
Questo perché il valore del conferimento in denaro è certo, se conferisci 1.000,00 € in denaro, il capitale sociale della S.r.l sarà di 1.000,00 €.
Nel caso in cui si conferisce un bene, come ad esempio vino pregiato, di che consistenza deve essere il capitale sociale?
A questa domanda trovi soluzione grazie alla perizia di un perito, che in genere è un commercialista.
Quindi, è grazie a questa perizia che ti fa il commercialista che puoi conoscere di quanto aumenta il capitale sociale.
L’unico svantaggio che comporta conferire un bene anziché denaro, è quello di pagare un professionista.
E, qui, i prezzi variano a seconda del commercialista e del bene che si va a valutare con la stima giurata.
Nel momento in cui si conferiscono dei beni, questi vanno a tutela dei terzi e, pertanto, serve un perito che attribuisca loro un valore, perché, in caso di dissesto della S.r.l., quel bene deve avere un valore minimo tale da proteggere i creditori. E il suo valore deve essere pari al capitale sociale indicato nella visura della Camera di Commercio.
Questo perché il capitale sociale rappresenta la garanzia per i rischi imprenditoriali della S.r.l. .
Il conferimento di un bene ha un piccolo vantaggio se non hai denaro a disposizione; infatti, nel caso in cui questo vino pregiato dovesse avere un valore di 10.000,00 €, puoi benissimo conferire in azienda questo vino pregiato, facendolo prima valutare dal perito che stabilirà effettivamente il suo valore di 10.000,00 €.
Così facendo ti trovi un capitale dal valore di 10.000 € senza averci messo del denaro.
Questa soluzione, quindi, ti fa risparmiare liquidità, perché non si versa del denaro ma semplicemente si conferisce un bene.
Confronto tra conferimento in denaro e di beni (liquidità immediata contro liquidità differita)
Volendo fornire una prima soluzione superficiale consiglierei, al mio cliente, di fare il conferimento in denaro.
So che in precedenza ti ho detto che conviene conferire un bene per risparmiare liquidità, ma, a mio avviso, inizialmente la cosa migliore da fare sarebbe conferire denaro.
Questo perché, quando costituisci una S.r.l., hai bisogno di liquidità e conferendo il vino pregiato non riesci a dotare la società di questa liquidità necessaria almeno per ripagare il notaio e fare le prime spese aziendali.
Perciò, è vero che conferisci un bene che ha lo stesso valore del denaro, però, è anche vero che devi vendere questo bene se vuoi avere liquidità.
Al mio cliente consiglierei, pertanto, di conferire il denaro perché, dopo, la società avrà la liquidità necessaria per affrontare le spese.
Invece, nel caso conferisse vino, dovrebbe prima vendere questo bene, incassare i soldi e, poi, fare le spese aziendali.
Ovviamente, la soluzione dipende da caso a caso, se devi costituire una nuova S.r.l., oppure devi fare un conferimento successivamente, ma dipende anche proprio dal tipo di attività.
Ogni caso ha una sua soluzione.
La soluzione proposta
Come detto sopra, io consiglierei di conferire, almeno inizialmente, del denaro, perché, nel momento in cui costituisci una S.r.l., hai subito la liquidità da mettere nel conto corrente per fare le spese aziendali.
Al mio cliente, di conseguenza, consiglierei, adesso, di fare il conferimento in denaro, ma, volendo dare una soluzione più specifica a tutti gli imprenditori che leggono questo articolo, illustro un’altra analizzando il caso in cui la S.r.l. sia già costituita.
Ipotizzando che la S.r.l. sia già costituita, possono verificarsi dei casi in cui ci sia la necessità di aumentare il capitale sociale e questo aumento può essere fatto conferendo del denaro o dei beni.
Nel caso in cui tu, imprenditore, non hai la necessità di far comparire questo aumento di capitale sociale nella visura della società, perché lo stesso già basta per svolgere l’attività, anziché fare un conferimento di beni e pagare un notaio ed un commercialista per far valutare il bene, puoi fare un conferimento di denaro.
A tal proposito ti do altre due soluzioni alternativi al conferimento di denaro.
Prima soluzione: il finanziamento da parte dei soci
Se hai già un capitale sociale sufficiente, e non vuoi pagare il notaio, puoi mettere dei soldi nella S.r.l. semplicemente facendo un conferimento socio.
L’unica cosa che ti consiglio è quello di fare un finanziamento soci vero, compilando una delibera assembleare redatta da un commercialista.
All’interno della delibera dovrai inserire che il finanziamento ha carattere infruttifero, ed attribuire alla stessa una data certa.
In questo modo ottieni lo stesso risultato dei conferimenti in denaro risparmiando le spese per il notaio.
Altro piccolo vantaggio, nel fare un finanziamento soci, è che ti deve essere restituito dalla società e lo riottieni senza pagare imposte.
Invece, se fai un conferimento ed aumenti il capitale sociale, hai il problema che il capitale sociale ti sarà restituito solo quando chiuderà la S.r.l. .
Per il finanziamento soci devi stare attento solo ad alcune cose da inserire nel verbale di assemblea, come la data certa ed il finanziamento che deve essere infruttifero ed ha il vantaggio che può essere restituito in qualsiasi momento.
Questo è il caso in cui devi mettere nella S.r.l. del capitale.
Seconda soluzione: vendere un bene da privato alla S.r.l
Una diversa soluzione può essere adottata quando devi conferire un bene fisico.
Quando parlo di queste cose, mi viene sempre in mente il caso di un imprenditore che si occupava di disegno tecnico.
Questo imprenditore, per esercitare la sua attività, aveva acquistato un macchinario dal valore indicativo di 50.000,00 €.
Inizialmente lo aveva acquistato come privato. Successivamente, aperta una S.r.l., ha ceduto, questo bene che aveva acquistato come privato, alla sua S.r.l. .
In questo caso lui non ha pagato le imposte, perché il bene può essere ceduto alla S.r.l. e la stessa può utilizzarlo perché l’ha acquistato ed ammortizzarlo regolarmente, purché sia venduta alla stessa a valore di mercato.
Siccome il privato non ha scaricato fiscalmente l’acquisto del bene, e dopo averlo venduto riceve in cambio il prezzo di mercato dello stesso senza speculare, il privato non paga imposte e la S.r.l. ne entra in possesso e lo può ammortizzare ogni anno in contabilità.
Anche in questo secondo caso si tratta di un meccanismo raro, ma che ti permette di avere lo stesso effetto del conferimento di un bene all’interno della società.
Occorre, comunque, fare attenzione, perché non puoi vendere molti beni alla S.r.l. in modo da simulare un’attività commerciale.
Ti faccio un esempio.
Se compri un computer a 1.000,00 € e, dopo due anni, vale 500,00 € e lo cedi alla S.r.l. e riprendi indietro 500,00 €, in questo caso non hai speculato perché lo hai venduto a valore di mercato e la S.r.l. entra in possesso del computer e lo può ammortizzare regolarmente.
Questo è un esempio in cui puoi vendere un bene alla S.r.l. senza dover aprire la partita IVA e l’effetto ultimo è simile, se non uguale, a quello di conferire di un bene all’interno della S.r.l. .
Tornando al caso iniziale, questo è un metodo alternativo per inserire, all’interno della società, il vino pregiato.
Se viene opportunamente valutato e stimato o, comunque, viene venduto a prezzo di mercato, ecco che lo potrebbe cedere alla S.r.l. .
Da questa transazione l’imprenditore non guadagnerebbe, non speculerebbe a livello fiscale, perché quando l’ha acquistato da privato non ha scaricato fiscalmente l’acquisto e, poi, lo ha venduto a prezzo di mercato.
Questi sono i due modi alternativi, che hai come imprenditore, per mettere all’interno della tua S.r.l. il denaro, ma anche i beni.
Sottolineo, come ho detto inizialmente, che, come bene, non intendo solo un bene fisico come può essere, il computer (o, come in questo caso, il vino pregiato), ma anche i beni immateriali, come brevetti e così via.
…avviandoci alle conclusioni
Quello che ti ho appena mostrato è solo una delle tecniche di efficacia fiscale che vanno applicate con buon senso e naturalmente, come in ogni cosa, ci sono vantaggi e svantaggi.
Se vuoi ridurre ulteriormente il carico fiscale, devi inserire nella S.r.l. il maggior numero di strumenti di efficacia fiscale.
Puoi benissimo cercare da solo questi strumenti facendo delle ricerche su Internet, ma siccome non hai il tempo da perdere stando dietro a tutte le novità fiscali ti metto a disposizione sul mio blog www.efficacefiscale.com un manuale gratuito con oltre 94 strumenti efficacia fiscale.
All’interno troverai oltre 94 strumenti di efficacia fiscale e troverai anche come poter lavorare con me ad un livello successivo, cosa che può fare in due modi.
Il primo è la consulenza di efficacia fiscale, ossia una consulenza direttamente con me, nella quale ti applico il maggior numero di strumenti di efficacia fiscale per tagliare il maggior numero di imposte contributi, in base al tuo obiettivo imprenditoriale.
Il secondo modo, per lavorare con me a un livello successivo, è quello di portare la contabilità della tua S.r.l. nel mio studio.
Io ed i mei collaboratori ti terremo la contabilità ordinaria, dichiarativi e tutto quello che serve per gestire gli aspetti burocratici.
In più, noi, utilizziamo la tecnica della contabilità controllata, una procedura che ho creato ed applico ai clienti per controllare, mensilmente, i numeri del bilancio.
In questo modo, ogni mese, controlliamo i tre aspetti principali della tua azienda, ossia che tu abbia sempre più utili, che tu abbia sempre più liquidità per pagare tutti quanti i tuoi fornitori ogni mese, e controlliamo anche l’aspetto fiscale applicando al meglio, ed al massimo, tutti gli strumenti di efficacia fiscale.
Facendo questo ogni mese, quindi per 12 volte all’anno, sono sicuro di trasformare la tua S.r.l. in un bancomat da cui prelevare più soldi rispetto a quelli che spendi.
In questo modo sarai contento, potrai pagarmi e io e te vivremo collaborando, felici e contenti.
Detto questo, ti ringrazio dell’attenzione e noi ci aggiorniamo alla prossima puntata.
Ciao a presto.
Conclusioni
Grazie a questo articolo ora hai tutti gli elementi per comprendere come muoverti se deciderai di conferire denaro, o beni di pregio, nella tua S.r.l. .
In tutti i casi in cui hai un’azienda sappi che, se tu vuoi veramente dormire sonni tranquilli, proteggere il tuo patrimonio personale, proteggere il tuo investimento imprenditoriale, tagliare le imposte ed i contributi, tutelare la tua famiglia e il tuo futuro, la soluzione migliore risiede nell’utilizzare una S.r.l. .
Ma non basta.
Devi, infatti, anche verificare di:
- produrre utili in abbondanza nella S.r.l.,
- avere sempre la liquidità necessaria per far funzionare la S.r.l. regolarmente e…
- utilizzare il più possibile strumenti di risparmio fiscale, riservati per legge alla S.r.l., nella tua società per ridurre le imposte e contributi dell’imprenditore.
Stai però attento, perché gestendo in modo inappropriato una S.r.l., rischi di pagare più del 70,72% di imposte e contributi (tanto quanto una ditta individuale).
Mentre, dal lato opposto, con una gestione fiscale efficace della S.r.l., le imposte possono essere ridotte fino al 28%.
Tra il 70,72% di carico tributario ed il 28%, ci sono vari strumenti di pianificazione fiscale che puoi utilizzare grazie alla tua S.r.l. per tagliare il più possibile le imposte ed i contributi Inps.
Più strumenti di risparmio fiscale specifici per la S.r.l. applichi e più riuscirai a ridurre le imposte ed i contributi avvicinandoti al 28%.
Strumenti di risparmio fiscale specifici per la S.r.l. che troverai scaricando il manuale che riceverai compilando il form qui in basso.
Tutte le volte che decidi di utilizzare una S.r.l. per la tua attività imprenditoriale, ricordati che puoi accedere al servizio della Contabilità Controllata.
Seguendo la procedura della Contabilità Controllata, puoi rendere la tua S.r.l. una macchina che ti genera costantemente, ogni anno, più soldi di quelli che spendi.
Ogni anno avrai una S.r.l. con più utili rispetto prima, con più soldi in banca rispetto a prima e la possibilità di tagliare il carico fiscale della società dal 70,72% al 28%.
Tutto questo grazie all’applicazione dei principi di Efficacia Fiscale e al controllo mensile dei numeri del bilancio della S.r.l. utilizzando la procedura della Contabilità Controllata.
In questo modo crei sempre più ricchezza per te e ottieni tutto il successo che ti meriti insieme alle persone a te care.
Se non puoi applicare la procedura della Contabilità Controllata sulla tua S.r.l. con il tuo commercialista, non preoccuparti.
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