Check list fiscale per ridurre le imposte grazie alla S.r.l. – 3° aspetto della Contabilità Controllata

Ciao,

ti do il benvenuto in questa nuova circolare del blog di Efficacia Fiscale.

Questa settimana parleremo di un aspetto molto importante per te che stai pensando di fare della grana con la tua S.r.l..

Ti dico questo perché ti mostrerò vari strumenti di efficacia fiscale che tu puoi utilizzare con la tua S.r.l. per tagliare le imposte ed i contributi.

A dirti il vero, quello che ti mostrerò, è una check list che io faccio utilizzare ai miei collaboratori tutte le volte che controllano il bilancio mensile dei clienti con il metodo della Contabilità Controllata.

La procedura della Contabilità Controllata è un sistema articolato in 3 fasi che io ed i miei collaboratori utilizziamo per controllare il bilancio della S.r.l. dei miei clienti, in modo da essere certi che questi facciano soldi in modo costante e duraturo.

A dirti il vero l’aspetto fiscale è l’ultima parte di questo sistema, perché prima di questo c’è l’aspetto economico e finanziario da controllare.

Solo successivamente puoi pensare di ridurre le imposte grazie alla check list di strumenti di efficacia fiscale che ti mostro qui di seguito.

Infatti, puoi pensare di tagliare tutte le imposte che vuoi nella tua S.r.l., ma lo puoi fare solo se prima hai generato utili e solo se riesci ad avere sempre la liquidità ogni mese per far fronte regolarmente alle tue spese.

Altrimenti, se così non fosse, significa che avresti problemi più importanti da dover risolvere.

Prima di pensare a ridurre le imposte devi pensare a generare utili abbondanti, questo perché solo se hai utili alti avrai, giustamente, imposte alte da pagare.

Concentrarsi su come ridurre le imposte quando hai un utile basso non serve e non ti aiuterà a rimettere in sesto la tua azienda.

Sarebbe meglio concentrarsi su come incrementare i margini di vendita dei tuoi prodotti e quindi su come aumentare gli utili.

Solo se hai utili abbondanti hai problemi di imposte alte, perché se avessi utili bassi avresti imposte basse da pagare.

Subito dopo aver verificato che hai utili alti, non puoi ancora permetterti di focalizzarti sul diminuire le imposte, perché hai un’altra cosa che devi controllare per rendere veramente sicura e solida la tua S.r.l., ossia l’aspetto della liquidità della tua società.

Ti dico questo perché oltre a generare utili in abbondanza, devi anche verificare di avere sempre soldi liquidi a disposizione nella tua S.r.l. per far fronte a tutti i pagamenti, indipendentemente dagli utili alti o bassi che tu possa generare.

Se anche tu avessi utili alti, ma non avessi liquidità per pagare i dipendenti o altri fornitori, avresti problemi più grossi che pensare a risparmiare le imposte, perché dovresti pensare a come ottenere la liquidità per pagare i fattori della produzione, come ad esempio i fornitori ed i dipendenti, altrimenti questi smettono di lavorare per te.

Quindi, prima di pensare a tagliare le imposte, devi anche investire tempo ed energie per assicurarti di aver ogni mese tutta la liquidità necessaria per far fronte alle tue spese.

In questo modo tu sei certo di avere una S.r.l. solida anche contro gli imprevisti, perché riuscirai a far fronte a tutti i pagamenti che ti verranno richiesti nel corso del tempo.

Solo dopo aver ottenuto utili in abbondanza e la liquidità necessaria per pagare le spese, da quel momento in poi è fondamentale concentrarsi nel ridurre le imposte della S.r.l. il più possibile.

Perché è importante ridurre le imposte utilizzando la S.r.l.?

  • Perché se non hai cura del risparmio fiscale della tua S.r.l., allora rischi di pagare in Italia anche più del 70% di imposte e contributi. Sicuramente non saresti l’unico, ma direi che è un importo molto molto alto;
  • Perché se hai già una S.r.l. sana, dal punto di vista degli utili e della liquidità, allora riducendo le imposte aumenteresti il rendimento del tuo investimento nella società semplicemente avendo più accortezza di utilizzare correttamente gli strumenti di risparmio fiscale consentiti dalla legge. Quindi hai più soldi a parità di investimenti fatti nella tua S.r.l. e mantenendo uguale il tuo modello di business.

Per ottenere questo, ti svelerò una check list di più di 50 strumenti di efficacia fiscale che puoi utilizzare per rendere la gestione del fisco più efficace grazie alla tua S.r.l..

Premetto che per ragione di spazio non posso descriverti nel dettaglio tutti questi strumenti fiscali, ma conoscerli ti permetterà di iniziare a pensare se e quando li puoi utilizzare nella tua S.r.l. per ridurre le imposte.

Se vuoi il mio aiuto ti basterà scaricare il manuale che è presente nel blog www.efficaciafiscale.com grazie al quale potrai metterti in contatto direttamente con me.

Per adesso bando alle ciance e iniziamo ad entrare nel dettaglio della circolare.

Let’s go…

 

ASPETTO FISCALE – Come ridurre le imposte utilizzando la S.r.l.

Posto che adesso la tua S.r.l. stia producendo utili in abbondanza e che tu li stia facendo in modo da avere questi utili liquidi nel conto corrente per poter pagare regolarmente le spese ogni mese, l’ultimo aspetto che devi verificare per massimizzare la rendita della tua S.r.l. è quello dell’impatto fiscale.

Infatti, se la tua azienda è già sana, tu devi fare in modo di ridurre le imposte il più possibile, questo perché ti permette di avere più soldi svolgendo il tuo business come stai già facendo.

In un certo senso, pagando meno imposte, aumenta il rendimento del tuo investimento svolgendo lo stesso identico lavoro.

Quello che voglio regalarti in questa sezione è una serie di spunti fiscali che puoi subito iniziare a mettere in pratica con la tua S.r.l. per ridurre le imposte.

Ricordati che tutte queste soluzioni fiscali possono avere varie sfaccettature.

Alcune hanno un grado di sicurezza maggiore, altre potrebbero essere maggiormente contestabili dal Fisco.

Quello che può succedere, al limite, è che in caso di controllo documentale della contabilità da parte di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate, nel caso ci sia incertezza normativa nell’applicazione o i giudici non si siano espressi in modo univoco, questo strumento di risparmio fiscale non sia riconosciuto valido.

Fatto questo, è nostra responsabilità andare davanti ad un giudice ed avere a nostro favore il maggior numero di prove a supporto della nostra tesi.

Nota bene: Per avere la certezza di quale strumento sia per te il migliore da utilizzare per risparmiare le imposte, devi metterti giù a fare i calcoli di convenienza con le varie alternative che hai a disposizione.

Solo se sai quali strade puoi prendere e solo quando fai calcoli di convenienza precisi, puoi sapere quanto risparmi con le varie opportunità a tua disposizione e quindi imboccare la strada migliore.

 

Check list di strumenti di pianificazione fiscale che puoi utilizzare con la tua S.r.l. 

Nota bene: per questioni di spazio non ho potuto approfondire ciascuno strumento. Per ottenere maggiori informazioni puoi andare sul blog www.efficaciafiscale.com ed avere una maggiore comprensione di come, quanto e quando utilizzarli nel rispetto della legge.

  1. Modula in modo equilibrato il compenso dell’amministratore con gli utili che vuoi far accantonare nella S.r.l.;
  2. Rimborsi chilometrici amministratore;
  3. Rimborsi forfettari amministratore;
  4. Know how e diritto d’autore;
  5. Valutare se ti conviene il regime di trasparenza fiscale;
  6. Valutare se ti conviene costituire la società semplice, come holding, per gestire le quote della S.r.l.;
  7. Calcolare in anticipo il risultato degli Isa;
  8. Valutare in anticipo la società di comodo, o comunque stai attento a non andare in perdita sistematica;
  9. Quota societaria minimi il più possibile per ridurre l’impatto dell’Inps;
  10. Holding per ridurre il carico contributivo, non il carico fiscale;
  11. Accantonare gli utili nella S.r.l. al 24%, evitando la distribuzione degli utili pagando un ulteriore 26% di imposte, oppure evitando di prenderli come compenso amministratore dichiarando il reddito nella propria dichiarazione dei redditi ad aliquote che vanno fino al 43% più le addizionali regionali e comunale;
  12. Accantonando gli utili nella S.r.l., le imposte sono del 24%, se li accantoni con una ditta individuale o una società di persone paghi le aliquote Irpef progressive superiori, 27%, 38%, 41%, 43%, con l’aggiunta di addizionali comunali e regionali;
  13. Utilizza collaboratori con lavoro occasionale;
  14. Utilizza collaboratori con voucher;
  15. Utilizza collaboratori con il regime del forfettario;
  16. Utilizza collaboratori con il regime del porta a porta;
  17. Decidere se mettere la sede in città piccola o grande;
  18. Rimborso analitico: ricordati che alcune spese sono compatibili con il rimborso forfettario e con quello chilometrico;
  19. Regime Pex per vendere le quote di altre società;
  20. Trattamento di fine mandato dell’amministratore;
  21. Valuta di non intestare le quote della S.r.l. all’amministratore ma ad altri operatori;
  22. Se sei un dipendente a tempo pieno non ti devi iscrivere alla gestione commercianti Inps;
  23. Utili reinvestiti nella S.r.l. avranno una piccola riduzione delle imposte (che va a sostituire l’Ace);
  24. Ricordati di inserire in contabilità tutte le fatture che possono essere inerenti all’attività della tua S.r.l., come ad esempio le spese di formazione e di rappresentanza.
  25. Hai inserito in contabilità anche tutti i costi inerenti alla S.r.l. che non sono fattura? (ad esempio assicurazioni, ticket parcheggio ecc..);
  26. Se devi assumere un collaboratore con la busta paga, ricordati di verificare se ci sono dei bonus contributivi. Anche se questi bonus cambiano ogni anno, c’è sempre qualche bonus contributivo per chi assume determinate categorie di dipendenti;
  27. Ricordati che le perdite fiscali pregresse sono per te un bonus fiscale da utilizzare negli anni successivi;
  28. Se fai lavorare un familiare nella tua S.r.l., lo puoi far lavorare come collaboratore di famiglia o come dipendente. Scegli il regime che ti fa pagare meno contributi;
  29. Se la sede della S.r.l. coincide con la tua abitazione abituale e stai lavorando anche da casa, ricordati di inserire in bilancio una percentuale dell’affitto o delle utenze di competenza della Società;
  30. Nel caso avessi una società all’estero evita il pericolo dell’esterovestizione, NON intestando le quote a te personalmente, ma alla tua S.r.l. italiana fatturando tutte le operazioni che sono da considerare fiscalmente in Italia;
  31. Oggetto sociale ampio per ridurre i futuri costi del notaio;
  32. Evita il problema del transfert price aprendo una S.r.l. distaccata dalla S.r.l. Holding che controlla la società estera (posto che l’importo fatturato deve corrispondere al valore normale della prestazione);
  33. Predisporre in anticipo il conto economico previsionale dell’anno: dal conto economico “nascono” le imposte;
  34. Controlla il bilancio ogni mese: così puoi verificare se registri tutte le fatture oppure se c’è qualche fattura che ti sei dimenticato di inserire in contabilità. In questo modo puoi richiedere ai fornitori la copia delle fatture senza aspettare la fine dell’anno rischiando di perdere la detraibilità dell’iva. In tutti i casi controllando il bilancio ogni mese puoi sempre applicare il numero esatto e la quantità giusta di strumenti di risparmio fiscale in base agli utili e alla liquidità a te disponibile;
  35. Puoi evitare di pagare tutte le imposte che vuoi, ma a condizione che tu abbia una precisa strategia di rientro del debito fiscale;
  36. Rateizza il più possibile le comunicazioni d’irregolarità dell’Agenzia delle Entrate. L’importante è che tu abbia ben chiara la pianificazione delle tue entrate e delle uscite future in modo da avere il controllo sulla rateazione fiscale;
  37. Rateizza il più possibile le comunicazioni di Equitalia (ora Agenzia Entrate – Riscossioni). L’importante è che tu abbia ben chiara la pianificazione delle tue entrate e delle uscite future in modo da avere il controllo sulla rateazione fiscale;
  38. Ricordati che puoi sempre utilizzare il ravvedimento operoso per dilazionare il pagamento delle imposte entro l’anno successivo. Utilizza il ravvedimento operoso per pagare le imposte in ritardo e regolarizzare la tua posizione fiscale;
  39. Rispettando determinate condizioni puoi costituire la S.r.l. con il primo anno d’imposta pari a 14 mesi. Questo per te comporta che il primo pagamento delle imposte è posticipato al secondo esercizio successivo a quello di costituzione della società (e non all’anno successivo alla costituzione). Non c’è un risparmio fiscale, ma il fatto di pagare le imposte dopo due anni significa che hai a disposizione più liquidità che puoi reinvestire nella tua S.r.l..
  40. Cashplan per ridurre le imposte, se non hai liquidità per pagare le spese è inutile che ti focalizzi solo sul ridurre le imposte, avresti problemi più importanti;
  41. Ricordati di poter utilizzare una busta paga per pagare il socio lavoratore, nel rispetto della legge ed avere tutti i benefici fiscali della stessa evitando l’Inps commercianti;
  42. Ricordati di poter utilizzare una busta paga per l’amministratore, nel rispetto della legge; A determinate condizioni l’Inps ha accettato di inquadrare l’amministratore come lavoratore dipendente. Vantaggi di avere assegno di famiglia, di avere tutte le detrazioni per i familiari a carico, eviti i contributi fissi inps, quelli della gestione separata, i buoni pasto, le liberalità annuali, eviti i contributi eccedenti il minimale;
  43. Ricordati che puoi utilizzare il rimborso chilometrico e forfettario anche per i dipendenti, dandogli un compenso maggiore, per te consiste in un costo minore e minore contributi per la tua S.r.l.;
  44. Utilizza gli infoprodotti, i video che fai, il blog, libri per ridurre le imposte, nel limite del possibile come diritto d’autore;
  45. Contabilità separata per le operazioni esenti, questo ti permetterà di detrarre l’Iva al 100%;
  46. Ricordati i benefici che possono avere le buste paga, i buoni pasto e le liberalità fino ad euro 258,23 all’anno;
  47. Ricordati il super o l’iper ammortamento;
  48. Ricordati che le spese per le ristrutturazioni edilizie ed il risparmio energetico possono generare per te un risparmio d’imposta;
  49. Ricordati che con il patent box la S.r.l. può avere benefici fiscali dall’utilizzo di know – how;
  50. Ricordati che, nel momento in cui costituisci una S.r.l., la percentuale di possesso al capitale sociale può essere diverso rispetto alla percentuale di attribuzione utili. Cosa che ti garantisce di conservare il controllo decisionale sulla S.r.l. e di tagliare il carico contributivo Inps (intestando il 95% della S.r.l. a te, il 5% ad un tuo familiare, ma prendendo per te il 5% di utili ed assegnano il restante, ossia per il 95% di utili, al tuo familiare che ha una quota minoritaria);
  51. Costituire S.r.l. Semplificata ad un euro e poi trasformarla in S.r.l. Ordinaria con capitale minimo di euro 10.000 utilizzando gli utili accumulati dalla stessa. In questo modo è come se facessi il conferimento nella S.r.l. pagando le imposte del 24% di Ires invece che con i tuoi soldi personali che scontano una imposta Irpef del 27%, 38%, 41%, 43% più le addizionali regionali e comunali;
  52. Ricordati che la cassazione ha detto che il lavoratore autonomo NON deve pagare i contributi fissi Inps sulle quote di S.r.l. dove NON lavora;
  53. Ricordati che i finanziamenti soci possono essere restituiti ai soci senza pagamento di imposte e contributi (rispettando le regole del codice civile, ossia di non mettere in pericolo il regolare pagamento degli altri debiti se il capitale sociale è contenuto);
  54. Ricordati di utilizzare tutti i bonus fiscali previsi ai fini Irap (diversi da quelli Ires);
  55. Se non puoi fare trasferte, valuta la convenienza di utilizzare un contratto di comodato per far sostenere le spese dell’auto, come ad esempio benzina, manutenzione e assicurazione, alla tua S.r.l. invece che pagarli in prima persona;
  56. Ove possibile, ricordati dei bonus fiscali delle Start up innovative;
  57. Delegare l’attività operativa per evitare l’iscrizione all’Inps commercianti, con i dipendenti è più sicura, con i lavoratori con partita iva è meno sicuro;
  58. Compenso annuale di un amministratore di lordo euro 4.800, non paga l’Irpef;
  59. Se la tua S.r.l. fosse costituita da 3 soci e solo uno di questi è lavoratore, pagando i contributi Inps fissi, consenti agli altri 2 soci di avere una prova per chidere all’Inps di non iscriverli alla gestione Inps commercianti, consentendogli di evitare di pagare contributi inutili (in quanto sono soci NON lavoratori, ovviamente);
  60. Sei sicuro che sei obbligato ad iscriverti all’Albo artigiani perché hai un’attività che per legge deve essere iscritta in un apposito albo? Oppure anche se fosse un’attività artigiana puoi iscriverti nella sezione commercianti pagando la relativa Inps? Svolgi con prevalenza un’attività artigiana o commerciale? Ricordati che in molti casi non sei obbligato ad iscriverti all’Albo artigiani con la possibilità di avere i benefici delle attività commerciali;
  61. Utilizza la S.r.l. holding per eliminare il pericolo che l’Inps apra una posizione commercianti all’amministratore che è anche familiare dei soci della S.r.l. operativa (l’amministratore NON può essere un familiare di una società, quindi l’Inps non può presumere che l’amministratore sia un parente dei soci e quindi iscrivibile all’Inps commercianti perchè non ha busta paga da dipendente);
  62. Se hai familiari che lavorano nella tua S.r.l., ricordati di assumerli come dipendenti, evitando che l’Inps li iscriva come coadiuvanti di famiglia (quindi NON puoi metterli come amministratori della società se fanno lavori operativi, in quanto l’Inps potrebbe fargli pagare i contributi Inps. Meglio fare una S.r.l. dove tu sei socio unico, amministratore unico e assumere i tuoi familiari);
  63. In generale, se la tua S.r.l. fosse controllata da un’altra società (italiana o estera), l’Inps non può aprire una posizione commercianti ne come socio lavoratore ne come familiare del socio lavoratore;
  64. Prelevare gli utili della S.r.l. operativa attraverso la S.r.l. holding, e pagando 1,5% di imposte in più, ti permette di diminuire il carico fiscale complessivo rispetto al caso di prelevare gli utili dalla S.r.l. operativa evitando di pagare l’1,5% in più di Ires, perchè negli utili della S.r.l. holding annulli quasi completamente i contributi Inps (da verificare e farci una circolare apposita);
  65. Il familiare del socio non lavoratore che è iscritto all’Inps come coadiuvante non paga i contributi Inps eccedenti il minimale (verificare);
  66. Ove ti è possibile utilizza i benefici fiscali delle aziende agricole, con o senza S.r.l.;
  67. “Trasformazione” dell’azienda da ditta individuale ad S.r.l. (conferimento d’azienda e utilizzo dell’affrancamento in capo all’avente causa);
  68. Conferimento d’azienda da S.r.l. in nuova S.r.l. per beneficiare della PEX;
  69. Ove ti è possibile utilizza i benefici fiscali delle attività sportive, con o senza S.r.l.;
  70. Valuta di utilizzare il regime di Iva per cassa. Non ti farà diminuire l’imposta, ma ti permette aumentare la liquidità perchè paghi l’Iva solo quanto la incassi;
  71. Posticipare la comunicazione di inizio dell’attività della S.r.l. solo nel momento in cui inizi a svolgere l’attività operativa della S.r.l. (solo da quel momento inizi a pagare i contributi fissi Inps);
  72. Compenso annuale di un dipendente di lordo euro 8.000, non paga l’Irpef;
  73. Compenso annuale di amministratore che lavora all’interno della S.r.l. paga i contributi della gestione separata al 24% ed i contributi fissi Inps commercianti, invece il 33,24% di contributi della gestione separata;
  74. In tutti i casi ricordati che i contributi fissi Inps commercianti li detrai dal reddito imponibile del compenso dell’amministratore generando un ulteriore risparmio fiscale;
  75. Ricordati di utilizzare la rivalutazione delle quote della S.r.l. prima di vendere le quote stesse o di vendere l’azienda (valuta lo stesso per i terreni);
  76. Se proprio devi mettere in liquidazione una S.r.l. con dei debiti fiscali arretrati, piuttosto intestata ad un’altra S.r.l., così i debiti tributari non dovrebbero passare ai soci (anche se non è certo);
  77. Se la tua moglie avesse il 95% delle quote della S.r.l. e fosse una socia NON lavoratrice, potrebbe prelevare gli utili pagando circa il 46% tra Ires e imposta sostitutiva sugli utili prelevati, invece che il 68% circa delle imposte del marito che ha il 5% ed è socio lavoratore (e paga l’Inps solo sul minimale, invece che il 100% sugli interi utili della S.r.l.);
  78. Ricordati che avere un socio non lavoratore, esempio la moglie al 95%, ti permette di prelevare gli utili senza pagare il 24% di contributi Inps del socio lavoratore (o dell’amministratore con doppia contribuzione Inps) o del 34,23% sul compenso dell’amministratore. Ovviamente più è alto l’utile e più hai vantaggio;
  79. Se puoi intestare le quote della S.r.l. per il 95% al coniuge, il compenso ottimale dell’amministratore é di euro 28.000 perché paga irpef al 27% + 1% e contributi inps gestione separata è del 24% (se non del 34,23%), per un totale del 52% mentre la moglie paga il 46% di imposta sugli utili. Se il reddito dell’amministratore fosse superiore, allora pagherebbe imposte ancora più elevate;
  80. Nel 2019 n.2 sentenze della Cassazione hanno previsto che NON bisogna pagare i contributi Inps sugli utili delle quote ove sei un socio NON lavoratore (ossia, se sei solo un socio finanziatore eviti di pagare i contributi Inps);
  81. Ricordati che non puoi prendere degli acconti di utili nella S.r.l., quindi devi adottare delle soluzioni per superare questo problema (lo stesso vale nel caso in cui prelevi più utili rispetto agli utili che la tua S.r.l. ha generato);
  82. Ti conviene assegnare l’auto della S.r.l. all’amministratore come fringe benefit per scaricare il 70% dei costi di gestione dell’auto invece che il 20%?
  83. Ti conviene assegnare l’auto al socio dipendente e fargli pagare un corrispettivo specifico per l’utilizzo dell’auto al fine di dedurre i costi al 70%, invece che al 20% e di detrarre l’Iva al 100%, invece che al 40%?
  84. Nel caso volessi avere un familiare che fa l’amministratore e tu il socio unico per farlo lavorare nel lavoro operativo della società, ricordati che conviene che tu sia socio e amministratore unico della S.r.l. e quindi assumere il familiare con busta paga da dipendete per le ore di lavoro. In questo modo eviti che l’Inps ti faccia pagare i contributi fissi Inps del coadiuvante;
  85. Ricordati che un’attività di agenzia, o di agente, può detrarre l’Iva per l’80% ed il costo deducibile per il 100%. Tutti gli altri detraggono l’Iva al 40% ed il costo deducibile al 20%. Come puoi notare, la differenza è notevole. Male che vada, abbina la partita Iva da agente con una S.r.l. per avere i vantaggi di entrambi;
  86. Se sei un amministratore che paga i contributi ad un albo professionale, ricordati di pagare i contributi Inps ridotti sul compenso al 24% dell’amministratore;
  87. Ogniqualvolta prevedi di vedere le quote della S.r.l., verifica anticipatamente che ci sia in vigore una legge che ti fa rivalutare le quote della società ad un’aliquota minore rispetto a quello relativa a quella della plusvalenza della cessione della quote della stessa (sulla plusvalenza che generi sulla vendita della quota devi pagare il 26%, con la rivalutazione elimini la plusvalenza e paghi un’aliquota minore);
  88. Evita di distribuire gli utili a te persona fisica.

 

Ricorda che ci sono strumenti di risparmio fiscale che sono maggiormente difendibili ed altri che sono meno difendibili.

Puoi sempre metterti in contatto con me per comprendere quali di questi strumenti ti conviene utilizzare nella tua S.r.l. per diminuire le imposte.

In tutti i casi, tutte le volte che tratti la materia fiscale devi considerare un elemento imposte che affronterai qui di seguito.

 

Cosa succede in caso di contenzioso con l’Agenzia delle Entrate? Con l’Inps?

Prima di concludere la parte fiscale della procedura della Contabilità Controllata, non posso che farti presente un argomento molto importante, tanto quanto è per nulla discusso su internet.

È che non tutti gli strumenti di risparmio fiscale sono certi.

O, per la precisione, qualche strumento fiscale è poco difendibile, qualcuno sarà molto difendibile, mentre altri strumenti saranno con esito incerto in quanto sia il contribuente che l’Agenzia delle Entrate potrebbero avere ragione.

Come mai ci può essere questa incertezza?

Questo dipende dal fatto che la norma, per come è stata elaborata, potrebbe essere incerta e nessun giudice si è ancora espresso, oppure perché i giudici si sono espressi, ma hanno manifestato idee contrastanti.

Tutto questo NON significa che NON puoi utilizzare determinati strumenti di risparmio fiscale.

Significa che, per determinati strumenti, puoi aspettarti maggiori contestazioni in caso di controlli e quindi sta a te cercare di produrre il maggior numero di prove a tuo favore da mostrare ad un giudice.

Quello che personalmente mi preoccupa, in caso di controlli, è quello che è definito abuso del diritto.

Qui di seguito ti riporto la definizione dell’abuso del diritto:

Articolo 10-bis L. 27 luglio 2000, n. 212 (“Statuto del contribuente”): Secondo il comma 1 della norma, “configurano abuso del diritto una o più operazioni prive di sostanza economica che, pur nel rispetto formale delle norme fiscali, realizzano essenzialmente vantaggi fiscali indebiti”. Gli elementi costitutivi della condotta elusiva posso così enuclearsi:

–condotta priva di sostanza economica;

–conseguimento di indebito vantaggio fiscale;

–essenzialità del vantaggio fiscale indebito.

L’abuso del diritto si verifica quando utilizzi degli strumenti contrattuali legali con il solo fine di ridurre le imposte.

Lo stato pretende che un contratto venga stipulato con un fine reale di interesse tra le parti e non solo con lo scopo di ridurre le imposte.

Ove tu fossi in questa situazione il funzionario, in caso di controllo, potrebbe contestare lo strumento che hai utilizzato e quindi farti pagare sanzioni e interessi.

Cosa da cui tu dovrai proteggerti.

Oltre a questo, c’è anche da dire che è impossibile pensare di vivere per 40 anni come imprenditori e pensare di non essere mai controllati e pensare che sia sempre tutto perfetto.

Anche in caso di controlli è normale che nell’esercizio dell’attività ci siano errori piccoli o grandi, e quindi di dover pagare qualcosa in termini di maggiore imposta.

Come è impossibile pensare di vivere per 40 anni come imprenditore senza ricevere controlli, è molto difficile pensare di poter superare un accertamento senza neanche una piccola contestazione.

Cosa succede quando il funzionario dell’Agenzia delle Entrate contesta qualcosa mentre tu potresti avere ragione?

Che se hai ragione o pensi che il funzionario dell’Agenzia delle Entrate ti ha contestato più imposte del dovuto, allora devi ricorrere ai 3 gradi di giudizio, ossia al parere della commissione tributaria provinciale, alla commissione tributaria regionale e alla cassazione.

Prima di tutto contesti quello che il funzionario dell’Agenzia delle Entrate ha riportato sul suo verbale di contestazione e porti le prove a tuo favore davanti al giudice tributario provinciale.

In caso di contestazione della parte che perde, si fa un nuovo ricorso al giudice tributario regionale.

Se ci fosse una nuova seconda contestazione da parte della parte che perde, si fa ricorso ad un’apposita sezione della Corte di Cassazione.

Ovviamente questo che ho scritto è molto sintetico, ma è utile per comprendere qual è la procedura che dovrai seguire per far valere i tuoi diritti e contestare quello che il funzionario dell’Agenzia delle Entrate ha segnalato.

Quando sei arrivato al punto di dover ricorrere al parere di un giudice, questo significa che tu vuoi dimostrare le tue ragioni, quindi significa che dovrai portare più prove possibili.

Queste prove possono consistere in documenti per provare che un atto ha una data certa, che un determinato fatto è effettivamente reale e avvenuto, che un determinato valore di una transazione sia quello vero di mercato, oppure che determinati giudici in precedenza si sono espressi a favore del contribuente in casi simili.

Quindi per poterti aver possibilità di difenderti, devi prepararti in anticipo, cercando di trovare più elementi di prova a tuo favore, sapendo che per determinati strumenti puoi sempre essere potenzialmente contestato.

In tutti i casi ricordati che, te o l’Agenzia delle Entrate, potete arrivare fino al terzo grado di giudizio che corrisponde ad una sentenza della cassazione.

Solo con quest’ultima si può considerare tutto completamente definitivo (eventualmente il giudizio diventa definitivo al primo grado oppure al secondo grado se la controparte decide di non proseguire con il ricorso successivo).

In tutti i casi sarà una perdita di tempo e denaro per te perché ti richiederà energie, attenzione, commercialista o avvocato.

Ovviamente se devi difenderti devi difenderti, ma questo significa che più l’importo che ti contestano è elevato e più hai vantaggio a fare ricorso fino alla fine.

Più l’importo contestato è esiguo o minimo, più ti conviene pagare il prima possibile in modo da beneficiare della maggiore riduzione delle sanzioni consentita dalla legge.

In tutti i casi ricordati che l’Agenzia delle Entrate potenzialmente andrà fino agli ultimi gradi di giudizio.

Questo è dovuto in parte al fatto che al funzionario dell’Agenzia delle Entrate non gli costa nulla fare opposizione estrema, tanto paga il sistema Italia l’eventuale resistenza contro il contribuente ed il funzionario non paga nulla di tasca sua.

Come seconda cosa invece, c’è anche da dire che gli stessi funzionari, per evitare possibili contestazioni degli altri colleghi, cercano di contestare il più possibile al contribuente oggetto di controllo.

Questo appunto per evitare che altri colleghi gli possano contestare in futuro il suo lavoro di controllo fatto sul contribuente esaminato.

Quindi sappi che in caso di contestazione è bene prepararsi, il fisco procederà fino agli ultimi gradi di giudizio consentiti dalla legge e potrebbe anche contestarti cose su cui non ha piena certezza di aver ragione.

Solo nel caso in cui le sentenze della Cassazione siano allineate in modo solido verso una soluzione positiva per il contribuente, allora gli enti potrebbero prendere in considerazione di evitare la contestazione al contribuente.

Oltre a questo c’è anche da aggiungere che ogni decisione della Cassazione è una decisione specifica per quello specifico caso, quindi non è detto che si adatti al meglio al tuo caso.

Questo crea inevitabilmente ancora più incertezza, in quanto possono capitare sentenze che siano parzialmente simili al tuo caso e che ti diano parzialmente ragione o parzialmente torto.

Quindi sapendo che solo le sentenze della Cassazione sono definitive, sapendo che non è detto che ci siano sentenze precedenti identiche al tuo caso, e sapendo che può capitare che i giudici si esprimano in modo diverso sugli stessi casi simili, questo non fa altro che aumentare l’incertezza, cosa con cui dobbiamo convivere.

Quello che è certo è il fatto che più l’importo contestato è contenuto e meno ho vantaggio a proseguire nel contenzioso tributario.

Mentre all’opposto, più l’importo contestato è elevato e più ti conviene provare a contestare il tutto presso il giudice tributario.

Tutto questo per mostrarti che quando si parla di risparmio fiscale, nessun commercialista può garantirti al 100% che tutti gli strumenti siano garantiti e certi al 100%.

Alcuni sono più difendibili, altri meno difendibili.

Sono cose che il contribuente deve valutare insieme al suo commercialista considerando la propria posizione fiscale personale, quella della S.r.l. e l’ammontare potenzialmente contestabile.

 

Perché la procedura della Contabilità Controllata prevede un controllo mensile?

Un elemento importante che caratterizza la Contabilità Controllata è di cui ne vado orgoglioso, è che ogni aspetto della S.r.l., ossia l’aspetto economico, l’aspetto finanziario e quello fiscale è controllato da me o dal mio team ogni singolo mese.

Ossia ogni mese controlliamo i bilanci delle S.r.l. dei nostri clienti.

Questo aspetto, per quanto sembra semplice è veramente molto importante e dal quale si posso trarre informazioni strategiche veramente fondamentali per rendere la tua S.r.l. una macchina che ti genera più soldi di quelli che spende.

Grazie alla verifica dell’aspetto economico, finanziario e fiscale unito al controllo mensile, tu sei certo di avere ogni anno una S.r.l. che ti genera più soldi rispetto all’anno precedente.

Questa cosa è anche semplice da comprendere.

Infatti se controlli questi 3 aspetti e prendi una decisione strategica su ciascun aspetto, significa che ogni mese prendi 3 decisioni strategiche al mese (anche comprendere che quello che stai facendo è giusto, che ti sta facendo ottenere risultato e quindi decidere di continuare a fare quello che stai facendo è anch’esso una scelta strategica).

Siccome in un anno ci sono 12 mesi, questo implica che tu ogni anno predi 36 decisioni strategiche sulla tua S.r.l..

Così facendo è normale ogni anno ti trovi una S.r.l. che ti produce più soldi rispetto all’anno precedente. Facendo 36 scelte strategiche ogni mese direi che è normale.

Prova a pensare, tu quante scelte strategiche sulla tua S.r.l. stai attualmente prendendo?

Ecco, appunto, direi che già farne 12 all’anno sia molto buono, farne 36 ti stravolge il business della tua S.r.l..

Questo non solo per un anno, ma ogni anno.

Per controllo della contabilità non intendo per forza utilizzare formule strane o indici di bilancio incomprensibili.

Ma semplicemente intendo il fatto di controllare i 3 aspetti visti in precedenza controllando i risultati del bilancio ottenuti nel seguente modo:

  • Ogni mese;
  • A livello aggregato dall’inizio dell’anno;
  • Confrontare il risultato mensile con il mese precedente;
  • Confrontare il livello aggregato dall’inizio dell’anno con quello aggregato dall’inizio dell’anno precedente (dello stesso periodo, ovviamente);
  • Confrontare il risultato mensile con il previsionale fatto ad inizio anno;
  • Confrontare il risultato aggregato con il previsionale fatto ad inizio anno.

Non è detto che questi passaggi li devi fare tutti, tu puoi scegliere di fare solo quelli che ti permettono di controllare la tua azienda al meglio e guidarla verso il successo.

In un certo senso, grazie alla Contabilità Controllata, ogni mese controlli il passato, il presente ed il futuro.

 

Perché conviene giocare in anticipo individuando gli obiettivi e utilizzando strumenti preventivi?  

Oltre al controllo a posteriori, e al controllo mensile della contabilità, quello che voglio porre alla tua attenzione è uno strumento molto importante che può veramente cambiare le sorti della tua S.r.l..

Sto parlando del fatto di utilizzare la contabilità preventiva, ossia di redigere in anticipo il conto economico (e possibilmente anche il cashplan) per comprendere gli obiettivi che vuoi realizzare durante l’anno successivo.

Non è un discorso di potenza della mente, ma il fatto di stabilire gli obiettivi che tu vuoi far ottenere alla tua S.r.l. prima di iniziare un nuovo anno imprenditoriale è fondamentale per dare impulso alle scelte strategiche che devi fare sulla tua S.r.l. nel corso dei mesi dell’anno successivo.

Se il tuo previsionale fosse in linea con quanto da te ottenuto ogni mese, significherebbe che stai lavorando bene secondo i tuoi obiettivi.

Se il tuo previsionale fosse più alto rispetto a quanto ottenuto in un mese dalla tua S.r.l., allora significherebbe che dovrai fare altre scelte strategiche per fare in modo di avvicinarti agli obiettivi da te desiderati.

Questo spingerà la tua mente a cercare sempre il meglio per la tua S.r.l. e focalizzarti sul raggiungimento dei tuoi obiettivi.

 

Perché ho scelto di focalizzarmi sulla S.r.l. e sulla contabilità ordinaria? 

È già da più di 2 anni che scrivo articoli fiscali per le S.r.l. nel mio blog www.efficaciafiscale.com.

Ho preferito scegliere di focalizzare i miei studi e gli approfondimenti verso questa forma giuridica, appunto la S.r.l., perché è la forma giuridica che permette di utilizzare i maggiori strumenti di risparmio fiscale.

Oltre a questo, come secondo motivo, e perché permette di ridurre al minimo il rischio imprenditoriale nel caso in cui tu abbia imprevisti nella tua azienda.

Infatti, grazie ad una S.r.l., in caso dovessi chiudere la tua azienda, i creditori non possono aggredire il tuo patrimonio personale, non possono aggredire i tuoi immobili personali, non possono pignorarti i conti correnti, ma possono aggredire solo i beni che sono intestati alla società.

Questo per te è molto buono perché perderesti solo il capitale sociale che metti nella S.r.l. lasciando protetti i tuoi beni personali e quelli che vai a destinare alla famiglia.

Un ulteriore motivo per cui è ottimo utilizzare la S.r.l. è perché con questa formula giuridica sei obbligato ad avere la contabilità ordinaria, ossia oltre a registrare in contabilità i ricavi ed i costi, devi registrare anche gli incassi ed i pagamenti.

Grazie a questo sistema puoi tenere traccia di maggiori parametri della tua azienda che ti permettono di controllarla al meglio, come ad esempio tenere sempre sotto controllo i crediti ed i debiti della società.

La contabilità ordinaria ti permette di avere maggiori informazioni dal bilancio della tua S.r.l. e questo ti permetterà di prendere decisioni strategiche migliori.

 

Conclusioni

Grazie alle informazioni che hai ottenuto in questa circolare, conosci la check list che io ed il mio team utilizziamo per ridurre le imposte dei clienti utilizzando la S.r.l. grazie alla procedura della Contabilità Controllata.

Con questa ultima circolare, conosci tutto quello che noi facciamo per controllare il bilancio dei nostri clienti verificando ogni mese l’aspetto economico, quello finanziario e poi quello fiscale.

In questo modo siamo sicuri di rendere la tua S.r.l. una macchina che ti genera più soldi di quelli che spende, ogni anno sempre di più.

In tutti i casi in cui hai un’azienda sappi che, se tu volessi veramente dormire sonni tranquilli, proteggere il tuo patrimonio personale, proteggere il tuo investimento aziendale, tutelare la tua famiglia e il tuo futuro, la soluzione migliore risiede nell’utilizzare una S.r.l. .

Ma non basta.

Devi infatti anche verificare di: produrre utili in abbondanza, avere sempre la liquidità necessaria per far funzionare l’azienda regolarmente e utilizzare il più possibile strumenti di pianificazione fiscale nella tua società per ridurre le imposte della S.r.l. .

Stai però attento, perché gestendo in modo inappropriato una S.r.l., rischi di pagare più del 70% di imposte e contributi (tanto quanto una ditta individuale, ma solo con la S.r.l. puoi ridurre il carico fiscale complessivo).

Mentre, dal lato opposto, con una gestione fiscale efficace della S.r.l., le imposte possono essere ridotte fino al 28%.

Tra il 70% di carico tributario ed il 28%, ci sono vari strumenti di pianificazione fiscale che puoi utilizzare nella tua S.r.l. per tagliare il più possibile le imposte ed i contributi.

Più strumenti di risparmio fiscale specifici per la S.r.l. applichi e più riuscirai a ridurre le imposte ed i contributi avvicinandoti al 28%.

Strumenti di risparmio fiscale specifici per la S.r.l. che troverai scaricando il manuale che riceverai compilando il form qui in basso.

Tutte le volte che decidi di utilizzare una S.r.l. per la tua attività imprenditoriale, ricordati che puoi accedere al servizio della Contabilità Controllata.

Seguendo la procedura della Contabilità Controllata, puoi rendere la tua S.r.l. una macchina che ti genera costantemente più soldi di quelli che spendi.

Ogni 12 mesi avrai una S.r.l. con più utili rispetto a prima, con più soldi in banca rispetto a prima e la possibilità di tagliare il carico fiscale della società dal 70% al 28%.

Tutto questo grazie all’applicazione dei principi di Efficacia Fiscale e al controllo mensile del bilancio della Contabilità Controllata nella tua S.r.l. .

In questo modo crei sempre più ricchezza per te e ottieni tutto il successo che ti meriti insieme alle persone a te care.

Se non puoi applicare la procedura della Contabilità Controllata con il tuo commercialista, non preoccuparti.

In alternativa puoi inviare una email direttamente a me all’indirizzo info@efficaciafiscale.com, con oggetto “Contabilità Controllata” e richiedere maggiori informazioni.

Invece, per ottenere gratuitamente altri strumenti di Efficacia Fiscale che ti consentono di diminuire le imposte della tua S.r.l., è sufficiente che compili il form qui sotto, inserendo la tua migliore email.

Riceverai un manuale che comprende una check list dettagliata dei principali strumenti che puoi utilizzare con la tua S.r.l. per ridurre il carico fiscale dal 70% al 28%.

Vuoi aprire una S.r.l. e vuoi maggiori informazioni?

Puoi scegliere uno dei 2 canali disponibili:

1) inserire la tua migliore email nel form qui sotto. Ciò ti consentirà di ricevere una email con un link che ti consentirà di scaricare il manuale gratuito con i 94 strumenti di risparmio fiscale che puoi utilizzare con la tua S.r.l. .

Al termine della lettura del manuale che scaricherai, potrai richiedere gratuitamente un mese di Contabilità Controllata in omaggio per la tua S.r.l. (o la futura S.r.l.).

2) oppure puoi comprare il libro “Come ridurre le imposte della S.r.l.“ che trovi cliccando su questo link Prendere il libro da questo link ti permetterà di acquistare una consulenza con me ad un prezzo scontato (euro 197 + Iva, invece che euro 497 + Iva).

Oltretutto, acquistando il libro da questo mio link, potrai ricevere gratuitamente a casa tua (o presso il tuo ufficio) anche la mia personale newsletter trimestrale cartacea, per sempre.

Se non ti è chiaro qualcosa, ricorda che il team di Efficacia Fiscale è a tua disposizione!

Che cosa aspetti a contattarci?

 

 

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