Quanti soldi devi avere come cuscinetto, prima di aprire una S.r.l., per coprire le spese burocratiche del primo anno?

Ti do il benvenuto in questo nuovo articolo di Efficacia Fiscale per affrontare un argomento spinoso: quanti soldi è opportuno avere nel proprio salvadanaio prima di dare l’avvio ad una S.r.l. e dormire sonni tranquilli per almeno un anno?

Lanciarsi in un’impresa senza avere un cuscinetto di soldi propri rischia di essere poco simpatico come cadere pesantemente a terra senza un cuscinetto sotto al sedere.

Il rischio è di farsi molto male e questo è ciò che è emerso dalla consulenza che ho fatto con due lettori del blog, Marianna e Alberto, che si sono rivolti a me per sapere come costituire una S.r.l. partendo con il piede giusto.

Aprire una società comporta spese e non è detto che il business renda molto e da subito. La paura è quella di non avere abbastanza soldi per coprire le spese di avvio del primo anno di attività, per investire e per fare tutto ciò che è necessario per trasformare un’idea di business in una realtà di business vincente.

Ma, prima di parlare di Marianna e Alberto, dei loro dubbi e di come li ho risolti, mi presento ai nuovi lettori e faccio un breve ripasso, di chi sono e come lavoro, per i lettori affezionati.

Mi chiamo Simone, sono un commercialista che, dopo anni di esperienza sul campo, lavorando fianco a fianco agli imprenditori, ha individuato nella S.r.l. la miglior forma giuridica per le piccole e medie imprese.

Come tutti i miei colleghi ho studiato e mi sono laureato. Il percorso di studi mi ha consentito di avere accesso alla foresta amazonica di norme, circolari, direttive, risposte ad interpelli, sentenze di vario grado che regolano il mondo degli affari.

Conoscere la teoria mi è servito per individuare la forma giuridica su cui focalizzarmi (la S.r.l., appunto, e in seguito ti spiegherò il perché). Mentre lavorare fianco a fianco con gli imprenditori è servito a dare un’utilità pratica a questa teoria.

Parliamoci chiaro: ad ogni imprenditore interessa fare soldi in modo legale supportato da un consulente che lo incita e gli suggerisce le mosse mentre lui combatte sul ring contro la concorrenza, poco gli importa sapere quale articolo di legge supporta e legalizza il suo gancio destro per stenderlo a terra l’avversario.

Quindi, riassumendo, mi chiamo Simone, non sono un accademico, un commercialista che “canta le norme” come un professore universitario e non sono neppure un marketer che deve “vendere S.r.l.” ad ogni costo anche a discapito dei veri interessi del cliente.

Ma, sono un commercialista imprenditore che lavora con gli imprenditori utilizzando l’approccio di un imprenditore e le conoscenze di un commercialista. Mettendo i risultati del mio lavoro, svolto CON gli imprenditori, a disposizioni di tutti gli imprenditori che hanno una S.r.l. grazie agli articoli settimanali che pubblico sul blog.

Ho uno Studio fisico, ma ho scelto di lavorare online (già prima dell’avvento della fattura elettronica), con collaboratori online e clienti che amano l’online perché il mondo degli affari (ed ora anche il Fisco e gli Enti) va in questa direzione in modo inesorabile.

Sperimento questa tecnica da anni e con grandi soddisfazioni, ben prima dell’emergenza COVID19, e nel mio Studio virtualmente ricevo clienti da tutta Italia e non solo.

Tra questi clienti, ci sono anche Marianna e Alberto, che sono atterrati sul mio blog con un dubbio che ho risolto, non prima di aver messo in chiaro i pilastri su cui si basa il mio metodo di lavoro: la Contabilità Controllata mensile e l’Efficacia Fiscale.

Pilastri che, secondo me, per la mia esperienza lavorando con gli imprenditori, sono perfetti per reggere un grattacielo S.r.l., la forma giuridica su cui mi sono focalizzato.

1) La Contabilità Controllata mensile consente di avere un bilancio aggiornato ogni mese, perfettamente corrispondente alla realtà e, quindi, di avere un’ottima base per prendere le dovute decisioni, per individuare le iniziative rami secchi da stralciare, le strategie imprenditoriali giuste da far crescere, per comprendere se, quando e quanto investire nel business e/o in nuove iniziative. Consente di verificare periodicamente che tutto stia andando come previsto nel bilancio previsionale redatto a inizio anno (o a inizio business, per chi deve avviare una nuova impresa), e fornisce tutti i dati che occorrono per porre in essere al meglio tutti gli strumenti di efficaci fiscale per tagliare il maggior quantitativo di tributi utilizzando le leggi riservate alle S.r.l. .

2) l’Efficacia Fiscale: è importante sapere che il Fisco e gli Enti, sono sì ingordi ma, esistono dei “bonus”, degli strumenti previsti dalla legge che consentono di ridurre il carico delle imposte e dei contributi grazie alla S.r.l. . La cosa importante è sapere se è il caso di attivarli, quando e in che misura per avere la massima resa di ciascun bonus, grazie alle disposizioni di legge. Queste informazioni sono contenute nei numeri del bilancio della S.r.l., sono utili solo se corrette e sono corrette solo se la contabilità viene aggiornata e controllata in modo costante ogni mese.

Come vedi da te si tratta di una catena i cui anelli devono essere saldi e verificati costantemente in modo che possa trainare perfettamente l’impianto del tuo business verso il traguardo del successo.

E vengo a Marianna ed Alberto, futuri imprenditori che hanno deciso di rivolgersi a me per avere la certezza di partire con il piede giusto. Il loro grande dubbio è quanti soldi bisogna avere da parte per poter aprire una S.r.l. e superare il primo periodo di attività senza paura.

Proseguendo la lettura di questo articolo sarai in grado di:

a) quantificare quanti soldi ti servono come cuscinetto da accumulare prima di aprire una S.r.l. (partendo dall’ipotesi peggiore, ipotizzando di avere zero fatture attive da registrare nel primo anno di attività);

b) comprendere quali imposte/tasse/diritti vanno, comunque, versati e quali Enti hanno pretese anche se il fatturato è zero;

c) sapere di quali professionisti hai bisogno in fase di apertura e per la gestione della tua S.r.l. .

In poche parole, saprai quantificare quanti soldi personali devi avere da parte per arrivare serenamente al momento in cui la tua S.r.l. comincerà a produrre utili e si autofinanzierà, consentendoti, in questo lasso di tempo, di lavorare fattivamente per la crescita del business senza essere strozzato dalla paura di non avere i soldi per sostenere i costi e per fare investimenti.

Ovviamente non esiste una formuletta matematica. Vi sono parecchie variabili che vanno valutate per arrivare ad una cifra (tipologia, di S.r.l., compagine: socio unico o più soci, ecc.), come leggerai nel proseguo dell’articolo.

Ho scritto chi sono, come lavoro, quali sono i miei strumenti di lavoro.

Termino questa premessa con l’obiettivo che mi pongo sia con il mio lavoro in Studio che con gli articoli che pubblico su questo blog.

La descrizione dell’obiettivo richiederebbe pagine e pagine ma sarò breve, in poche parole è: contribuire, con la mia esperienza, a renderti un imprenditore di successo perché sarai certo di avere una S.r.l. che ti genera più soldi di quelli che spende.

Essere un imprenditore di successo, che sa stare al timone della propria S.r.l. e la sa condurre nell’oceano del business, anche in mezzo alle tempeste che possono scatenarsi, significa avere sempre più soldi.

Avendo più soldi potrai pagare i migliori collaboratori, cui delegare parte degli incarichi, e avere più tempo, sia per nuovi business che per te stesso e le persone a cui vuoi bene.

Avendo più soldi e più tempo potrai:

– fare regali, piccoli o grandi che siano, alla tua compagna, ai tuoi figli, ai tuoi genitori, alle persone che hanno dimostrato di volerti bene e di credere in te, trascorrere più tempo con loro e goderti i momenti importanti e piacevoli della loro vita, essere presente e dare sostegno nei momenti difficili che, a volte, capitano;

– garantire alla tua famiglia le migliori cure mediche, il miglior percorso di studi, sostenere il presente e costruire il tuo ed il loro futuro nel migliore dei modi senza temere di avere, tra anni, rimorsi o rimpianti;

– avere più tempo anche per te stesso, come uomo e come uomo di affari, avere la stima di chi ti vuole bene e l’invidia di chi ti denigrava e rideva delle tue iniziative;

– dormire i sonni tranquilli di chi va a letto stanco per essersi impegnato ma soddisfatto dei risultati e avere il risveglio pimpante di chi è pronto e desideroso di iniziare una nuova giornata di full immersion di lavoro e guadagno.

Sei pronto per avere tutto questo e, soprattutto, a non avere paure se stai per avviare la tua S.r.l. e temi di rimanere senza soldi a business avviato?

Bando alle ciance and let’s go….

 

Quali cose devi pagare il primo anno di attività della S.r.l. anche se hai zero fatture da registrare?

Per comprendere quanti soldi ti serve avere da parte il primo anno di attività della S.r.l., ed essere sicuro di far fronte regolarmente ai pagamenti, devi semplicemente ipotizzare di aprire una società a gennaio, avere un anno anche senza fatture e, quindi, sapere se ci sono Enti, imposte, contributi, professionisti, adempimenti burocratici che devi mettere in atto per realizzare e poi sostenere la struttura di tutta la tua attività economica.

Qui, di seguito, ti riporto una sorta di check list con le cose che devi ricordare di pagare durante il primo anno di attività. Dopo ti descriverò quello che puoi fare per abbassare il livello del tuo cuscinetto protettivo che devi accantonare prima di pianificare la tua S.r.l. :

1) notaio: salvo che tu non voglia aprire una S.r.l. start up innovativa e fare tutto da solo (cosa che ovviamente ti ruba tempo e potrebbe essere molto complicato), per tutte le altre forme di S.r.l. hai bisogno di andare dal notaio per fare l’atto di costituzione.

2) conferimento iniziale della S.r.l.: quando devi costituire una nuova S.r.l., allora i soci devono versare all’interno della società dei beni, soldi e beni tangibili.

3) imposte da pagare: durante il primo anno di attività delle S.r.l. ci possono essere anche delle imposte dello Stato o vari Enti da pagare, sia in sede di costituzione della società sia per delle pratiche burocratiche.

Durante il primo anno di attività non ci saranno le imposte della dichiarazione dei redditi perché si pagano l’anno successivo alla costituzione della società, ma dovrai pagare delle imposte per aprire una S.r.l., diritti della camera di commercio, come anche le imposte di bollo per i libri sociali.

Tutte cose alle quale non devi  pensare tu, perché fa tutto il tuo commercialista, ma che dovrai pagare dando mano al tuo portafoglio.

4) contributi Inps socio lavoratore: da qualche anno l’Inps pretende che almeno una persona lavori all’interno della S.r.l. quando dichiari l’inizio dell’attività della società, altrimenti l’Inps potrebbe imporre, anche retroattivamente, ad un socio di pagare i contributi Inps commercianti fissi.

In sostanza, l’Inps pretende che almeno ci sia un dipendente o un socio lavoratore che risulti che svolga il lavoro operativo, altrimenti, dopo anni, chiede i contributi ad almeno un socio della S.r.l. iscrivendolo d’ufficio alla gestione commercianti Inps (anche se la Cassazione ha più volte precisato che l’Inps deve prima dimostrare che il socio svolga effettivamente il lavoro operativo nella S.r.l.).

5) commercialista: oltre al notaio c’è anche il commercialista da pagare.

In genere i costi possono essere relativi a pratiche come ad esempio: alla consulenza iniziale di messa in costituzione della società, all’apertura partita Iva, alla dichiarazione inizio attività, alla predisposizione libri sociali, oppure alla perizia di valutazione del bene conferito.

Ovviamente, i costi potrebbero cambiare da professionista a professionista ma, anche in questo caso, è meglio prevedere un importo da accantonare in anticipo per essere sicuro di pagare tutto quanto con soldi che hai già accantonato.

Quelle che hai appena visto sono le 5 principali cose che dovrai gestire per essere sicuro di sapere quanti soldi devi accumulare in anticipo come cuscinetto nel primo anno di vita prima di aprire la S.r.l. e poter, poi, dormire sonni tranquilli.

Solo che, questi punti, possono variare da caso a caso, quindi, l’importo esatto del cuscinetto che devi avere prima di costituire una S.r.l., lo puoi individuare solo analizzando il caso specifico.

Questo in quanto ci possono essere delle piccole differenze nella tipologia di S.r.l. che vuoi costituire che implicano condizioni particolari diversi.

Dunque, non posso entrare nel dettaglio dei soldi che devi accumulare tu come cuscinetto quando aprirai la tua S.r.l. (questo lo potrai calcolare in anticipo insieme al tuo consulente), ma posso dirti, nello specifico, di quanti soldi hanno avuto bisogno Marianna e Alberto, in base alle informazioni che essi mi hanno fornito durante una consulenza con loro.

Non sono un professore universitario o un marketer che deve vendere l’apertura di una S.r.l. in ogni caso per fare cassa. Sono solo un commercialista con uno studio commerciale specializzato nelle S.r.l. che scrive articoli settimanali fiscali per le S.r.l., traendo spunto anche dalle consulenze ad imprenditori che hanno una S.r.l. o vogliono aprire una S.r.l. .

Prima di farti il calcolo preciso di quanto avevano bisogno i miei 2 clienti nell’aprire la loro S.r.l., devi conoscere quali informazioni mi hanno fornito sul loro business e su quello che vogliono fare.

Dopo questo troverai lo sviluppo dei calcoli precisi nel capitolo successivo.

 

Quali informazioni mi hanno dato Marianna e Alberto sulla loro nuova S.r.l. da costituire?

Durante la consulenza Marianna e Alberto avevano bisogno di sapere quanto dovevano accantonare come cuscinetto per sostenere le spese del primo anno di attività della S.r.l. per dormire sonni tranquilli e, quindi, quali soluzioni potevano mettere in atto per variare la necessità di capitale iniziale.

Le informazioni che mi hanno fornito sono queste:

– Società immobiliare, acquisto da privato (no asta) e poi vendita;

– Costituzione S.r.l. nel gennaio 2022 (esatto, nel 2022, sto scrivendo questa circolare nell’ottobre 2020);

– S.r.l. ordinaria;

– Capitale euro 10.000,00 50% lei, 50% lui;

– conferimento tutto in denaro;

– 2 soci persone fisiche;

– 2 amministratori.

Grazie a queste informazioni posso individuare i soldi che, Marianna e Alberto, devono avere come cuscinetto per aprire una S.r.l., in modo che siano sereni senza preoccupazioni per almeno un anno.

 

Questo è l’importo del cuscinetto che Marianna e Alberto devono avere per poter aprire una S.r.l. e stare sereni per almeno un anno intero

Di seguito, ti riporto gli importi che io ho stimato servano ai miei clienti per aprire la S.r.l. nel gennaio 2022 per stare tranquilli e aspettare, anche fino ad un anno, prima di iniziare a vedere i ricavi e, quindi, a pagare con quelli.

Preciso che gli importi indicati sono compresi di Iva, in quanto sono soldi che vanno sborsati personalmente dai soci, non come S.r.l. . E, come tali, sono fuori dal meccanismo dell’Iva a credito, che riguarda la S.r.l. .

In questo modo l’importo del cuscinetto è, per te, un importo che accumuli prima e sai che, poi, in qualsiasi caso lo hai da parte e non hai quasi nessuna nuova spesa imprevista da sostenere:

1) Costo notaio per la costituzione: compreso le imposte di registro per la costituzione, il diritto camerale, considera circa euro 2.000,00;

2) Versamento conferimento in denaro nella S.r.l.: essendo due soci, insieme devono versare subito il 25% in denaro liquido andando, per esempio, dal notaio con gli assegni circolari. Siccome la società sarà costituita da un capitale sociale di euro 10.00000, allora il conferimento in denaro è di euro 2.500,00 per poter costituire la S.r.l.;

3) Contributi Inps: per poter comprendere l’importo cuscinetto per i contributi, considera come minimo di avere almeno un socio lavoratore e che, questo, debba pagare solo i contributi fissi Inps entro il minimale di euro 3.850,00. (anche se una rata, la quarta, la pagherai  nel 2023);

4) Commercialista: ovviamente qui il prezzo può cambiare da commercialista a commercialista ma, indicativamente, posso presumere che, con una lieve assistenza da parte del consulente in fase di apertura della S.r.l., per fare la partita Iva a partire da gennaio, per inviare l’inizio attività in camera di commercio, e tenerti la contabilità della S.r.l. per il primo anno, si possa stare sui circa euro 4.348,08 (imponibile più Iva);

5) Tassa concessione governativa: euro 310,00 circa per vidimare i libri sociali in camera di commercio. Le S.r.l. devono predisporre dei fogli in cui, gli amministratori ed i soci, prendono le loro decisioni (nota, non ho considerato l’eventuale costo per la bollatura dei libri, che in Camera di Commercio potrebbero anche essere di 25,00 euro. Li ho tolti in quanto sono veramente contenuti e irrisori). Questi fogli si chiamano “libri sociali”, sono obbligatori e vanno vidimati in camera di commercio;

6) imposta di bollo libro verbale assemblea e del consiglio di amministrazione: sui libri sociali della S.r.l. bisogna anche pagare 2 marche da bollo da euro 16,00 per ogni 100 pagine di ciascun libro. Quindi l’imposta di bollo complessiva è di euro 16 x 2 = 32,00;

In totale i soldi che servono, a Marianna e Alberto, per i primi 12 mesi della S.r.l., per essere sicuri di avere margine di tempo per far crescere il fatturato della società tale coprire le spese sono: 2.000 + 2.500 + 3.850 + 310 + 32 + 4.348,08 = 13.040,08

In questo modo, per loro, se prendessero in considerazione una cifra come cuscinetto di circa euro 13.000,00 avrebbero la certezza di avere un anno di tempo prima di aspettare di iniziare ad incassare i soldi per la vendita dei loro prodotti della S.r.l. .

Invece, nel caso in cui tu fossi socio unico e volessi avere a tutti i costi una S.r.l. ordinaria con il capitale sociale di euro 10.000,00 allora verseresti in totale euro 20.540,08 (2.000 + 10.000 + 3.850 + 310 + 32 + 4.348,08). Questo perché il socio unico è obbligato per legge a versare tutto il capitale sociale di euro 10.000,00, invece che il 25% pari ad euro 2.500,00, nel caso in cui ci fossero 2 o più soci.

Lo so che la cifra potrebbe spaventare, ma è un dato di riferimento per essere sicuri di avere anche fino a 12 mesi di tempo per aprire la S.r.l. e aspettare di fare dei veri incassi per poi riprendere a fare i pagamenti grazie alle fatture emesse dalla società.

Ho voluto inserire questo valore “massimo” di riferimento di euro 20.540,08 perché, da qui in poi, puoi fare delle azioni per diminuire la quantità di soldi cuscinetto che devi avere per vivere sereno perché sei sicuro di avere tempo a disposizione.

 

Quali soluzioni puoi mettere in pratica per diminuire le spese del primo anno di apertura della S.r.l.?

Partendo dal fatto che potrebbero occorrere anche fino a 20.000,00 euro per avere un cuscinetto a disposizione che ti garantisca un anno di serenità per aspettare le vendite della tua S.r.l. per poi iniziare a pagare con essa, ci sono degli strumenti che puoi utilizzare, che ti consentono di aprire una S.r.l. diminuendo la quantità di soldi come cuscinetto che devi avere per vivere sereno e protetto dalla maggior parte degli imprevisti, anche fino ad un anno di tempo.

Qui, di seguito, ti elenco una serie di azioni e comportamenti che puoi mettere in atto per diminuire la necessità di cuscinetto di protezione per le spese di avvio della S.r.l., prima di aprire la S.r.l.:

a) Costituisci una S.r.l. con almeno 2 soci per diminuire la quantità di conferimento in denaro: se costituisci una S.r.l. con due soci devi versare il 25% del capitale sociale, e non il 100% del capitale nel caso del socio unico.

Quindi, se vuoi costituire una S.r.l. con un capitale sociale di euro 10.000,00 e siete 2 soci, allora dovete versare subito euro 2.500,00. ù

Mentre, se la S.r.l. fosse a socio unico, questi dovrebbe versare euro 10.000,00. Cosa che fa aumentare la quantità di soldi che deve avere a sua disposizione.

b) Utilizza una S.r.l. semplificata per diminuire la quantità di conferimento in denaro: Utilizzando una S.r.l. semplificata (tanto quanto una S.r.l. ordinaria con capitale sociale inferiore ad euro 10.000,00 cosa che adesso è possibile fare) puoi fare anche un conferimento da euro 1 (euro uno/00).

Dunque, eviti di pagare euro 10.000,00 di denaro liquido in caso di S.r.l. a socio unico, ed eviti anche di versare il 25% del capitale nel caso di S.r.l. con almeno 2 soci, cosa che ti permette di evitare di pagare euro 2.500,00 di capitale sociale come nel caso precedente.

c) Utilizza una S.r.l. semplificata per diminuire il costo del notaio: Con la S.r.l. semplificata paghi le imposte iniziali per la costituzione della S.r.l. previste dalla legge, ma il notaio non si paga per legge.

Quindi, puoi risparmiare anche più di euro 1.500,00 rispetto ai calcoli precedenti.

d) Utilizza i soldi del conferimento nella S.r.l. per pagare il notaio: Ricordati che puoi pagare il notaio anche con i soldi che utilizzi per costituire la S.r.l. con il capitale sociale.

Dunque, puoi diminuire l’esigenza di liquidità anche di 2.000,00 euro circa perché paghi il costo del notaio con i soldi che stai conferendo nella S.r.l. nel momento di stipula dell’atto costitutivo.

e) Paga i contributi Inps nel momento in cui inizi a fatturare (posticipa a dichiarare l’inizio attività della S.r.l. nel momento in cui sei obbligato a fatturare): il socio lavoratore deve pagare i contributi fissi Inps solo nel momento in cui si dichiara un inizio attività della S.r.l. .

Se costituisci una S.r.l. nuova, ma ancora non hai bisogno di fatturare perché puoi posticipare l’attività operativa, allora puoi valutare di dover dichiarare l’inizio attività della S.r.l. e, quindi, a pagare i contributi Inps del socio lavoratore, solo a partire dal mese in cui hai bisogno di emettere fattura per i lavori che hai svolto in quel mese.

Detto in modo semplice, il socio lavoratore deve pagare i contributi fissi Inps nel momento in cui la S.r.l. dichiara l’inizio attività (che può avvenire anche mesi dopo la costituzione).

f) Per diminuire le spese del commercialista, cerca di aprire una S.r.l. solamente nel momento in cui hai veramente bisogno di avviare una nuova attività economica: anche se hai poche operazioni l’assistenza del consulente e del suo studio è, comunque, presente.

Questo comporta per il tuo commercialista del lavoro che si tradurrà in maggiori costi per te.

g) Non conferire il denaro, ma conferisci un bene: hai lo svantaggio che devi pagare un professionista per farti valutare il valore del conferimento (il valore che, poi, risulterà nella visura).

Ma hai il vantaggio che non devi fare il conferimento in denaro, cosa che ti aumenta il beneficio finanziario all’aumentare del valore che devi inserire all’interno della S.r.l. .

In sostanza, non devi versare il capitale liquido nella S.r.l. perché conferisci un bene pagando la perizia giurata di un professionista.

h) Per diminuire le spese del commercialista valuta di aprire la S.r.l. nel mese di gennaio invece che a dicembre: questo in quanto se apri la società a dicembre, poi, il tuo consulente dovrà inviare il bilancio annuale in camera di commercio e le dichiarazioni dei redditi subito dall’anno successivo, da aprile in poi.

Anche se queste dichiarazioni sono fatte con pochi documenti registrati in contabilità, sono, comunque, un costo per lo studio commerciale, in quando ci sono persone che lavorano per poter svolgere gli ordinari adempimenti burocratici.

Alcune volte spostare l’apertura di pochi mesi ti permette di tagliare le imposte del commercialista.

 

Conclusione

Grazie a questa circolare hai tutte le informazioni che ti servono per individuare il quantitativo di soldi che devi accantonare prima di costituire una S.r.l., per affrontare le spese di avvio S.r.l. tranquillamente.

Questo in quanto sai che hai la maggior parte dei soldi che ti servono come cuscinetto per far fronte alle spese basilari della S.r.l., senza avere urgenza di dover fatturare con la società per far fronte ai suoi pagamenti.

In tutti i casi in cui hai un’azienda sappi che, se tu vuoi veramente dormire sonni tranquilli, proteggere il tuo patrimonio personale, proteggere il tuo investimento imprenditoriale, tagliare le imposte ed i contributi, tutelare la tua famiglia e il tuo futuro, la soluzione migliore risiede nell’utilizzare una S.r.l. .

Ma non basta.

Devi infatti anche verificare di: produrre utili in abbondanza, avere sempre la liquidità necessaria per far funzionare la S.r.l. regolarmente e utilizzare il più possibile strumenti di pianificazione fiscale nella tua società per ridurre le imposte dell’imprenditore.

Stai però attento, perché gestendo in modo inappropriato una S.r.l., rischi di pagare più del 70% di imposte e contributi (tanto quanto una ditta individuale).

Mentre, dal lato opposto, con una gestione fiscale efficace della S.r.l., le imposte possono essere ridotte fino al 28%.

Tra il 70% di carico tributario ed il 28%, ci sono vari strumenti di pianificazione fiscale che puoi utilizzare nella tua S.r.l. per tagliare il più possibile le imposte ed i contributi Inps.

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Tutto questo grazie all’applicazione dei principi di Efficacia Fiscale e al controllo mensile dei numeri del bilancio della S.r.l. utilizzando la procedura della Contabilità Controllata.

In questo modo crei sempre più ricchezza per te e ottieni tutto il successo che ti meriti insieme alle persone a te care.

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