Tagliare il carico fiscale lentamente?
Indice dei contenuti
Ti do il benvenuto in questo nuovo articolo nel blog di Efficacia Fiscale.
Oggi, non voglio condividere, in sé per sé, uno strumento di efficacia fiscale, bensì dei meccanismi che ti consentono di risparmiare imposte e contributi e ti permettono di avere maggiore disponibilità liquida per sostenere altre spese.
Attenzione: Il risparmio fiscale, tramite questi meccanismi, è un qualcosa che non si concretizza nel breve termine.
Occorrono tempi più lunghi.
Questo perché, in un certo senso, il risparmio c’è, ma lo hai l’anno successivo.
Prima di invitarti alla lettura di questo articolo approfitto per fare un piccolo inciso promozionale.
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Qui, di seguito voglio indicarti le tempistiche di quando riuscirai a ricevere indietro i soldi dagli strumenti di risparmio fiscale applicati nella tua S.r.l. .
Ora sei pronto a scoprire come tagliare il carico fiscale lentamente?
Bando alle ciance and let’s go…
Premessa
Prima di proseguire, è importante avere dei concetti in testa per contestualizzare al meglio questo articolo e comprendere l’utilità.
L’Iva non è una imposta che si taglia grazie al risparmio fiscale.
Non voglio rendere il concetto molto tecnico, ma nessuna forma giuridica ha strumenti per tagliare il carico fiscale Iva.
Con il risparmio fiscale riesci a tagliare le imposte dirette, presenti nella dichiarazione dei redditi della S.r.l. o dei soci.
Oltre a questo, si riescono a tagliare i contributi Inps sia del socio lavoratore che dell’amministratore della S.r.l. con compenso.
Alcune tipologie di imposte e contributi si pagano l’anno successivo, una volta all’anno, pertanto, il guadagno, in termini di più soldi a tua disposizione, lo potrai ottenere l’anno successivo.
Invece, altre tipologie di imposte si versano ogni mese, oppure trimestralmente, di conseguenza, in questo caso, il guadagno, in termini di maggior soldi, lo puoi avere già dal mese o trimestre successivo.
Andiamo a scoprire, ora, con quali tempistiche riesci ad ottenere il risparmio fiscale una volta inseriti gli strumenti di Efficacia Fiscale nella S.r.l. .
I meccanismi di risparmio fiscale a “lungo rilascio”, Ires e Irap della S.r.l.
Caro imprenditore, ti do il benvenuto in questo nuovo podcast del blog di Efficacia Fiscale, il blog con le soluzioni fiscali specifiche per tutti gli imprenditori che hanno una S.r.l. o che ne vogliono aprire una nuova che cercano soluzioni fiscali specifiche per la propria S.r.l. .
Come ho appena scritto, oggi voglio affrontare insieme a te, come tagliare il carico fiscale lentamente; lentamente, appunto perché non si attua in tempi immediati.
Adesso provo a mostrarti questo concetto.
Iniziamo valutando il discorso delle imposte che la S.r.l. paga sul reddito.
Ipotizziamo che, ad oggi, anno X, tu ed io apriamo una S.r.l., incominciamo a fatturare e, mensilmente o trimestralmente, versiamo l’Iva (l’Iva è un’imposta sul valore aggiunto che tu versi e su cui non possiamo fare nulla per ottimizzarla).
L’anno successivo, X+1, dobbiamo inviare il bilancio in Camera di Commercio e compilare la dichiarazione dei redditi della S.r.l. e, poi, eventualmente del socio.
Cos’è che andiamo a vedere?
Andiamo a vedere il calcolo di Ires e Irap (che sono le due imposte principali che ha un S.r.l.); le imposte sul reddito delle S.r.l. si pagano a giugno dell’anno dopo, ecco dunque che, se tu hai inserito dei meccanismi di risparmio fiscale, il vero beneficio lo avrai solo a giugno dell’anno successivo.
Questo, perché tutto quello che riguarda la dichiarazione dei redditi, fa fede ai dati ottenuti nell’anno precedente, quindi, nell’anno in cui compili la dichiarazione dei redditi.
Con il risparmio fiscale avrai più soldi, ma ricordati che tu risparmi lentamente perché il risparmio fiscale (non dico in tutti i casi, ma nella maggior parte dei casi) è un concetto che ti fa risparmiare nel corso degli anni, ossia, risparmi il carico tributario lentamente.
Detto in un altro modo, prima inserisci gli strumenti di Efficacia Fiscale e prima inizi a tagliare il carico fiscale.
Per quanto riguarda il risparmio fiscale relativo alle imposte della S.r.l., sai che il risparmio fiscale avverrà a partire da giugno dell’anno successivo a quello in cui inserisci gli strumento di efficacia fiscale.
Il carico contributivo del socio lavoratore della S.r.l. – I contributi Inps commercianti
Vediamo ora il carico contributivo che ha il socio lavoratore della S.r.l., i contributi Inps, commercianti o anche artigiani.
I contributi del socio lavoratore della S.r.l.
Per quanto riguarda i contributi Inps commercianti il risparmio fiscale avviene sia lentamente, sia velocemente.
Questo, in quanto i contributi Inps commercianti si pagano su tutto il reddito attribuito dalla S.r.l., ma in due modi:
- Prima si pagano sempre i contributi definiti fissi, circa 1.000 € ogni tre mesi, se sei un socio lavoratore. Dunque, se tu non sei un socio lavoratore della S.r.l., tu non paghi questi 1.000 € trimestrali e, così facendo, tagli subito, come minimo € 1.000 ogni trimestre.
- Dopo i contributi Inps fissi, nel caso in cui tu avessi un reddito a te attribuito superiore al reddito minimale Inps (che per l’anno 2023 è di € 17.504), dovrai pagare un ulteriore importo di circa 24% sul reddito che eccede questa soglia. Siccome questi contributi si pagano in sede di dichiarazione dei redditi l’anno successivo, eventuali strumenti di efficacia fiscale avranno l’effetto a partire da giugno dell’anno successivo.
Per essere più sintetico potrei anche affermare che i contributi fissi Inps sul reddito minimale si risparmiano da subito (per lo meno l’effetto della riduzione dei contributi Inps avviene nel trimestre), mentre, i contributi variabili che si pagano in sede di dichiarazione dei redditi, si tagliano l’anno successivo durante la dichiarazione dei redditi.
Il carico contributivo dell’ amministratore con compenso della S.r.l. – I contributi Inps gestione separata
I contributi dell’amministratore della S.r.l. in busta paga
Qui, c’è un meccanismo che ti consente di risparmiare quasi subito le imposte ed i contributi, ossia già il mese successivo a quello in cui inserisci lo strumento di efficacia fiscale.
Questo, perché l’amministratore della S.r.l., tanto quanto un dipendente, riceve ogni mese una busta paga e, la società, ogni mese, fa proprio dei versamenti a titolo di imposte e contributi per conto dell’amministratore della società.
Se provi a pensare, ogni mese paghi delle imposte e dei contributi per il tuo amministratore e/o dipendente; se metti, ad esempio, dei rimborsi chilometrici, dei rimborsi forfettari, tu ricevi dei soldi, ma comunque, eviti di pagare le imposte e i contributi che avresti sul compenso dell’amministratore.
Ovviamente, ci sarebbero altre cose da valutare insieme e altre cose da specificare, ma ciò non è oggetto di questo articolo.
In questo articolo ho solo intenzione di farti comprendere il meccanismo del risparmio fiscale che, alcune volte, è un qualcosa che si attiva già il mese successivo, mentre, in altri casi, il risparmio fiscale avviene solo dall’anno successivo a quello in cui inserisci gli strumenti di risparmio fiscale, come già ti ho detto.
In questo caso, però, sul compenso dell’amministratore, siccome tu ogni mese versi dei contributi, delle imposte per conto suo, se tu, in un mese, metti meno compenso ma più rimborso forfettario, tu vedrai che, il mese successivo, verserai meno contributi, meno imposte per conto dell’amministratore.
Quindi, di fatto, sul compenso dell’amministratore, nella maggior parte dei casi, il risparmio è un po’ più immediato.
C’è un’altra cosa che è importante tu conosca, lato risparmio fiscale S.r.l. .
Gli strumenti di risparmio fiscale che puoi utilizzare nel compenso dell’amministratore non solo danno un vantaggio a partire dal mese successivo, ma anche nella dichiarazione dei redditi della S.r.l., l’anno successivo.
Pertanto, la S.r.l. avrà un maggiore taglio fiscale perché mette in contabilità il compenso dell’amministratore, riducendo l’imposta Ires del 24%.
Se tu metti un compenso da amministratore, considerando anche il rimborso forfettario, il risparmio fiscale l’avrai, per conto della S.r.l., nell’anno successivo, nel momento in cui andrai a calcolare l’imposta Ires (purtroppo il compenso dei dipendenti è indeducibile ai fini Irap, quindi si paga).
Questo perché, se tu metti il costo dell’amministratore, compreso anche dei rimborsi spese, e le imposte delle S.r.l. le calcoli l’anno dopo, a giugno, il risparmio vero (perché hai inserito il rimborso forfettario all’interno del compenso dell’amministratore) lo avrai, sempre con la S.r.l., a giugno dell’anno successivo.
Perciò, sul compenso dell’amministratore tu hai un risparmio fiscale immediato, perché il mese successivo hai meno tributi nel modello F24 da versare ed anche l’anno successivo, quando la S.r.l. ridurrà le imposte Ires da pagare in sede di dichiarazione dei redditi.
La distribuzione degli utili
Sulla distribuzione degli utili, ossia gli utili che prende il socio nel suo conto corrente, c’è una famosa imposta fissa del 26%, che versa la S.r.l. nel momento in cui i soci decidono di prelevare gli utili al netto delle imposte della società (imposte Ires del 24% e Irap del 4%).
Anche lì, il meccanismo è simile alle imposte che è tenuta a pagare la S.r.l..
Gli utili vengono distribuiti dopo aver chiuso l’anno, quando sei certo di conseguirli.
Successivamente, entro tre mesi dalla distribuzione degli utili, bisogna versare l’imposta fissa del 26% che, ovviamente, paga la S.r.l., ma che, comunque, sono soldi sottratti al socio che incassa meno utili.
Anche in questo caso è meglio contestualizzare con un esempio.
Se tu ed io apriamo una S.r.l. in quest’anno in corso, anno 2023, noi gli utili non li prenderemo quest’anno, perché l’anno si deve ancora chiudere e anche perché per le S.r.l. non è concesso prendere degli acconti.
Ma, se questa S.r.l. farà tanti utili, questi utili li potremo prendere solo da gennaio dell’anno successivo in poi, ossia solo dall’anno successivo dopo che abbiamo chiuso il bilancio, perché solo dopo che abbiamo chiuso il bilancio possiamo sapere quanti utili ci sono e quanti utili possono essere distribuiti.
Anche per quanto riguarda l’imposta sulla distribuzione di utili, ci sono dei modi che ti consentono di risparmiare le imposte e, una volta inseriti, risparmierai entro l’anno successivo, perché la distribuzione degli utili genera le imposte solo dall’anno successivo dalla maturazione degli stessi.
Così facendo, una volta inseriti gli strumenti di risparmio fiscale che colpiscono gli utili distribuiti dalla S.r.l., il guadagno, in termini di maggiori soldi che ti rimangono in tasca, lo avrai a partire da giugno dell’anno successo. Appunto perché, gli utili distribuiti generano le imposte a partire dall’anno successivo.
Gli acconti da versare (attenzione)
Negli F24, presenti nella dichiarazione dei redditi, molte volte non c’è solo l’imposta che io pago a saldo dell’anno precedente, ma ci sono anche degli acconti (di imposte e contributi) per l’anno corrente, ossia l’anno di svolgimento dell’attività che ancora si deve chiudere.
Questi acconti vanno a toglierti liquidità sia alla S.r.l. sia all’imprenditore, però, è anche vero che l’acconto non è, di fatto, un’ imposta “a fondo perduto”.
Più acconto versi e meno imposte paghi l’anno successivo in sede di calcolo del saldo.
L’acconto è un qualcosa che ti permette di avere un credito d’imposta che potrai utilizzare nella tua dichiarazione dei redditi l’anno successivo e che ti consentirà di pagare un saldo minore.
Per quanto riguarda il risparmio fiscale, gli acconti possono ingannarti e farti pagare più soldi rispetto a quello che dovresti pagare per l’anno successivo per chiudere le imposte, ma ricordati che, l’acconto, per quanto finanziariamente ti faccia versare più soldi, non va ad incidere sull’imposta stessa.
Quindi, il risparmio, che tu lo possa avere o meno, parte sempre nell’anno successivo.
Ti porto un altro piccolo esempio.
Sempre ipotizzando che tu ed io si sia soci di una S.r.l. con avviamento nell’anno 2023, le imposte non le paghiamo nell’anno 2023, perché è un’azienda nuova, ma le pagheremo a saldo nell’anno 2024.
Sempre a giugno 2024, pagheremo anche degli acconti, che saranno in proporzione del reddito fatto nell’ anno 2023; di conseguenza, è come se, tecnicamente, pagassimo il doppio delle imposte il secondo anno.
Questa cosa ti toglie liquidità ma, dal punto di vista fiscale, non va a compromettere il risparmio fiscale, perché l’acconto è solo un qualcosa che paghi prima, ma che avrai come credito l’anno successivo o all’interno della dichiarazione dei redditi successiva.
Il risparmio fiscale è un qualcosa che, anche se fosse di piccole cifre annuali, potrai vedere maggiormente col passare degli anni, quando le piccole cifre annuali si andranno ad accumulare.
Altro esempio esemplificativo.
Ipotizziamo di risparmiare 10.000 € di contributi annuali, 10.000 €, possono sembrare pochi, ma in dieci anni diventano 100.000 €, che, alla fine, si possono trasformare in un monolocale o bilocale, grazie ai soldi che sei stato in grado di risparmiare ottimizzando il tuo carico fiscale.
Conclusioni
Grazie a questo articolo ora sai che il risparmio fiscale è un modo per avere più soldi, perché, comunque, se tu eviti di pagare imposte, significa che la tua S.r.l. e anche tu avete più soldi nel vostro conto corrente.
Ci vuole sicuramente tempo, quindi, se qualsiasi soggetto esterno che trovi su Internet, ti vuole vendere qualche soluzione immediata, diciamo che, questa cosa, può essere vera solo in pochi e limitati casi.
Nella maggior parte dei casi, il risparmio fiscale non lo si fa con la fretta, ma lo si fa solo nel corso degli anni, perché il risparmio fiscale lo si matura principalmente all’interno delle dichiarazioni dei redditi.
In tutti i casi in cui hai un’azienda sappi che, se tu vuoi veramente dormire sonni tranquilli, proteggere il tuo patrimonio personale, proteggere il tuo investimento imprenditoriale, tagliare le imposte ed i contributi, tutelare la tua famiglia e il tuo futuro, la soluzione migliore risiede nell’utilizzare una S.r.l. .
Ma non basta.
Devi, infatti, anche verificare di:
- produrre utili in abbondanza nella S.r.l.,
- avere sempre la liquidità necessaria per far funzionare la S.r.l. regolarmente e…
- utilizzare il più possibile strumenti di risparmio fiscale, riservati per legge alla S.r.l., nella tua società per ridurre le imposte e contributi dell’imprenditore.
Stai però attento, perché gestendo in modo inappropriato una S.r.l., rischi di pagare più del 70,72% di imposte e contributi (tanto quanto una ditta individuale).
Mentre, dal lato opposto, con una gestione fiscale efficace della S.r.l., le imposte possono essere ridotte fino al 28%.
Tra il 70,72% di carico tributario ed il 28%, ci sono vari strumenti di pianificazione fiscale che puoi utilizzare grazie alla tua S.r.l. per tagliare il più possibile le imposte ed i contributi Inps.
Più strumenti di risparmio fiscale specifici per la S.r.l. applichi e più riuscirai a ridurre le imposte ed i contributi avvicinandoti al 28%.
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