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Ciao, ti do il benvenuto in questo nuovo articolo del blog di Efficacia Fiscale per ritornare su un argomento che è importante, se non fondamentale, sia nel caso in cui tu stia per aprire una S.r.l. sia nel caso in cui tu l’abbia già avviata.
Per questo ci ritorno sopra nonostante lo abbia già trattato in altri articoli del blog 😊.
Di quale argomento sto parlando? Di un argomento duplice, a dire il vero.
Il rimborso chilometrico e il rimborso forfettario.
Rimborsi spese della S.r.l. che, come accennavo, tu avrai già avuto modo di conoscere tramite la lettura dei miei articoli sul blog www.efficaciafiscale.com , o ascoltando i miei podcast o seguendo i miei video, le mie dirette sul canale YouTube Commercialista Calisti o leggendo i miei post su Facebook).
È giunto il momento di approfondirli (eh sì, anche stavolta non mi tiro indietro dal ricoprire il mio ruolo di commercialista/divulgatore fiscale) e di capire, insieme, come si possono gestire in modo da tagliare il maggior numero di imposte e contributi.
Se non sei ancora iscritto al mio blog www.efficaciafiscale.com, ti invito a farlo, perché avrai così modo di accedere al materiale che metto gratuitamente a disposizione di tutti gli utenti registrati.
Sei pronto a immergerti nella lettura di questo nuovo interessante articolo?
Bando alle ciance and let’s go…
Nella mia vita da commercialista, a contatto diretto con gli imprenditori, ho compreso che i primissimi, ed altrettanto efficaci, strumenti di risparmio fiscali sono i rimborsi chilometrici e forfettari.
Come già sottolineo ogni settimana durante i miei webinar settimanali (che, ricordo, sono gratuiti per chi si iscrive al blog di Efficacia Fiscale lasciando la propria e-mail) i rimborsi chilometrici e forfettari sono i principali strumenti di risparmio fiscale che un imprenditore deve, assolutamente, conoscere ed utilizzare prima di acquistare una consulenza con qualsiasi consulente fiscale.
I rimborsi chilometrici e forfettari sono strumenti fiscali da applicare facilmente.
Non occorre, infatti, una grande conoscenza fiscale.
Li puoi applicare con un minimo di sforzo, sono completamente esenti imposte e contributi e, di fatto, hai speculazione fiscale.
Con il termine speculazione fiscale intendo che ricevi più soldi rispetto a quelli che spendi.
Pertanto, siccome son strumenti per i quali basta poca consapevolezza fiscale, sono semplici da comprendere, semplici da applicare e ti fanno guadagnare soldi, dunque reputo tu li debba, senza alcun dubbio, conoscere.
E’ vero che sono semplici da applicare, ma un problema nell’utilizzare questi strumenti nasce dal fatto che ci sono dei momenti più opportuni per applicare i rimborsi forfettari e chilometrici insieme, in modo da massimizzare l’efficacia fiscale.
Per questo motivo ho deciso di predisporre questo articolo, per darti modo di comprendere come utilizzare questi strumenti di risparmio fiscale al meglio.
Prima di comprendere come utilizzare insieme i rimborsi chilometrici e forfettari, riporto una breve descrizione degli stessi, poi, un capitolo sulle cose a cui devi prestare attenzione quando li utilizzi successivamente, come utilizzarli insieme tagliando il maggior numero strumento di imposte e contributi.
Il rimborso chilometrico è quel rimborso che si attiva tutte le volte che c’è da fare una trasferta aziendale.
Come dice la parola, ti rimborsa i chilometri percorsi al di fuori del Comune ove c’è la sede della società ed è parametrato in base ai chilometri che percorri e all’auto che utilizzi.
Ricordati che devi utilizzare la tua auto e che devi pagare direttamente tu la benzina. Non puoi utilizzare la tua auto, far pagare la benzina alla società e, poi, richiedere anche il rimborso chilometrico.
Quando lo utilizzi, noterai che riceverai più soldi rispetto a quelli che spendi per la benzina, ed è per questo motivo che posso dirti che c’è speculazione fiscale.
Non diventerai ricco perché utilizzi il rimborso forfettario, ma ti garantisco che ti fa avere più soldi rispetto a quelli che spendi.
Adesso ti mostro il motivo per cui, con i rimborsi chilometrici, ricevi più soldi rispetto a quelli che spendi.
Il rimborso chilometrico unitario per ogni chilometrico percorso è individuato dalle tabelle ACI.
L’ACI è l’ente a cui lo Stato ha attribuito il compito di calcolare quanto è il valore dei rimborsi chilometrici unitari da attribuire ai dipendenti (per noi, imprenditori con una S.r.l., si intende l’amministratore).
Nel calcolo del rimborso unitario per chilometro, l’ACI considera i costi diretti, il carburante, ed anche tutti quei costi indiretti che sono fissi come, ad esempio, il bollo, l’assicurazione, la manutenzione straordinaria, la manutenzione ordinaria.
Ecco, il calcolo di tutte queste componenti comporta che, chi percepisce i soldi riceve più soldi rispetto a quelli che spende per la benzina, ad esempio, perché riceve un importo che gli copre non solo la benzina, ma anche tutti quei costi collegati all’usura dell’auto che, di fatto, sosterebbe ugualmente.
Per questo motivo hai speculazione fiscale. Praticamente è un discorso di matematica fiscale.
Ovviamente, su tutto quello che l’amministratore/socio lavoratore prende come rimborso chilometrico entro le tabelle ACI, non paghi le imposte ed i contributi.
Il rimborso forfettario è un importo fisso di euro 46,48, che viene erogato nella busta paga nel momento in cui l’amministratore, o il dipendente, fanno una trasferta fuori dal Comune in cui c’è la sede di lavoro ordinaria.
Ovviamente, il rimborso forfettario è esente imposte ed esente contributi per chi lo riceve ed è un costo deducibile per la S.r.l. .
Questo importo fisso è ricevuto dall’amministratore della S.r.l. indipendentemente dalle spese sostenute durante la trasferta.
Dunque, è normale che se fai una trasferta “corta”, anche di una mezza mattinata, e non sostieni nessuna spesa, allora per te è un vantaggio, perché ricevi più soldi rispetto a quelli che hai speso.
Detto in un altro modo, con il rimborso forfettario hai speculazione fiscale perché durante una trasferta breve ricevi più soldi rispetto a quelli che spendi per la trasferta (anche se non spendessi soldi, non pagheresti nulla).
Una cosa che ti volevo segnalare è che, se durante la trasferta ti fai rimborsare analiticamente le spese di vitto o alloggio, ossia hotel o ristoranti, il rimborso forfettario è diminuito di 1/3.
Se, invece, durante la trasferta, ti fai rimborsare le spese di vitto e alloggio, ossia le spese di hotel e ristoranti, allora, il rimborso forfettario è diminuito di 2/3.
In sostanza, se ti fai rimborsare analiticamente sia le spese di hotel, sia le spese di ristoranti, il rimborso forfettario diminuisce ad euro 15,49 per ogni giorno di trasferta.
In questo secondo caso (trasferta lunga) il rimborso forfettario è contenuto, ma hai, comunque, vantaggio nell’utilizzarlo e prenderti euro 15,49 per ogni giorno di trasferta (facendoti rimborsare analiticamente le spese di hotel e ristoranti), perché sono, pur sempre, soldi in più che ricevi gratuitamente mettendo dei costi in contabilità.
Per prendere il rimborso forfettario devi avere una busta paga, quindi, è uno strumento che si presta meglio ad essere utilizzato per l’amministratore della S.r.l. e un po’ meno per il socio lavoratore, perché è difficile avere un socio lavoratore con busta paga come dipendente.
Qui, di seguito condivido con te le principali cose a cui devi stare attento quando vuoi utilizzare i rimborsi chilometrici e forfettari nel rispetto della legge e, quindi, tagliare il maggior numero di imposte e contributi:
Per utilizzare i rimborsi chilometrico e i rimborsi forfettari insieme al meglio, penso sia utile separare il tutto in 3 principali fasi di sviluppo della tua S.r.l. .
Proseguendo con la lettura ti sarà tutto molto più chiaro.
1) Prima fase di sviluppo della tua S.r.l.: subito dopo la costituzione della S.r.l.
Prova a pensare di aver costituito una S.r.l. oggi e di avere il conto corrente appena attivo.
Non ci saranno soldi nel conto corrente, perché lo hai appena aperto.
Non puoi attribuirti un compenso da amministratore, quindi, non potrai prendere i rimborsi forfettari.
Probabilmente non avrai un’auto azienda e dovrai fare le trasferte con la tua auto personale, anche perché, probabilmente, non avrai subito dei collaboratori; quindi, sarai tu stesso a fare i giri aziendali in nome, e per conto, della società.
Data questa situazione di partenza, non potrai prendere il rimborso forfettario, perché non hai utili per poterti attribuire un compenso da amministratore e aggiungerci anche i rimborsi forfettari.
Ma quello che puoi fare “di intelligente” è iniziare ad accumulare i rimborsi chilometrici da richiedere alla tua S.r.l. , in modo da farteli pagare successivamente, appena arriveranno gli incassi delle prime fatture.
Dunque, nella prima fare, ti consiglio di richiedere fin dall’inizio il rimborso chilometrico, perché non hai una busta paga (in quando non hai ancora utili), perché hai una tua auto personale e, di conseguenza, sei tu a pagare il carburante e, molto probabilmente, farai più trasferte perché sei tu l’unico imprenditore che fa tutto in azienda.
In sintesi, nei primi mesi di vita della tua S.r.l. difficilmente utilizzerai il rimborso forfettario, in quanto non hai utili e non hai la busta paga.
Utilizzerai, però, con più facilità il rimorso chilometrico, perché non c’è bisogno della busta paga e perché utilizzerai la tua auto personale per le trasferte.
2) Seconda fase di sviluppo della S.r.l.: incassi le prime fatture e incomincia ad esserci l’utile nella S.r.l.
In questa fase saranno passati dei mesi, oppure un anno, dalla costituzione.
Se avrai la S.r.l. ancora in vita, avrai iniziato ad emettere delle fatture, quindi, ad incassarle ed avere un utile.
Questa situazione potresti averla stabile già dopo pochi mesi, come entro un anno. Se, entro un anno, tu non avessi ancora degli utili da fatture incassate, salvo che non sia una cosa che hai programmato come ritorno su lungo periodo, molto probabilmente dovresti valutare di cancellare la S.r.l. .
Dunque, siccome in questa fase ipotizzo che tu avrai utili, e che starai cercando un modo per abbattere gli utili per prenderli pagando meno imposte e contributi possibili, uno strumento di efficacia fiscale molto utile è quello di attribuirti un compenso da amministratore, piccolo o grande in funzione della portata degli utili e, all’interno, inserire il maggior numero di rimborsi forfettari.
Questo in quanto, i rimborsi forfettari sono un ottimo strumento per inserire in contabilità della S.r.l. dei costi e attribuirti dei soldi, senza pagare imposte e contributi.
Oltre ai rimborsi forfettari, siccome avrai ancora la tua auto personale per fare le trasferte aziendali, utilizzerai anche i rimborsi chilometrici per diminuire il carico fiscale.
In sintesi, entro un anno da quando è costituita la S.r.l., probabilmente avrai attivato una busta paga da amministratore (in quanto avrai generato i primi utili), prenderai il massimo dei rimborsi forfettari possibili e, siccome ancora non avrai preso un’auto aziendale, richiederai anche il rimborso chilometrico.
Ricordati, quando inizierai a generare utili con la S.r.l., di attivarti una busta paga da amministratore e prendere i primi rimborsi forfettari al massimo del possibile.
3) Terza fase di sviluppo della S.r.l.: hai utili e liquidità in abbondanza e costanti
Nella terza fase di sviluppo della tua S.r.l. ti troverai nella condizione di avere un’azienda che avrà un utile ancora più elevato, stabile e con liquidità nel conto corrente aziendale.
In questa situazione avrai utili elevati e costanti e, pertanto, ti troverai ti trovi con una importante liquidità in azienda.
In questa situazione, di sicuro, dovrai utilizzare i rimborsi forfettari per “abbattere” il reddito fiscale, ma, di certo, avrai ancora utili a disposizione.
Con il proseguire di questa situazione, ti troverai ad avere una S.r.l. con liquidità disponibile in abbondanza e ti potrà venire in mente di valutare di acquistare un’auto aziendale per fare le trasferte aziendali e pagare il carburante non più di tasca tua, ma con i soldi nel conto corrente aziendale (per quanto sia che la deduzione e detrazione delle spese dell’auto in capo alla S.r.l. è limitata).
Siccome acquisterai l’auto, per farti pagare le spese dell’auto dalla S.r.l., perderai il rimborso chilometrico, ma conserverai, comunque, il rimborso forfettario. Questo perché, anche se si utilizza l’auto per fare delle trasferte, si conserva il beneficio fiscale del rimborso forfettario.
In sintesi, dopo il primo anno di attività ed in seguito, siccome potresti trovare conveniente acquistare un’auto aziendale, ti troverai a perdere il rimborso chilometrico, in quanto le spese del carburante saranno sostenute interamente dalla S.r.l. .
Conserverai, comunque, il rimborso forfettario, perché lo si può prendere anche se si utilizza l’auto aziendale e, di sicuro, avrai una busta paga in capo all’amministratore perché significherà che avrai utili elevati.
Grazie a questo articolo ora sai come sfruttare il rimborso chilometrico e quello forfettario in modo sia fiscalmente intelligente che onesto, in modo da sfruttare al massimo l’efficacia fiscale insita in questi due strumenti, dormendo sonni tranquilli.
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In tutti i casi in cui hai un’attività imprenditoriale, sappi che scegliere di utilizzare una S.r.l. può offrirti maggiori possibilità di pianificazione fiscale, protezione patrimoniale e organizzazione strategica rispetto ad altre forme giuridiche.
La normativa italiana prevede specifici strumenti di risparmio fiscale applicabili alle S.r.l., e in certi scenari, se ben gestiti, questi strumenti possono contribuire a contenere il carico tributario in modo significativo.
In molti casi, un’impresa individuale può trovarsi a sostenere un carico tributario complessivo piuttosto elevato, considerando imposte dirette, contributi previdenziali e addizionali locali.
Al contrario, una S.r.l. ben strutturata e gestita con attenzione può beneficiare di un’imposizione più contenuta, grazie all’uso combinato di strumenti di pianificazione fiscale previsti dalla normativa.
Naturalmente, ogni situazione va valutata in base a variabili come utile, liquidità, struttura dei compensi, regime fiscale adottato e obiettivi imprenditoriali.
La Contabilità Controllata, ad esempio, è un metodo operativo che permette di monitorare con continuità i numeri della tua S.r.l., aiutandoti a individuare margini di ottimizzazione e a gestire con consapevolezza le decisioni economiche e fiscali.
Non si tratta di una formula magica, ma di un approccio basato sull’analisi dei dati e sulla coerenza delle scelte imprenditoriali.
Se stai valutando soluzioni per la gestione fiscale di una S.r.l., ricorda che le scelte più efficaci dipendono da variabili specifiche: dimensioni aziendali, utili, liquidità, regime fiscale e obiettivi di lungo periodo.
La normativa offre strumenti di ottimizzazione previsti dalla legge, ma la loro applicazione va sempre calibrata sulla tua situazione.
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