Soluzioni fiscali per l'imprenditore

A cosa stare attento tutte le volte che hai una S.r.l. con utili elevati e vuoi costituire una S.r.l. holding per tagliare il carico fiscale

Ciao, ti do il benvenuto in questo nuovo articolo del blog di Efficacia Fiscale.

Ti stai domandando quale nuovo argomento tratteremo oggi?

Spesso, come in questo caso, prendo spunto per i miei articoli dalle domande che mi vengono poste dai miei clienti durante le consulenze.

Poi, non mi limito solo a fornire loro una risposta conveniente per il loro caso specifico, ma penso anche a chi potrebbe, trovandosi in una situazione analoga, cercando online, andare incontro a difficoltà e confusione.

Per questo pubblico i miei articoli, per mettere tutte le persone interessate, non solo i miei clienti, nella condizione di conoscerne le risposte.

Risposte espresse in forma volutamente semplice, diretta, spesso correlate da esempi di facile comprensione.

(Piccola parentesi pubblicitaria: Se non sei ancora iscritto al mio blog www.efficaciafiscale.com, ti invito a farlo, perché avrai così modo di accedere al materiale che metto gratuitamente a disposizione di tutti gli utenti registrati).

Ed ora sei pronto a scoprire a cosa devi prestare attenzione tutte le volte che hai una S.r.l. con utili elevati e vuoi costituire una S.r.l. holding per tagliare il carico fiscale?

Questo argomento ti incuriosisce?

Bando alle ciance and let’s go…

Perché ho voluto creare questo articolo?

Nel corso degli anni, trascorsi a contatto con imprenditori con S.r.l., mi sono accorto che ci possono essere una serie di tratti guida di sviluppo che gli imprenditori possono avere nel corso di vita della propria azienda.

Uno di questi riguarda il momento in cui un imprenditore inizia a fatturare qualche milione di utile e inizia a generare anche più di 300.000 € di utili ogni anno.

Quando un imprenditore inizia ad avere utili elevati, una strategia utile è quella di utilizzare una S.r.l. holding per tagliare il carico fiscale.

Arrivato a questo punto potrebbero venirgli in mente domande del tipo:

  • “quale holding è meglio utilizzare?”,
  • “cosa devo fare operativamente per avere la holding?”,
  • “ a quali conseguenze vado incontro?”.

Per aiutarti, qui di seguito, voglio riportarti una check list di cose a cui devi prestare attenzione per aggiungere un ulteriore livello di risparmio fiscale utilizzando una S.r.l. holding.

Non potrai diventare esperto tanto quando un commercialista che è specializzato in fisco e contabilità per le S.r.l., ma di sicuro avrai le basi per sapere quasi il 100% delle cose da tenere presenti senza il supporto di nessuno, in completa autonomia.

 

Caso studio di un imprenditore con una S.r.l. con elevati utili

Prima di entrare nel dettaglio della check list delle cose a cui devi prestare attenzione è importante comprendere in quale contesto devi trovarti.

Per facilitarti, ti porterò l’ esempio di un mio cliente.

Questo cliente, proprietario di una bella società di infissi, aveva superato il fatturato di 2 milioni di euro, con utili che iniziavano a superare i 300.00 €.

Giunto a questo punto, un imprenditore può anche avere l’idea di cercare strumenti per ridurre le imposte ed i contributi e, quindi, capire che ci sono ulteriori elementi per tagliare il carico tributario, utilizzando una holding e, dopo una accurata ricerca, arrivare a comprendere che una holding può essere uno strumento utile.

Prima di proseguire potrei dirti che, questa struttura può venire, principalmente, in mente anche all’imprenditore che già si prende tutti i soldi di cui necessita per gestire le spese correnti e che, quindi, avendo utili ancora prelevabili, potrebbe domandarsi se è possibile utilizzare questi soldi per fare investimenti legali e di lungo periodo.

Non dico che sia così per tutti gi imprenditori, di sicuro ci sono tanti altri motivi per cui utilizzare una holding (ad esempio per tagliare il carico fiscale o avere maggiore protezione patrimoniale), ma, nel caso del mio cliente, il motivo del fare una holding era quello di poter utilizzare i soldi della S.r.l. figlia per fare investimenti di lungo periodo utilizzando una holding.

Alcuni concetti sono un po’ tecnici, ma cercherò di spiegare il tutto con parole semplici.

In caso di necessità di chiarimenti, ti ricordo che puoi tranquillamente accedere a una consulenza gratuita insieme a me (uno screening fiscale); ciò ci permetterà di entrare nel dettaglio e comprendere se, per te, è il momento opportuno per utilizzare, o meno, una holding.

 

Check list delle cose a cui devi stare attento quando hai una S.r.l. con un utile elevato e vuoi aprire una holding per tagliare il carico fiscale

 

  1. Ricordati che ci sono 2 tipologie di holding

Quando vuoi tagliare il carico fiscale con una holding ricordati che ci sono solo due tipologie di holding:

  • la S.r.l. holding
  • la Società Semplice holding.

Ognuna ha vantaggi e svantaggi; dipende da caso a caso.

 

  1. Bisogna gestire la plusvalenza del passaggio delle quote

Quando si trasferiscono delle quote, con atto di conferimento oppure con cessione, c’è sempre bisogno di calcolare la plusvalenza.

Il trasferimento delle quote lo puoi fare principalmente in due modi, con un atto di cessione quote oppure con un atto di conferimento delle quote.

Quando utilizzi la cessione quote, devi considerare la differenza tra il valore di mercato e il costo storico e devi considerare anche l’avviamento.

Con il conferimento delle quote maggioritarie, devi considerare la differenza tra il valore contabile e il costo storico, senza dover rilevare l’avviamento.

Tendenzialmente, se conferisci le quote maggioritarie avrai un risparmio fiscale; questo perché devi considerare un valore inferiore della quota, perché non dovrai considerare l’avviamento accumulato negli anni.

 

  1. Puoi fare il passaggio delle quote con una cessione quote oppure con un conferimento di quote

Quando devi fare un passaggio di proprietà delle quote utilizzi due principali metodi: il conferimento oppure la cessione delle quote.

Cedere le quote della S.r.l. significa che, la tua holding dovrà pagare le quote a te come persona fisica. Invece, con il conferimento, tu metti la quota della S.r.l. nella holding e, in cambio, ricevi una quota della holding.

Sono simili, ma sono cose diverse che comportano un calcolo di imposte diverso.

La cessione quote della S.r.l. la potrebbe fare anche solo il commercialista.

Il conferimento sembra una strada complicata, ma è fiscalmente la soluzione che ti protegge di più.

 

  1. Se cedi le quote con la cessione quote, devi utilizzare il valore di mercato per calcolare la plusvalenza

Quando fai il passaggio di quote, utilizzando la cessione quote, l’unico valore vero che devi utilizzare per la cessione è il valore di mercato.

Il valore di mercato è dato dalla somma del capitale sociale, gli utili accantonati e dall’avviamento.

Lo svantaggio che ha questo metodo è che si pagheranno imposte elevate nella plusvalenza, perché dovrai considerare anche il valore dell’avviamento.

Più tempo passa, più utili ha l’azienda e più questa ha un avviamento elevato.

 

  1. Se cedi le quote della S.r.l. con il conferimento, allora puoi utilizzare il valore contabile

Quando facciamo il conferimento, anche se non c’è il passaggio delle quote, bisogna sempre dichiarare la plusvalenza.

Siccome nel conferimento non c’è passaggio di denaro, in questo caso bisogna considerare come prezzo di vendita il valore definito “contabile”.

Il valore contabile, in sostanza, è la somma tra il capitale sociale e gli utili accantonati.

Importante , in questo caso, è comprendere la differenza tra il valore di mercato e il valore contabile.

Il valore contabile è composto dal capitale sociale ed anche dagli utili accumulati, mentre il valore di mercato è composto dal valore contabile più l’avviamento.

L’avviamento è una sorta di valore dato all’azienda perché è capace di attrarre clienti.

Quindi, se cedi le quote con un normale atto di cessione quote, dovrai considerare, nel calcolo della plusvalenza, anche l’avviamento, perché le stesse sono valutate a valore di mercato.

Se, invece, cedi le quote con il conferimento di quote, puoi calcolare la plusvalenza senza considerare l’avviamento e, di conseguenza, pagare meno imposte, perché la plusvalenza è minore.

 

  1. L’imposta da pagare sulla plusvalenza è del 26%

Quando si trasferisce la partecipazione della società nella holding, ci potrebbero essere delle imposte da pagare.

L’imposta da pagare è sempre fissa del 26% della plusvalenza.

La plusvalenza è la differenza tra il prezzo di mercato e il costo di acquisto.

Più c’è differenza, tra il prezzo di vendita della quota e il costo di acquisto della partecipazione, più imposta si paga.

La stessa imposta di applica sia per la cessione di quote che per il conferimento di quote della S.r.l. .

 

  1. Prima fai il passaggio delle quote meglio è, perché hai meno utili accantonati che ti fanno aumentare il valore della S.r.l. . Più tempo aspetti peggio è, perché ci sono utili contabili che generano plusvalenze

Quando fai il passaggio delle quote della S.r.l. figlia alla holding hai il problema di dover pagare la plusvalenza sulla differenza tra il valore di mercato e il costo fiscale della quota (ovviamente, nel caso di conferimento, devi considerare la differenza tra il valore contabile e il costo fiscale della quota).

L’effetto è più forte nel caso di cessioni quote.

Più tempo passa, più utili accantoni nella S.r.l., più la società ha avviamento e quindi, più valore ha l’azienda. Valore sul quale l’imprenditore dovrebbe pagare la plusvalenza.

Quindi, prima fai il passaggio di quote, da te persona fisica alla tua holding, e meno problemi ci sono, perché ci sono meno possibilità che l’Agenzia delle Entrate ti possa contestare un maggior valore dell’azienda.

 

  1. Ricordati di deliberare la distribuzione degli utili prima di fare il conferimento/cessione delle quote

Per limitare o evitare il problema della plusvalenza quando fai un conferimento, puoi deliberare la distribuzione degli utili prima di fare il conferimento.

In questo modo, gli utili ante conferimento sono di proprietà del socio persona fisica (e lì sopra si pagherà il 26% solo in caso di distribuzione), mentre sugli utili successivi si pagano le imposte relative alla nuova holding e non c’è il problema potenziale di elusione fiscale.

Questo perché, solo gli utili successivi al conferimento sono tassati con le nuove regole della holding, mentre gli utili precedenti al conferimento sono tassati con le regole precedenti del socio lavoratore.

 

  1. Una Società Semplice holding ti serve nel momento in cui vuoi tagliare i contributi Inps commercianti. Le imposte sono le stesse

Quando valuti di utilizzare una Società Semplice ricordati che, il motivo principale è dovuto al fatto che lo fai per tagliare i contributi Inps commercianti, ma non per tagliare le imposte.

Ti dico questo, perché non devi fare l’errore di pensare di accumulare utili nella Società Semplice per pagare meno imposte quando prelevi gli utili dalla S.r.l. .

Quando gli utili della S.r.l. figlia passano alla Società Semplice si paga il 26% di imposte, poi, quando gli utili passano dalla Società Semplice ai soci, non si pagano più imposte.

In sostanza le imposte sono le stesse che pagherebbe il socio, come se non ci fosse la Società Semplice nel mezzo.

Quello che cambia è che i soci non pagheranno i contributi Inps a rate fisse.

Nota: pagherai i contributi Inps della gestione separata sull’eventuale compenso da amministratore della S.r.l. .

 

  1. Non ha senso, fiscalmente parlando, (o ne ha poco) utilizzare una Società Semplice per accumulare utili e acquistare gli immobili

Seguendo il discorso dal punto precedente, se accumuli utili in una Società Semplice paghi sempre le imposte del 26%.

Pertanto, accumulare utili come socio privato o come Società Semplice non ti dà un vantaggio fiscale.

Dunque, non hai vantaggio fiscale nell’utilizzare una Società Semplice per accumulare utili per poi acquistare immobili o beni.

Tecnicamente, il piccolo vantaggio che hai a disposizione è costituito dal fatto che, con una Società Semplice hai una maggiore protezione patrimoniale, ma, sotto un punto di vista fiscale, non avrai un vantaggio nell’accumulare utili in una Società Semplice rispetto al caso di farlo come privato.

Sotto un punto di vista tributario, il vantaggio della Società Semplice rimane nel fatto che non paghi i contributi Inps commercianti, in quanto accumulare soldi nella Società Semplice ti fa pagare le stesse imposte.

 

  1. Una S.r.l. holding ti serve nel momento in cui tu vuoi accumulare utili all’1,2% e non al 26%, ma solo nel momento in cui vuoi fare investimenti immobiliari e mobiliari tendenzialmente di lungo periodo

Quando gli utili passano dalla S.r.l. figlia alla S.r.l. holding, la holding pagherà 1,2% di imposte.

Questo in quanto, quando gli utili dalla S.r.l. figlia sono distribuiti alla S.r.l. holding il reddito della holding aumenta del 5%, pertanto, il reddito è assoggettato a Ires del 24%, quindi l’imposta effettiva è dell’1,2% (5% X 24%). Sugli utili di capitale non si paga l’Irap del 4%.

Qui devi evitare di fare l’errore di paragonare l’1,2% di imposta che ha la S.r.l. holding con il 26% di imposta che paga il privato quando preleva gli utili.

Non fare l’errore di pensare che, con la S.r.l. holding risparmi le imposte quando prelievi utili rispetto al socio persona fisica.

Questo perché, gli utili che sono tuoi sono nel tuo conto corrente personale e li puoi spendere per qualsiasi tipologia di spesa, mentre, per quanto riguarda gli utili che vanno nella S.r.l. holding, è vero che lì sopra paghi molte meno imposte rispetto al privato, ma è anche vero che questi utili non sono tuoi perché sono utili della S.r.l. .

Ciò non vuole dire che siano utili che non puoi utilizzare, ma vuol dire che non puoi utilizzare questi utili per le spese personali.

Puoi, ad esempio, utilizzare questi utili per fare investimenti aziendali, come ad esempio acquisto di immobili o mercato azionario (ad esempio il forex).

Questo è il punto su cui devi avere maggiore attenzione.

Puoi benissimo pagare meno imposte quando prelievi utili con la S.r.l. holding rispetto alla Società Semplice (o alla persona fisica), ma li puoi spendere solo per fare investimenti di lungo termine.

In sintesi, paghi 1,2% di imposte, ma solo per fare investimenti aziendali di lungo periodo, perché, se vuoi utilizzare questi soldi per spese personali, dovrai pagare un ulteriore 26% di imposta sul prelievo di utili.

 

  1. Con la S.r.l. holding paghi in ogni caso i contributi Inps commercianti fissi. Puoi eliminare i contributi eccedenti il minimale, ma non i contributi fissi commercianti Inps

Molte volte per comprendere il motivo, bisogna un po’ andare un po’ più in profondità.

Con una S.r.l. holding puoi limitare enormemente i contributi Inps commercianti, ma non puoi eliminarli.

Mi spiego meglio.

Quando gli utili passano dalla S.r.l. figli alla S.r.l. holding, questi hanno un valore fiscale del 5%. Ossia, se passano 100.000 € dalla S.r.l. figli alla S.r.l. holding, allora il reddito della holding aumenta solo di € 5.000.

Questo significa che, anche nel caso in cui si superino € 300.000 di utili dalla S.r.l. figli alla S.r.l., il socio unico della holding non pagherà i contributi eccedenti il reddito minimale di € 17.504, ma pagherà solo i contributi fissi che si pagano sul reddito minimale (intorno a € 4.300 per l’anno 2023).

Sulla S.r.l. holding, almeno un socio deve essere iscritto all’Inps come socio operativo e, di conseguenza, pagare i contributi Inps.

Questo, non perché lo dico io, ma perché l’Inps pretende che, nelle società ci sia almeno una persona che svolge il lavoro operativo, come, ad esempio, un socio lavoratore oppure un dipendente.

Altrimenti l’Inps tende ad iscrivere automaticamente il socio che è anche amministratore.

Con la S.r.l. holding pagherai sempre i contributi Inps commercianti, perché difficilmente avrai dei dipendenti che lavorano della tua azienda. Non pagherai più, però, i contributi eccedenti il minimale perché, quando gli utili passano, dalla S.r.l. figlia alla S.r.l. holding, fiscalmente valgono solo per il 5%.

 

  1. Nel caso consiglio di utilizzarle insieme, ossia una S.r.l. holding che è controllata dalla Società Semplice holding

In considerazione del fatto che la S.r.l. e Società Semplici holding hanno vantaggi e svantaggi, io consiglio di prendere i benefici di entrambe, avendo semplicemente una S.r.l. holding che è controllata dalla Società Semplice holding.

In questo modo tu puoi avere il beneficio di entrambe le società, ossia accumuli utili nella S.r.l. holding pagando l’1,2% di imposte e, grazie alla Società Semplice holding, eviti di pagare i contributi Inps commercianti, in quanto li hai completamente annullati.

L’unico svantaggio è che la struttura di società sarà più costosa rispetto al fatto di avere una unica società.

 

  1. La S.r.l. holding si può costituire solo con il notaio; le Società Semplici si possono costituire anche con il commercialista

Una informazione che voglio condividere con te è che, le S.r.l. le può costituire solo il notaio. Quindi, per fare una S.r.l. holding, ti serve per forza un notaio.

Le Società Semplici, invece, si possono costituire senza il notaio, ossia te le può aprire anche il commercialista.

Ci sarebbe, poi, anche da dire che, nel caso l’Agenzia delle Entrate impiegasse un po’ di tempo, occorre andare di persona a richiedere il certificato del codice fiscale della Società Semplice (cosa che erogano subito, ma in questo caso con la tua presenza).

Le Società Semplici holding le può aprire il tuo commercialista.

Ovviamente, anche il notaio può costituire la Società Semplice.

 

  1. Le S.r.l. semplificate possono fare da holding ma non da figlie, mentre le S.r.l. ordinarie possono fare sia da holding sia da S.r.l. figlia

Un altro aspetto che voglio condividere con te è che, se stai scegliendo di utilizzare una S.r.l. holding, devi ricordarti che puoi benissimo scegliere anche una S.r.l. semplificata, mentre le figlie possono essere solo S.r.l. “ordinarie”.

Questo in quanto i soci della S.r.l. semplificata possono essere solo persone fisiche, come te e me, mentre nella S.r.l. ordinaria possono essere anche persone giuridiche, come ad esempio altre società.

Ciò significa che puoi avere una S.r.l. holding sia come S.r.l. ordinaria sia come S.r.l. semplificata, mentre le S.r.l. figlie possono essere sono S.r.l. ordinarie, perché le figlie devono essere controllate dalla S.r.l. holding.

 

 Conclusioni

Quando un imprenditore inizia ad avere utili elevati, una strategia utile è quella di utilizzare una holding per tagliare il carico fiscale.

Grazie a questo articolo ora sei in possesso di una check list di cose a cui devi prestare attenzione per aggiungere un ulteriore livello di risparmio fiscale utilizzando una holding.

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In tutti i casi in cui hai un’attività imprenditoriale, sappi che scegliere di utilizzare una S.r.l. può offrirti maggiori possibilità di pianificazione fiscale, protezione patrimoniale e organizzazione strategica rispetto ad altre forme giuridiche.

La normativa italiana prevede specifici strumenti di risparmio fiscale applicabili alle S.r.l., e in certi scenari, se ben gestiti, questi strumenti possono contribuire a contenere il carico tributario in modo significativo.

In molti casi, un’impresa individuale può trovarsi a sostenere un carico tributario complessivo piuttosto elevato, considerando imposte dirette, contributi previdenziali e addizionali locali.

Al contrario, una S.r.l. ben strutturata e gestita con attenzione può beneficiare di un’imposizione più contenuta, grazie all’uso combinato di strumenti di pianificazione fiscale previsti dalla normativa.

Naturalmente, ogni situazione va valutata in base a variabili come utile, liquidità, struttura dei compensi, regime fiscale adottato e obiettivi imprenditoriali.

La Contabilità Controllata, ad esempio, è un metodo operativo che permette di monitorare con continuità i numeri della tua S.r.l., aiutandoti a individuare margini di ottimizzazione e a gestire con consapevolezza le decisioni economiche e fiscali.

Non si tratta di una formula magica, ma di un approccio basato sull’analisi dei dati e sulla coerenza delle scelte imprenditoriali.

Se stai valutando soluzioni per la gestione fiscale di una S.r.l., ricorda che le scelte più efficaci dipendono da variabili specifiche: dimensioni aziendali, utili, liquidità, regime fiscale e obiettivi di lungo periodo.

La normativa offre strumenti di ottimizzazione previsti dalla legge, ma la loro applicazione va sempre calibrata sulla tua situazione.

RICORDA CHE:

Le informazioni contenute in questo articolo hanno scopo divulgativo e non sostituiscono una consulenza fiscale personalizzata.

Scrivimi a info@efficaciafiscale.com con oggetto “Contabilità Controllata” per maggiori dettagli.

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