Questa è la condizione che devi rispettare per pagare il socio lavoratore con una busta paga che gli consente di avere 12 vantaggi fiscali

📌 Disclaimer: Le informazioni contenute in questo articolo sono di carattere generale, hanno finalità divulgative e non sostituiscono la consulenza professionale personalizzata. Puoi confrontarti con il tuo professionista di fiducia per valutare se queste strategie si applicano al tuo caso specifico, oppure prenotare una consulenza gratuita di 15 minuti con me al seguente link: https://efficaciafiscale.clickfunnels.com/optin-presa-appuntamento-175647253290 Per ulteriori dettagli scrivimi a: info@efficaciafiscale.com con oggetto “Contabilità Controllata”.

 

Essere un socio che presta la propria opera all’interno della S.r.l. significa, salvo il caso in cui egli svolga solo l’attività da amministratore, avere l’obbligo di versare i contributi Inps artigiani o commercianti.

Di conseguenza, per poter lavorare all’interno dell’azienda, devi essere iscritto (e versare i contributi) alla Gestione Inps commercianti/artigiani.

Per quanto riguarda i numeri, l’obbligo di iscrizione alla gestione Inps commercianti/artigiani comporta per il socio lavoratore l’obbligo di versamento:

  1. I contributi Inps sul minimale di circa 920 euro ogni 3 mesi, se il reddito della tua attività imprenditoriale va da zero ad un lordo di euro 15.500 circa;
  2. Nel caso in cui il reddito a te attribuibile con la tua S.r.l. sia superiore a euro 15.500 circa, dovrai pagare un ulteriore 21% sul reddito che eccede tale soglia.

È importante sapere che:

  1. Dovrai pagare i contributi Inps sull’ eccedenza del reddito di euro 15.500 anche se la tua S.r.l. NON distribuisce il reddito.
  2. Dovrai pagare i contributi Inps sommando tutti i redditi a te attribuibili pro quota delle tue S.r.l..

Quindi il carico contributivo per il socio, come puoi notare, potrebbe essere importante.

Ma, oltre al fatto di pagare i contributi alla gestione commercianti, nel caso in cui tu fossi un socio lavoratore non amministratore, hai a tua disposizione un’altra soluzione alternativa che potrebbe essere per te vantaggiosa rispetto al fatto di pagare i contributi Inps della gestione commercianti.

L’alternativa è quella di poter far lavorare i soci lavoratori nella S.r.l. con una busta paga da dipendente, ma questo solo ad una determinata e specifica condizione.

 

In quale caso puoi essere un socio lavoratore con busta paga nel rispetto della legge?

Questo in quanto è stato stabilito dall’Inps: se il socio di S.r.l. non gestisce autonomamente il proprio lavoro, ma è soggetto ad etero-direzione (da parte del Consiglio di Amministrazione) in termini di rispetto degli orari prestabiliti, di giustificazione assenze, di sanzioni disciplinari, il suo lavoro è inquadrabile come lavoro dipendente.

Inoltre, a mio parere, per avere un ulteriore elemento di prova a tuo favore in caso di contenzioso, ti consiglio di avere una quota nella S.r.l. inferiore del 49% o comunque di non avere il controllo di fatto dell’assemblea.

In quanto, in questo modo, non potresti avere possibilità di scegliere i componenti dell’organo amministrativo e quindi dimostreresti, ulteriormente, di essere soggetto alla direzione di altre persone.

Presta attenzione anche al fatto che determinate tipologie di attività comportano l’obbligo di avere soci e amministratori di maggioranza che siano effettivamente lavoratori, al fine di poter avere l’autorizzazione a svolgere attività d’impresa.

Ecco perché, come in tutti gli argomenti della disciplina fiscale, l’ottimale è avere un’idea generale sulle regole (e sulle eccezioni) e poi rivolgerti al tuo consulente per aver maggior chiarezza, contattaci ai recapiti indicati sul sito o sul finale della circolare per avere una consulenza gratuita (info@efficaciafiscale.com)!

Per poter analizzare i vantaggi tra essere un socio lavoratore senza busta paga ed un socio lavoratore con busta paga, prima di tutto è importante individuare cosa è uguale.

Subito dopo analizzo gli svantaggi e poi i vantaggi.  

 

Cosa è uguale?

  1. I contributi inali li devi pagare ugualmente, sia nel caso di socio lavoratore iscritto all’Inps, sia nel caso di socio lavoratore con busta paga, anche se con aliquote e imponibili diversi. Ne consegue che in caso di infortunio, percepiresti un risarcimento;
  2. In caso di controlli sei legittimato a essere presente in azienda;
  3. Puoi richiedere il rimborso chilometrico e quello analitico (no quello forfettario), ovviamente per le attività d’impresa;
  4. Pagheresti l’Inps con aliquote, imponibili e meccanismi diversi.

Una decisione ponderata però, potrai prenderla solo dopo aver analizzato anche gli aspetti negativi.  

 

Svantaggi di essere un socio lavoratore con busta paga

La prima voce da tenere in considerazione è l’ammontare dei contributi che andresti a versare.

I contributi che tu pagheresti sul compenso della busta paga, tra quelli a carico della ditta e quelli a carico dei dipendenti, ammontano a circa il 40% (o poco meno).

È un’aliquota più alta rispetto all’aliquota dei contributi Inps della gestione commercianti.

Altra condizione importante è che: per poter essere socio con una busta paga non puoi fare l’amministratore unico, in quanto l’amministratore unico, di fatto gestisce l’azienda, e non può essere subordinato alle decisioni di un organo aziendale.

L’andamento aziendale dovrà essere tra i punti cardine per fare questa scelta, dato che il tuo compenso dello stipendio sarebbe “fisso” anche in caso di andamento economico negativo.

Questo significa che devi pagare i contributi anche se la tua società è in perdita.

In ultimo e non per importanza!

Ricorda che dovrai lavorare all’interno della tua azienda in base al numero di ore previste dal contratto, fino al massimo di 40 ore a settimana e dovrai essere soggetto alla direzione e coordinazione degli organi societari.

I 12 vantaggi di essere socio lavoratore con busta paga rispetto ad essere socio lavoratore che paga i contribuiti Inps gestione commercianti 

I vantaggi derivano principalmente dal fatto che all’interno della norma delle buste paga, ci sono determinati benefici fiscali che lo stato riconosce ai dipendenti, e che quindi, siccome il socio percepisce il compenso con una busta paga, può trarne.

Di seguito ti condivido i principali vantaggi che tu puoi avere nel caso in cui fossi un socio lavoratore e decidessi di utilizzare una busta paga:

  1. Bonus Renzi sulla tua busta paga. Puoi beneficiare di euro 80 in più al mese grazie al bonus Renzi. All’anno sono quasi euro 1.000. Nota che puoi beneficiare del bonus Renzi solo nel caso in cui il tuo reddito complessivo sia all’interno del range Euro 8.000 – Euro 24.000, superata tale soglia il valore di quanto riconosciuto andrà ad annullarsi fino ad un massimo si Euro 26.000 di reddito complessivo lordo;
  2. Puoi usufruire di permessi retribuiti dall’Inps, come ad esempio:a) La legge 5 febbraio 1992 n. 104, più nota come legge 104/92, è il riferimento legislativo “per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”. In sostanza, questo permesso, riconosce ai familiari, di potersi assentare dal lavoro per 3 giorni al mese con un sussidio pagato dall’Inps e rimborsato all’azienda del lavoratore. Cosa che non potresti avere in caso di socio lavoratore.b) Allattamento: nel 1° anno di vita del bambino le mamme (e in alcuni casi i papà) possono richiedere al proprio datore di lavoro alcune ore di riposo al giorno da dedicare alla cura del figlio. Queste ore di riposo sono conosciute con il nome di permessi per allattamento;
  3. Malattia pagata dall’Inps: in caso di malattia, l’Inps, secondo determinate regole e condizioni, pagherebbe una parte dei giorni in cui il lavoratore sta a casa. Attenzione: non aspettarti che l’Inps paghi il 100%, ma sicuramente avresti qualcosa in più rispetto al caso di socio lavoratore all’INPS che non riceverebbe nessun indennizzo in caso di malattia del socio lavoratore;
  4. NO contributi commercianti Inps fissi sul minimale di euro 3.700 all’anno: Nel caso in cui tu lavorassi presso la tua azienda con una busta paga, eviteresti di pagare i contributi Inps commercianti. Attenzione: puoi lavorare in azienda per le ore previste dal contratto di lavoro, fino ad un massimo di 40 ore a settimana;
  5. NO contributi Inps commercianti che eccede il reddito minimale di euro 15.500: non dovresti pagare il 21% dei contributi Inps che eccedono il reddito a te attribuibile superiore ad Euro 15.500;
  6. Buoni pasto: I buoni pasto sono dei buoni acquisto che possono essere consegnati ai dipendenti in modo che questo sia per loro esente imposte ed esente contributi. I buoni pasto possono avere i seguenti valori: – € 5,29 per i buoni cartacei; – €7,00 per i buoni elettronici. I buoni pasto sono utilizzabili per fare acquisti presso qualsiasi attività di ristorazione accreditata (esempio bar o supermercato) e l’azienda potrà portare in deduzione l’importo totale del buono;
  7. Erogazioni liberali: Il T.U. all’art. 51 c. 2 Lett. b, afferma che per erogazioni liberali s’intende qualsiasi bene o servizio, sia prodotto sia acquistato dall’azienda e ceduto gratuitamente ai dipendenti. Sono tutti quei compensi che vengono anche definite cessioni in “natura” o “fringe benefit”. Se le erogazioni liberali NON superano € 258,23 per anno d’imposta, sono completamente esenti da imposte e contributi. In sintesi significa che tu puoi dare al dipendente dei beni e servizi fino ad un importo annuale di € 258,23 in modo che per te siano un costo deducibile per la tua azienda e per il dipendente siano “soldi” inseriti in busta paga senza pagare Irpef né contributi;
  8. Rimborso forfettario: In linea generale, laddove si preveda un trasferimento di un dipendente per esigenze tecniche e organizzative fuori da comune in cui è posta la sede della società, si può stabilire un rimborso forfettario che il dipendente riceve per aver effettuato la trasferta. Per questo rimborso esistono però dei limiti fiscali, superati i quali, gli importi eccedenti sono soggetti a tassazione IRPEF. Infatti se il rimborso forfettario rimane entro un minimo giornaliero di 46,48 euro per le trasferte italiane e di 77,47 euro per quelle all’estero, questi sono completamente esenti da imposte e contributi per il dipendente e totalmente deducibili per l’azienda;
  9. Assegni di famiglia: Gli assegni familiari sono una prestazione di natura assistenziale, a sostegno di lavoratori dipendenti. L’importo dell’assegno aumenta all’aumentare dei familiari a carico e diminuisce all’aumentare del reddito della famiglia. n.b. per percepire gli assegni familiari, il nucleo familiare dev’essere composto dal 70% dei soggetti producenti reddito come lavoro dipendente (un vantaggio in più nel percepire il compenso del socio lavoratore con busta paga);
  10. Detrazione per familiari a carico: Oltre all’assegno di famiglia, tutte le volte che hai un figlio o coniuge a carico, hai un ulteriore bonus che consiste in una detrazione dall’imposta Irpef. In sostanza, più figli hai a carico, compreso l’eventuale coniuge, e meno imposte devi pagare. Perché ho voluto menzionare questo bonus in caso di socio senza busta paga? Siccome l’eventuale distribuzione degli utili dalla S.r.l. prevedere un’aliquota fiscale a titolo d’imposta sostitutiva del 26%, non puoi più beneficiare del bonus sui familiari a carico. Solo nel caso in cui ricevi un compenso sulla busta paga, hai possibilità di ricevere un compenso con una tassazione minore in quanto puoi sfruttare eventuale bonus dei familiari a carico;
  11. Maternità facoltativa: dopo la maternità obbligatoria di 5 mesi, la madre ha diritto di poter stare a casa come ulteriore maternità facoltativa con un rimborso da parte dell’Inps del 30% della busta paga (la maternità obbligatoria è prevista anche per il socio iscritto all’Inps).
  12. Costo del socio lavoratore presente nel conto economico (e non più solo figurativo): Un aspetto importante che voglio sottolineare, del vantaggio di avere il costo del lavoro del socio lavoratore in bilancio, è quello che non sarebbe più un costo “figurativo” e quindi appare più facilmente in contabilità al fine di prendere scelte strategiche migliori; Mi spiego meglio. Se tu pagassi solo i contributi Inps commercianti, il costo del tuo lavoro non andrebbe a impattare visivamente sui costi della tua azienda, in quanto non ci sarebbe una voce di costo del personale per il lavoro che tu svolgi nella tua s.r.l..

Il fatto che puoi inserire in contabilità il costo dei soci, permetterebbe agli amministratori di avere vantaggi nel gestire l’azienda, perché gli fornisce maggiori informazioni e quindi aiutarli nei seguenti modi:

  1. a) Sai se l’azienda sta producendo un vero utile, considerando le ore di lavoro effettive anche dei soci lavoratori;
  2. b) Se quantifichi il lavoro che fanno i soci, l’amministratore ha facilità di delegare e rendere più automatica l’azienda. In quando può prevedere di lasciare il tuo lavoro a un altro dipendente e quantificare il surplus generato dalla tua azienda. Adesso che sai i vantaggi e svantaggi, devi sapere quanto hai maggior vantaggio nell’utilizzare la busta paga per ripagare il tuo lavoro da socio lavoratore.

 

Quando hai maggior vantaggio a utilizzare la busta paga?

  1. Quando tu sei socio e sei soggetto alla direzione e coordinazione dell’organo amministrativo della tua S.r.l. (se così non fosse devi iscriverti nella gestione commercianti);
  2. Quando lavori poche ore in azienda, questo in quanto non devi pagare i contributi fissi Inps trimestrali, ma li paghi solo per le poche ore che lavori in azienda;
  3. Quanto la tua S.r.l. deve dichiarare un reddito elevato, in quando non pagheresti il 21% dei contributi sul reddito che eccede il minimale;
  4. Quando lavori in un business in cui devi fare molte trasferte, questo in quanto puoi beneficiare del rimborso forfettario.

 

Conclusioni

Ricordati che il principio fondamentale, per poter essere un socio lavoratore della S.r.l. con busta paga è che: Se il socio di S.r.l. non gestisce autonomamente il proprio lavoro, ma è soggetto ad esempio, al rispetto di orari prestabiliti, di giustificazione assenze, di sanzioni disciplinari, il suo lavoro è inquadrabile come lavoro dipendente.

Cosa che, in caso di controllo e contestazione, devi poter giustificare.

Per questo motivo, se hai bisogno di una consulenza, puoi metterti in contatto con me.

In tutti i casi in cui hai un’azienda sappi che, se tu vuoi veramente dormire sonni tranquilli, proteggere il tuo patrimonio personale, proteggere il tuo investimento aziendale, tutelare la tua famiglia e il tuo futuro, la soluzione migliore risiede nell’utilizzare una S.r.l. .

Ma non basta.

Devi infatti anche verificare di: produrre utili in abbondanza, avere sempre la liquidità necessaria per far funzionare l’azienda regolarmente e utilizzare il più possibile strumenti di pianificazione fiscale nella tua società per ridurre le imposte della S.r.l. .

Stai però attento, perché gestendo in modo inappropriato una S.r.l., rischi di pagare più del 70% di imposte e contributi (tanto quanto una ditta individuale, ma solo con la S.r.l. puoi ridurre il carico fiscale complessivo).

Mentre, dal lato opposto, con una gestione fiscale efficace della S.r.l., le imposte possono essere ridotte fino al 28%.

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14 commenti
  1. Aideena
    Aideena dice:

    Ciao, perché dici che non è possibile richiedere il rimborso forfettario? I rimborsi forfettari non sono richiedibili sia da amministratori che dipendenti?

    Rispondi
  2. Cinzia
    Cinzia dice:

    Come si può sciogliere invece il nodo di aderire al regime forfettario e lavorare per la srl (o srls) di cui si è soci (quindi avere una partita IVA?). Io avevo capito dalla mia associazioneche se divento socia lavoratrice, oltre all’iscrizione all’inps commercianti, avrei dovuto versare alla fonte il 25% all’INPS ogni qualvolta prendessi dei soldi, non che avrei dovuto pagare l’eccedenza sugli utili anche non distribuiti.

    Rispondi
    • Redazione
      Redazione dice:

      Salve Cinzia, nello specifico cosa vorrebbe fare? Se ho capito bene vorrebbe essere socio della S.r.l., essere un socio lavoratore, ma comunque sia avere la partita iva come forfettario per fatturare alla stessa S.r.l.? E’ questa la sua domanda?

      Rispondi
  3. July
    July dice:

    Salve,
    io e altri 4 soci vorremmo aprire una SRL per usufruire dei benefici fiscali.
    La differenza per un socio lavoratore tra prelevare direttamente gli utili (24% eccedente il minimale più i 3.850,52 euro + il 26% sugli utili) rispetto a un socio lavoratore con busta paga (del 40%) è notevole.
    Il piano è quello di avere 1 socio amministratore NON lavoratore, e gli altri 3 soci lavoratori con busta paga, evitando di pagare tutte le gestioni.
    Il socio amministratore conviene che prende gli utili con il compenso amministratore (e quindi con il pagamento dell’aliquota della gestione
    separata) oppure con la distribuzione degli utili al 26% dopo la dichiarazione a bilancio?
    Nel caso volessi acquistare 3 furgoni con prevalenza del lavoro all’interno del proprio comune (90%), per scaricare le spese (benzina, assicurazione ecc) mi conviene intestarle alla società o ai soci? Intestare i furgoni alla società mi preoccupa i costi dell’assicurazione, però se d’altra parte non posso scaricare le spese perché
    i furgoni sono miei…
    Grazie

    Rispondi
    • Redazione
      Redazione dice:

      Ciao July, sono informazioni che puoi ottenere senza problemi, ma serve approfondire il tuo caso specifico. Se ti fa piacere, ti invito ad acquistare una consulenza direttamente sul mio blog. A presto

      Rispondi
  4. Daniela
    Daniela dice:

    Il compenso dell’amministratore di una srl come è meglio inquadrarlo con una busta paga come dipendente o come gestione separato tipo co.co.co?
    Grazie per la risposta

    Rispondi
    • Redazione
      Redazione dice:

      Ciao Daniela, prima di tutto grazie per avere condivido la tua domanda. Per quanto riguarda la soluzione, posso dirti che sono informazioni che puoi ottenere senza problemi, ma serve approfondire il tuo caso specifico, perchè ci sono vari elementi da valutare insieme a te per trovare la strategia fiscale specifica alle tua posizione. Se ti fa piacere, ti invito ad acquistare una consulenza direttamente sul mio blog a questo link https://bit.ly/3ljkti5 . A presto

      Rispondi

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