Come applicare il know how nel settore cinematografico per tagliare il carico fiscale della S.r.l. (esempio per tutti i business)

Ciao, ti do il benvenuto in questo nuovo articolo del blog di Efficacia Fiscale per condividere insieme a te il contenuto di un Podcast (anche questo articolo è la trascrizione, rivisitata, di un mio audio) realizzato per portare chiarezza su un argomento su cui si hanno poche informazioni.

Si tratta di un argomento particolare, “di nicchia”, riservato a chi opera nel settore cinematografico; ti descriverò come applicare correttamente un importante strumento di efficacia fiscale, in questo determinato settore.

Come sai, se già leggi i miei articoli sul sito www.efficaciafiscale.com, visualizzi i miei video su YouTube e partecipi alle dirette, su Facebook e ascolti i miei Podcast, sono un commercialista che ama cercare insieme a te, gomito a gomito, soluzioni fiscali per la tua S.r.l. .

Le soluzioni che propongo a volte sono peculiari, in base al singolo caso, ma, spesso, sono soluzioni applicabili a tutti gli imprenditori. E, qui, entra in gioco il mio ruolo di “divulgatore fiscale”.

Perché mi piace condividere le soluzioni, che possono essere utili ai miei clienti, con tutti gli imprenditori che mi seguono (e che si iscrivono al mio blog.

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Sei pronto a scoprire come tagliare il carico fiscale applicando il know how nel settore cinematografico?

Bando alle ciance and let’s go…

 

La richiesta del mio cliente: come ottimizzare il carico fiscale nel settore cinematografico

Caro imprenditore, ti do il benvenuto in questo nuovo podcast del blog di Efficacia Fiscale, il blog con le soluzioni fiscali specifiche per tutti gli imprenditori che hanno una S.r.l., o che ne vogliono aprire una nuova.

Oggi voglio condividere con te una soluzione fiscale o, comunque, un concetto fiscale molto importante.

A mio avviso, per comprendere i concetti fiscali in generale, è sempre meglio contestualizzarli.

Questo perché la legge ci dà numerosi strumenti per ridurre le imposte e i contributi, pertanto gli strumenti ci sono, e, per poter tagliare le imposte e contributi, dobbiamo conoscere questi strumenti e applicarli al meglio.

Ripeto: gli strumenti di risparmio fiscale ci sono ma, spesso, non sappiamo come applicarli.

Una volta individuato, lo strumento deve essere anche applicato nel modo corretto, ovvero nel rispetto della legge.

Oggi cerchiamo di contestualizzare lo strumento di risparmio fiscale messo a disposizione per il know how nel settore cinematografico.

Non mi soffermerò sul fatto che il know how deve avere un valore di mercato vero, ma ti darò un’altra chiave di lettura per poterlo utilizzare al meglio ed evitare di gestire le cose senza efficacia fiscale.

Ti mostrerò il tutto attraverso un esempio.

Questa settimana ho fatto una consulenza con un imprenditore che svolge un’attività nell’ambito della cinematografia, nello specifico si occupa di produzione di film, un’attività che va dalla stesura del copione, realizzazione della scenografia, realizzazione e montaggio di video.

Tutte queste attività svolte vengono, poi, assemblate e portano alla realizzazione vera e propria di un film.

Lui ha una S.r.l. con un oggetto sociale che gli permette di svolgere tutte queste attività.

All’interno della sua attività economica, ha più tipologie di attività, ossia ha la produzione di un contenuto di know how che praticamente è il film.

 

L’imprenditore mi ha chiesto quali strumenti di risparmio fiscale avrebbe potuto utilizzare perché, di fatto, non ha costi

Deve fatturare tutto ciò che riguarda la sua attività, ma non ha costi; quindi, non ha strumenti per tagliare le imposte.

Ora ti mostro il consiglio che gli ho dato proprio su questo aspetto.

L’imprenditore, per la produzione di un film, realizza sia il contenuto del copione, chiamato con il termine tecnico “soggetto”, producendolo lui stesso in prima persona, vendendolo, poi, ad un prezzo di 5.000,00 €.

Se questo film dovesse avere successo, dopo tre anni, invece che 5.000,00 €, gliene verrebbero dati ulteriori 25.000,00 €, per un  totale di 30.000,00 €.

A questo punto gli ho domandato per quale motivo lui avesse bisogno di fatturare la vendita o l’affitto di questo copione ad un’altra S.r.l., quando, poi, era lui stesso a produrlo direttamente e tale produzione poteva configurarsi come know how.

È vero che, per la produzione di questo film, si svolge un’attività economica e che deve essere fatturata come una normale attività commerciale.

Ma è anche vero che la realizzazione del copione, di fatto, è una sua opera intellettuale (ossia un’opera dell’ingegno), che può trasformare in know how e, quindi, dare in affitto alle altre società con cui collabora (utilizzando il vantaggio fiscale delle royalties).

Se, in seguito, gli altri suoi clienti gli dovessero affidare l’incarico di mettere in opera la realizzazione di questa scenografia, effettivamente quella sarebbe un’attività economica che dovrebbe fatturare, perché non sarebbe più know how, ma un’attività commerciale.

L’attività di mettere in opera il copione cinematografico è un’attività economica, perché è lui stesso ad organizzare persone e materiali per creare questa scenografia (e non un’opera intellettuale).

 

Volendo fare una precisazione, quello che lui produceva era veramente know how, così io gli ho dato un ulteriore consiglio

Visto che produceva un vero know how, gli ho domandato se lo registrava alla SIAE, ed ho così scoperto che non lo registrava direttamente alla SIAE, ma presso un altro operatore.

Questo perché, quando produci film e registri il copione, hai la possibilità di dare una data certa al tuo contenuto, permettendo di bloccare questo know how a tuo nome.

Il know how che l’imprenditore produce può essere dato in sfruttamento economico alle altre società e non deve svolgere nessuna mansione operativa, perché deve rispettare le disposizioni previste dalla legge.

Nello specifico, se tu fai un know how e vuoi incassare le somme come royalties, si sicuro puoi pagare meno imposte, ma devi innanzitutto avere un know how vero e, una volta creato, lo lasci ad un’altra persona che lo sfrutta economicamente.

Cosa importante è che non devi essere tu, in prima linea, ad organizzare persone o materiale perché altrimenti siamo dinnanzi ad un’attività economica (e, pertanto, devi emettere le fatture per incassare i compensi).

Per farti comprendere cosa intendo per vero know how te lo contestualizzo e ti porto come esempio un marchio o un brevetto.

Un terzo soggetto, vorrebbe sfruttare questo know how e produrre e commercializzare i prodotti, magari con questo marchio. In questo caso avrai ottenuto un compenso riconducibile alle royalties del know how.

Il rispetto di questo parametro ti permette di prendere un canone mensile per lo sfruttamento del marchio.

Questi soldi che percepisci sono detassati, perché non ci paghi i contributi Inps, l’Irap e tutte le imposte Irpef sono ridotte di un 25%, o di un 40% sei hai più o meno di 35 anni.

 

I miei consigli

La prima cosa che ti consiglio è quella di valutare bene se quello che stai facendo può rientrare nel regime fiscale del know how e quindi di poterlo registrare in qualche modo.

L’imprenditore che mi ha chiesto la consulenza era in questa condizione e questo gli portava un’enorme efficacia fiscale.

Ti dico questo perché, tutto quello che gli veniva commissionato lo fatturava come S.r.l., ma, a mio avviso, commette un errore, in quanto poteva, per una parte, ricevere il compenso sottoforma di royalties derivante dallo sfruttamento del know how.

Infatti, al posto di emettere fattura, per ottimizzare il carico tributario basterebbe trasformare in un bene quella parte che può rientrare nel know how, per darlo, in seguito, in affitto ad un’altra S.r.l. (possibilmente esterna lui) ottenendo in cambio un canone, ossia una royalties, che è detassata.

Un altro consiglio che gli ho dato è quello di valutare al meglio il valore di transazione (perché il valore di transazione deve essere sempre quello pari a quello di mercato).

Non voglio entrare nel dettaglio della perizia o meno, però, voglio condividere con te questa cosa che è, secondo me, importante.

A mio parere, siccome lui produceva dei film, gli sarebbe tornato utile produrre questo copione, registrarlo alla SIAE o presso qualche altro operatore, e darlo, in seguito, direttamente in sfruttamento economico alle altre S.r.l. utilizzando il know how.

In questo modo in cambio avrebbe potuto prendere le royalties per lo sfruttamento economico del know how.

Trattandosi di know how c’è, però, il problema di individuare il suo vero valore, ossia quello di transizione.

Siccome l’imprenditore stipulava degli accordi con altre S.r.l. che acquistavano il copione, il valora di mercato di questo know how veniva determinato con accordo tra le parti.

Io, come commercialista, starei attento al momento in cui lo affitti alla tua S.r.l., dove sei amministratore e socio unico, perché di fatto siccome la S.r.l. sei sempre tu, puoi abusare di questo strumento, cosa che la legge non vuole.

Lo Stato non vuole che utilizzi il know how semplicemente come metodo finto per distribuire gli utili, per pagare meno imposte e contributi.

Se dai in sfruttamento economico il tuo know how alla tua S.r.l., allora hai il problema di dimostrare che il valore dell’affitto di queste royalties è un valore vero, cosa che puoi fare tramite una perizia stipulata o calcolata da un perito di un tribunale.

Però, in questo caso il cliente, quando produceva un’opera o una scenografia, la cedeva realmente in sfruttamento economico ad un’altra S.r.l., che era veramente interessata ad acquistare il suo copione.

Di conseguenza, qualsiasi valore concordato tra le parti avrebbe rappresentato realmente il valore di mercato, perché lo riceveva realmente in cambio della sua opera che ha prodotto, non si configurava una cessione del copione alla sua S.r.l., ma era proprio una cessione ad un altro soggetto.

In sostanza gli ho consigliato di produrre il know how e, poi, darlo in sfruttamento economico ad altri soggetti e ricevere come compenso delle royalties; facendo così, lui è più protetto e non ha bisogno di fare la perizia, perché le persone l’acquistano a 5.000,00 € e, 25.000,00 € dopo tre anni, se il film in qualche modo esplode.

Il prezzo così determinato, pertanto, rappresenta il valore vero di questo know how, così come vuole l’Agenzia delle Entrate, ed il valore è effettivamente vero, perché sei andato a commercializzare questo prodotto.

Invece, se devi prima cedere lo sfruttamento economico alla tua S.r.l., ecco che, secondo me, vai incontro ad un problema, perché devi dimostrare che il valore di sfruttamento economico, che dai in affitto alla tua S.r.l. abbia un valore di mercato vero; e, questa cosa, per me è fondamentale.

In sostanza, l’imprenditore può migliorare l’efficace fiscale semplicemente incassando di più come royalties per la parte di incasso che lui fa grazie allo sfruttamento economico del suo know how.

 

 

Ecco ciò a cui devi prestare attenzione

Ora ti descrivo un altro elemento che devi controllare.

È vero che l’imprenditore dava in sfruttamento economico questo know how alle altre S.r.l., però capitavano situazioni in cui gli veniva commissionata anche la realizzazione della scenografia.

In pratica lui forniva anche altri servizi.

In quel caso svolgeva proprio un’attività commerciale, pertanto siamo di fronte a due diversi contratti.

Da una parte c’è lo sfruttamento economico del know how: lui produce l’opera e la dà in sfruttamento ad un’altra S.r.l. incassando le royalties.

Poi, sempre il suo cliente, gli commissionava determinati lavori, come nell’ esempio la realizzazione di qualche scena.

Questo tipo di attività deve essere ovviamente fatturata, perché la realizzazione in pratica della scenografia del copione è un’attività commerciale (e non come la realizzazione del copione che potrebbe essere considerata un’opera intellettuale con il quale prendere il beneficio fiscale delleroyalties del know how).

Ulteriore consiglio, è quello di non applicare tutto ciò in modo da gonfiare le operazioni (il valore della transazione deve essere sempre di mercato).

L’imprenditore non deve abusare di questa alternativa e, quindi, NON può sotto-fatturare una prestazione economica commerciale e sovra-fatturare il know how. Tutta la transazione deve essere a valore di mercato.

Il know how presuppone che tu lo dia solo in sfruttamento economico ad un altro soggetto e tu non faccia di commerciale direttamente e tu lo dia a valore di mercato determinato dalla transazione.

Dall’altra parte, se un cliente ti chiede la realizzazione di un’attività economica, questa la  devi fatturare al valore di mercato.

Questo perché se hai fatturato a valore di mercato la realizzazione di una determinata opera presso lo stesso cliente a cui hai dato in affitto il know how, l’Agenzia delle entrate non ti può contestare procedure strane o particolari, solo col fine di evitare l’imposta.

Ti ho elencato i principali consigli che ho dato al mio cliente.

Ho voluto riportare questo caso perché l’imprenditore può ottimizzare il carico fiscale, semplicemente già ottimizzando il know how.

Questo per mostrarti che, molte volte, l’efficacia fiscale si fa con cose semplici, ma applicandole al meglio.

Infatti, già incassando i soldi tramite lo sfruttamento economico del know how, il mio cliente otteneva un’efficacia fiscale enorme rispetto al caso di fatturare completamente con la S.r.l. .

 

Sintetizzando al meglio:

  • Il know how deve essere vero, deve essere dell’imprenditore e lo può dare in sfruttamento economico. L’imprenditore non deve fare nulla di operativo perché lo deve dare solo in sfruttamento economico alla S.r.l. .
  • Se lo stesso cliente chiede di realizzare un’opera economica, tipo la realizzazione di un pezzo particolare di quel know how, quella cosa deve essere fatturata come attività economica, deve avere un valore vero e non ci devono essere sotto-fatturazioni. Finché fatturiamo tutto ciò che commercializziamo al valore di mercato siamo protetti dalla legge. Dobbiamo avere paura di guai fiscali nel momento in cui non fatturiamo il vero valore di mercato.

Questo mio cliente, che produce realmente un know how, facendo un piccolo cambio di contrattualistica, può utilizzare lo sfruttamento economico e riuscire così veramente ad ottimizza l’efficacia fiscale in una maniera forte.

Io l’ho rassicurato dicendogli di non preoccuparsi degli altri piccoli strumenti di efficacia fiscale, perché perderebbe solo tempo, e invitandolo a focalizzarsi su ciò che gli avevo consigliato; questo perché, prendere 5.000,00 € o 30.000,00 € con le royalties, anziché fatturare con la propria S.r.l., cambia enormemente il carico tributario.

 

Avviandoci alle conclusioni…

Ora siamo arrivati alle conclusioni.

L’efficacia fiscale molte volte la puoi ottenere semplicemente utilizzando gli strumenti normali previsti dalla legge, applicandoli al meglio nel tuo contesto.

Nel caso appena analizzato, l’imprenditore fatturava bene, ma perdeva efficacia fiscale perché non aveva considerato l’opportunità di utilizzare al meglio gli strumenti che aveva a disposizione.

Questo per dirti che, con piccoli consigli e suggerimenti, puoi tagliare una enorme quantità di imposte e contributi.

Ovviamente ci sono tanti altri strumenti di risparmio fiscale, e non mi aspetto che tu abbia tempo per studiarli tutti tanto quanto può fare un commercialista.

È per questo motivo che ti metto a disposizione un manuale sul mio blog, www.efficaciafiscale.com completamente gratuito. Appena lo scaricherai al suo all’interno troverai 94 strumenti di efficacia fiscale che puoi utilizzare grazie alla tua S.r.l. e che ti permetteranno di tagliare le imposte e contributi.

Troverai una checklist con questi strumenti che puoi applicare insieme al tuo commercialista e, sempre all’interno del manuale, troverai tutto quello che ti serve per lavorare con me ad un livello successivo, ad esempio, tramite una consulenza di Efficacia Fiscale, come ha fatto il mio cliente.

Se vorrai, potrai avere una consulenza direttamente con me, durante la quale ti applicherò tutti gli strumenti di efficacia fiscale al meglio per la tua specifica posizione.

Come secondo prodotto, se vuoi portare la contabilità da noi, utilizzeremo la procedura della contabilità controllata, ossia terremo la contabilità della tua S.r.l., compreso i dichiarativi, e in più, ogni mese, ti aggiorneremo la contabilità e controlleremo i numeri del bilancio della tua S.r.l. .

Questo perché, appunto grazie alla contabilità controllata, verifichiamo che tu abbia ogni mese utili, liquidità, ossia che tu riesca a pagare regolarmente tutti quanti ogni mese, e, di conseguenza, applicare il maggior numero di strumenti di risparmio fiscale specifici per quel mese.

Se queste azioni vengono ripetute ogni mese, alla fine dell’anno avrai più soldi rispetto a quelli che avevi l’anno precedente e, in questo modo, sarò riuscito a trasformare la tua S.r.l. in un bancomat da cui prelevare più soldi rispetto a quelli che spendi.

E, se ti trovi più soldi, sei contento; quindi, mi paghi le parcelle senza problemi e, di conseguenza, tu ed io riusciamo ad andare avanti al meglio. Tu sei felice, io sono felice e tutti siamo felici 😊.

Detto questo ricordati di iscriverti al Blog www.efficaciafiscale.com che ti permetterà, poi, di scaricare il manuale con oltre 94 strumenti di risparmio fiscale che puoi utilizzare grazie alla tua S.r.l., cosa che puoi fare in maniera completamente gratuita.

Detto questo ti ringrazio dell’attenzione e noi ci aggiorniamo alla prossima puntata.

Ciao a presto.

 

Conclusioni

Grazie alle informazioni contenute in questa circolare, ora hai una idea più chiara di come tagliare il carico fiscale, pur rispettando la legge, applicando lo strumento del know how nel settore cinematografico (vale anche per gli altri settori).

In tutti i casi in cui hai un’azienda sappi che, se tu vuoi veramente dormire sonni tranquilli, proteggere il tuo patrimonio personale, proteggere il tuo investimento imprenditoriale, tagliare le imposte ed i contributi, tutelare la tua famiglia e il tuo futuro, la soluzione migliore risiede nell’utilizzare una S.r.l. .

Ma non basta.

Devi infatti anche verificare di:

  1. produrre utili in abbondanza nella S.r.l.,
  2. avere sempre la liquidità necessaria per far funzionare la S.r.l. regolarmente e…
  3. utilizzare il più possibile strumenti di risparmio fiscale, riservati per legge alla S.r.l., nella tua società per ridurre le imposte e contributi dell’imprenditore.

Stai però attento, perché gestendo in modo inappropriato una S.r.l., rischi di pagare più del 70,72% di imposte e contributi (tanto quanto una ditta individuale).

Mentre, dal lato opposto, con una gestione fiscale efficace della S.r.l., le imposte possono essere ridotte fino al 28%.

Tra il 70,72% di carico tributario ed il 28%, ci sono vari strumenti di pianificazione fiscale che puoi utilizzare grazie alla tua S.r.l. per tagliare il più possibile le imposte ed i contributi Inps.

Più strumenti di risparmio fiscale specifici per la S.r.l. applichi e più riuscirai a ridurre le imposte ed i contributi avvicinandoti al 28%.

Strumenti di risparmio fiscale specifici per la S.r.l. che troverai scaricando il manuale che riceverai compilando il form qui in basso.

Tutte le volte che decidi di utilizzare una S.r.l. per la tua attività imprenditoriale, ricordati che puoi accedere al servizio della Contabilità Controllata.

Seguendo la procedura della Contabilità Controllata, puoi rendere la tua S.r.l. una macchina che ti genera costantemente, ogni anno, più soldi di quelli che spendi.

Ogni anno avrai una S.r.l. con più utili rispetto a prima, con più soldi in banca rispetto a prima e la possibilità di tagliare il carico fiscale della società dal 70,72% al 28%.

Tutto questo grazie all’applicazione dei principi di Efficacia Fiscale e al controllo mensile dei numeri del bilancio della S.r.l. utilizzando la procedura della Contabilità Controllata.

In questo modo crei sempre più ricchezza per te e ottieni tutto il successo che ti meriti insieme alle persone a te care.

Se non puoi applicare la procedura della Contabilità Controllata sulla tua S.r.l. con il tuo commercialista, non preoccuparti.

In alternativa puoi inviare una e-mail direttamente a me all’indirizzo info@efficaciafiscale.com, con oggetto “Contabilità Controllata” e richiedere maggiori informazioni, specificando nella e-mail di quali informazioni hai bisogno, ma sapendo che non ti faremo mai dei “preventivi per la tenuta della contabilità”.

Perché se vuoi collaborare con me (portando la contabilità della tua S.r.l. da me o per aprire una nuova S.r.l.) dovrai prima acquistare la consulenza di Efficacia Fiscale – http://bit.ly/2NceH5z -.

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