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Socio S.r.l.: 5 modi per dimostrare di non lavorare nella tua S.r.l.

Quanto tu vuoi aprire una S.r.l., la prima cosa da fare è andare da un notaio che, a sua volta, ti costituirà l’azienda e te la iscriverà in Camera di Commercio grazie alla Partita Iva del tuo commercialista.

Il tuo commercialista dovrà, oltre a completare la pratica predisposta dal notaio, comunicare agli enti se i soci  lavorano all’interno dell’azienda oppure no.  

E qual è la differenza?

La differenza è che se dichiari che sei un socio S.r.l. S.r.l. lavoratore, devi iscriverti all’”Inps Commercianti” e, quindi, pagare i contributi.

Se, invece, dichiari che non sei un socio S.r.l.  lavoratore, in questo caso non sei obbligato a pagare i contributi Inps fissi.

Ovviamente devi affermare la verità, nel senso che, se lavori e dichiari che sei un socio S.r.l. non lavoratore, in questo caso saresti in torto perché dichiareresti il falso.

Dichiarare il falso, è sbagliato e soprattutto un reato.

Perciò, pensare di aggirare gli enti, evitando l’iscrizione all’Inps, ma poi di fatto prestare la propria opera è profondamente sbagliato.

Esistono situazioni specifiche che dimostrano con precisione quanto il socio S.r.l. S.r.l. lavora o meno all’interno dell’azienda, ed altrettante in cui l’esattezza della situazione vacilla.

E, comunque sia, è anche vero che se tu fossi un socio S.r.l.  non lavoratore, esistono delle condizioni legali che ti consentono di dimostrare che tu non lavori all’interno della tua impresa e quindi pagare i contributi Inps solo sul tuo compenso da amministratore (senza l’Inps commercianti).  

Perché è importante tutto questo?

Tutto ciò è importante perché nel caso in cui tu fossi un socio S.r.l.  lavoratore, dovresti pagare, giustamente, l’”Inps Commercianti” secondo questi due parametri:

1) un’Inps entro il minimale e

2) un’Inps oltre il minimale.

L’Inps entro il minimale rappresenta l’Inps che tu paghi ogni 3 mesi con una rata di circa 920 Euro, ossia circa 3.700 Euro annui per un reddito minimo fino 15.500 Euro.

In più, per un reddito superiore al minimale tu dovresti pagare un successivo 21-22%.

Per giunta, ci sarebbe un’altra cosa che devi considerare: in tutte le S.r.l. in cui tu lavori, l’imponibile dell’Inps va calcolato considerando anche l’utile pro-quota della tua S.r.l., anche se non hai distribuito l’utile.

Ciò significa che se hai una S.r.l, in cui ci lavori e hai generato un utile potenziale da distribuire di 100.000 Euro, queste 100.000 Euro, se tu fossi un socio S.r.l. lavoratore iscritto all’Inps, dovrai dichiararlo anche come imponibile ai fini Inps e, quindi, pagarci giustamente il 21-22% anche se questi utili non li hai distribuiti.

Perciò, a maggior ragione, è per te fondamentale, ove non lavori effettivamente in azienda, riuscire a fare in modo di dimostrare di essere un socio S.r.l.  ma che non fai nessun lavoro operativo.

Poiché può esserci il problema di dimostrare di essere un socio S.r.l. non lavoratore all’interno della s.r.l.,  ci sono 5 idee che voglio condividere con te e che ti consentono di provare a dimostrare all’Inps che tu non svolgi nessuna attività operativa all’interno dell’azienda.

Se ci pensi, è anche un’evoluzione naturale della maggior parte delle aziende che stanno crescendo.

All’inizio ogni imprenditore lavora principalmente all’interno della propria azienda, poi quando le vendite aumentano, è normale delegare la parte produttiva e iniziare a gestire l’azienda solo sotto un punto di vista amministrativo e strategico.

Ma ricordati di stare attento su una cosa che non tollero: il fatto di dichiarare il falso, ossia dichiarare di essere un socio S.r.l.  non lavoratore quando, invece, si lavora all’interno della società.

Questo comporta il problema che, nel momento in cui l’ispettorato del lavoro dovesse controllare la regolarità di chi lavora all’interno della tua azienda e tu fossi presente all’intero intento a lavorare, ecco che l’ispettorato del lavoro verrebbe a chiedere i contributi arretrati più eventuali sanzioni e interessi.

Quindi, il rischio che corri è quello di dover pagare contributi arretrati, sanzioni ed interessi.

Un altro problema esistente è che, in determinate condizioni di socio S.r.l.  lavoratore, l’Inps, in automatico, ti apre la tua posizione Inps.

Nel senso che può capitare che nel caso in cui tu fossi socio S.r.l.  unico e amministratore unico, l’Inps potrebbe ugualmente aprirti la posizione Inps commerciante e tu avresti difficoltà a dimostrare il contrario, senza i dovuti accorgimenti consentiti dalla legge.

Prima di iniziare devi conoscere il concetto più importante e fondamentale di quest’articolo e grazie al quale si basa la possibilità di evitare di pagare l’Inps commercianti.

Il principio cardine è che devi pagare l’inps commercianti nel momento in cui tu rispetti queste due caratteristiche contemporaneamente:

  • Essere un socio S.r.l.;
  • Che lavora all’interno dell’azienda sotto il profilo dell’attività operativa.

Quindi, se manca uno di questi due requisiti, come ad esempio:

  • Che tu non sia socio S.r.l.;
  • Che svolga solo attività di amministrazione della tua S.r.l.;

non devi iscriverti all’inps, posto che rispetti prima di tutto di evitare di fare lavori operativi.

In sintesi: non si è obbligati a pagare l’Inps Commercianti solo nel momento in cui svolgi l’attività di amministrazione, cosa che in determinati casi sei obbligato a dimostrare con i 5 accorgimenti che condivido con te qui di seguito, nel caso in cui l’istituto t’iscrive all’Inps d’ufficio.

Se fai solo attività di amministrazione della S.r.l., puoi evitare di pagare l’Inps commercianti

Cosa s’intende per attività di amministrazione?

Per amministrazione s’intende tutto quello che non rientra nell’attività operativa della tua azienda.

Ossia, per esempio, se ti comporti come qualsiasi altro amministratore di una multinazionale che prende decisioni strategiche per la propria azienda delegando l’aspetto operativo completamente a terzi.

Se tu vendessi ortofrutta, il fatto di mettere le cassette della frutta non devi farlo tu.

Chi mette le cassette della frutta e parla anche con clienti e fornitori, sta svolgendo un lavoro operativo.

Quindi sei obbligato, giustamente, a pagare l’Inps commercianti.

Ma, nel caso in cui tu riuscissi a delegare tutto l’aspetto operativo, (con il tempo, se sei un vero imprenditore, ci devi riuscire) e tu prendessi solo le scelte strategiche che l’azienda deve conseguire, per poter sviluppare il proprio business, allora quest’attività rientra in un’attività svolta dall’amministratore e, perciò, potresti evitare di pagare l’Inps commercianti.

Per aiutarti nel capire se e dove devi pagare l’Inps o quando svolgi veramente l’attività da amministratore, voglio condividere con te 5 punti che potresti utilizzare a tua difesa.

Ogni soluzione ha metodi di validità diversi in funzione della tua azienda e del tuo modello di business, non è detto che tu possa applicarli, oppure è vero che ne potresti applicare anche più di uno.  

1° metodo: socio S.r.l. lavoratore che lavora part time in un’altra azienda

Se tu fossi un socio S.r.l.  lavoratore della tua S.r.l. e se, contestualmente, tu avessi anche:

  • Una busta paga di almeno 26 ore a settimana, presso un’altra azienda,
  • E la maggior parte del reddito deriva dalla tua busta paga, rispetto che all’utile pro-quota della tua S.r.l..

In questo caso anche se lavori all’interno della tua società, non devi pagare l’Inps contributi.

Quindi, il fatto che tu hai una busta paga presso un’altra società, di minimo 26 ore a settimana, e lavori all’interno della tua S.r.l.  e, contestualmente, la maggior parte del tuo reddito deriva da quella busta paga, in questo caso puoi lavorare all’interno dell’azienda e non avere problemi in caso di controlli dell’ispettorato.  

2° metodo: socio S.r.l. diverso dall’amministratore unico

Un’altra prova per dimostrare di non lavorare nella tua s.r.l., è quella di avere una società in cui tu sei solamente amministratore unico al 100% e un’altra persona socia al 100%.

Ovviamente l’altra persona socia non deve lavorare nell’azienda e tu devi, comunque, continuare a svolgere solo l’attività da amministratore (per eliminare qualsiasi possibile accusa di socio S.r.l. occulto).

In questo caso, l’Inps, non ti può iscrivere automaticamente all’Inps commercianti perché non sei un socio S.r.l.  della società.

Perciò, nel caso in cui tu fossi solo amministratore, mentre socio S.r.l.  un’altra persona, in questo caso puoi richiedere la cancellazione dall’Inps.

Una domanda che i clienti spesso chiedono è:  “ok, ma allora tutti sceglierebbero questa soluzione.”.

Ma, attenzione, e diffida da chi ti vende questa tipologia di soluzione come semplice e ottimale, perché in realtà, non è sempre detto che questa è una soluzione buona per te.

Infatti, il problema di questa soluzione è che se tu utilizzi quest’opzione, hai la condizione di non avere più a tua disposizione il controllo della tua S.r.l., perché la totalità delle quote sarà in capo al socio S.r.l., con tutti i rischi del caso.

Cosa succede in questo caso?

In caso di divergenze, essendo questa persona socia, potrebbe toglierti dall’amministrazione e accedere al conto corrente della tua S.r.l. dove, magari, hai accantonato i soldi nel corso degli anni.  

3° metodo: avere dipendenti con busta paga

Con questa soluzione, puoi dimostrare di non essere un socio S.r.l. lavoratore e di essere solo amministratore poiché hai dipendenti regolarmente iscritti all’Inps.

Siccome hai dei dipendenti che si occupano della fase operativa della tua azienda, tu puoi occuparti interamente dell’attività riservate all’amministratore.

Puoi prendere le scelte strategiche per l’azienda senza lavorarci all’interno.

Ovviamente, però, questa condizione deve essere dimostrata.

Perciò, un nuovo motivo che si può provare all’Inps per dimostrare di essere soltanto amministratore è quello di spiegare a loro di avere in azienda i dipendenti che si occupano dell’aspetto operativo della tua impresa.

In questo caso, se hai i dipendenti con busta paga, è più facile dimostrare all’Inps di fare solo l’amministratore e di non lavorare all’interno della società, potendo chiedere, la cancellazione come socio S.r.l. lavoratore.

I prossimi due metodi, il 4° metodo e 5° metodo, invece, sono le soluzioni meno sicure, ma fungono ugualmente da prova con cui puoi provare un tentativo di dialogo con l’Inps.  

4° metodo: avere collaboratori senza busta paga

E’ la situazione in cui non hai dipendenti, perché possono esserci determinate attività imprenditoriali che puoi delegare direttamente i tuoi collaboratori con partita iva.

Quindi, possono esserci casi in cui per la tua attività prendi solo scelte strategiche senza far nulla di operativo, perché la parte operativa la eseguono tutti i tuoi collaboratori free-lance esterni (ossia persone con la Partita Iva oppure tramite prestazioni occasionali).

  La motivazione purtroppo, è piuttosto debole, in quanto la dimostrazione non è oggettiva.

E’ anche vero che ci sono molti casi in cui deleghi la parte operativa a persone esterne pagandole con la Partita Iva, senza che tu svolga nessun aspetto operativo nella tua azienda e quindi assumendo un comportamento corretto nei confronti della norma (anche se l’Inps si possa impuntare rendendoti difficile il riconoscimento del tuo status di solo amministratore).

Anche nel caso in cui questa tua dimostrazione non sia accettata, rimane pur sempre un motivo vero che puoi far presente per richiedere la cancellazione della tua posizione Inps commercianti.

Per esempio, puoi avere un’agenzia che si occupa di distribuire volantini cartacei, dove la parte operativa di andare a distribuire i volantini la deleghi a operatori free-lance (tramite lavoro occasionale).

Perciò, tu la parte operativa non la esegui.

Magari, l’Inps ugualmente non ti cancella la posizione inps commercianti, però ci sono alcune attività in cui puoi far lavorare le persone con il lavoro autonomo occasionale o persone con partite iva in maniera legale, nei modi giusti, richiedendo la cancellazione poiché la parte operativa non la svolgi tu personalmente, bensì i tuoi collaboratori free-lance.  

5° metodo: software che svolgono l’attività operativa

E la situazione in cui puoi avere un business in cui tutto il lavoro operativo è gestito direttamente da un software, mentre la manutenzione e la programmazione del software è realizzata da collaboratori esterni.

Anche in questo caso (così come la condizione precedente), non rappresenta una soluzione sicura, poiché l’Inps potrebbe non accettare quest’affermazione, però è anche vero che nel caso in cui tutto l’aspetto operativo fosse svolto in modo automatico da un software tu saresti in regola con l’aspetto normativo.

Per esempio, puoi avere un’impresa che vende online qualche prodotto in modo automatizzato utilizzando un software specifico e tu decida semplicemente su quale mercato o prodotto favorire la vendita delegando a terzi operatori la programmazione del software.

Anche se l’Inps non ti accettasse la cancellazione, tu saresti comunque in regola con la normativa e, quindi, non dovresti pagare l’Inps commercianti.

Conclusioni

La cosa principale, che devi ricordarti, che è nel caso in cui tu svolga solo l’attività da amministratore non sei tenuto a pagare i contributi Inps della gestione commercianti.

Ovviamente deve essere una cosa vera e quindi, in caso di contenzioso, lo devi poter dimostrare prendendo spunto dai 5 casi visti in precedenza.

Con questa circolare pongo l’accento che è fondamentale pagare i contributi Inps ogniqualvolta tu lavori all’interno della tua azienda perché, in caso di controlli da parte dell’ispettorato del lavoro, tu saresti comunque beccato a lavorare all’interno della tua azienda.

L’unico vero importante concetto che voglio trasmettere con questa circolare, sotto il profilo aziendale, è che, in determinati settori, con qualche accortezza e delegando qualche tua attività, puoi tranquillamente toglierti dalla gestione operativa della tua azienda e quindi poter richiedere di pagare solo i contributi riguardanti il compenso dell’amministratore e non quelli che si riferiscono al socio S.r.l. lavoratore della gestione commercianti.

In tutti i casi in cui hai un’azienda sappi che, se tu vuoi veramente dormire sonni tranquilli, proteggere il tuo patrimonio personale, proteggere il tuo investimento aziendale, tutelare la tua famiglia e il tuo futuro, la soluzione migliore risiede nell’utilizzare una S.r.l. .

Ma non basta.

Devi infatti anche verificare di: produrre utili in abbondanza, avere sempre la liquidità necessaria per far funzionare l’azienda regolarmente e utilizzare il più possibile strumenti di pianificazione fiscale nella tua società per ridurre le imposte della S.r.l. .

Stai però attento, perché gestendo in modo inappropriato una S.r.l., rischi di pagare più del 70% di imposte e contributi (tanto quanto una ditta individuale, ma solo con la S.r.l. puoi ridurre il carico fiscale complessivo).

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Redazione

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  • Un socio di una srl che lavora al suo interno è sempre obbligato quindi ad aprirsi la partita iva individuale o è sufficiente che paghi l’inps per gli utili ottenuti senza essere a visura un socio lavoratore?

    • Ciao Luca, un socio quando svolge attività operativa all'interno della S.r.l. deve essere iscritto alla gestione commercianti Inps e quindi pagare i relativi contributi.

  • Salve ho costituito una srl costruzioni semplificata a nome di mio figlio che è amministratore socio unico senza stipendio e un disabile .
    Io ci lavoro come dipendente pagamento tutti contributi .
    Lui lavora presso una ditta come impiegato tre giorni a settimana con contratto determinato . Ma Inps mi fa pagare i contributi per la srl . E giusto che io pago ??

    • Ciao Vincenzo, dipende da chi è il socio della S.r.l., se il socio fossi te, pagheresti l'Inps. Mi puoi fornire maggiori informazioni?

  • Ciao, questo discorso vale anche per una SRL Unipersonale?
    Cioè, se si dimostra che non si lavora per la proprio SRL Unipersonale (magari assumendo 1 o 2 dipendenti che svolgono il lavoro operativo) è possibile evitare di pagare INPS?

    • ciao Alessandro, se hai una S.r.l. unipersonale ed i dipendenti fanno il lavoro operativo puoi tranquillamente richiedere ed ottenere la cancellazione della posizione Inps commercianti del socio.

  • Buongiorno,
    ho trovato molto interessante queste notizie, da Voi date.
    Pertanto vorrei essere aggiornato su eventuali sviluppi in merito.
    Grazie, Vi auguro un buon proseguimento.
    Cordiali saluti
    Elena

    • Ciao Elena, per rimanere in contatto con me basta iscriversi al blog. Cosa che fai nel momento in cui scarichi il manuale gratuito

  • Buongiorno. Io ho una srls unipersonale che partirà verso marzo. Dovrò assumere dei collaboratori agenti di vendita. Prima con ritenuta d'acconto, e poi faranno la p.i. Non appena raggiungeranno i 5000 euro di guadagno annuale. Il lavoro verrà svolto dagli agenti e da un'agenzia di marketing che dovrà portare le aziende (mie clienti) a registrarsi nel mio portale pagando un abbonamento annuale direttamente nel portale in fase di registrazione. Io mi occuperò dell'amministrazione e strategia aziendale e delegheró la ricerca operativa dei clienti ai miei collaboratori. Devo pagare l'inps in questo caso?
    Saluti

    • Ciao Emanuele, l'Inps lo deve pagare l'imprenditore nel momendo in cui questo è 1) socio e 2) svolge lavoro operativo. Ti segnalo che se non hai dipendenti con busta paga e tu delegassi tutta l'attività a persone con partite Iva, l'Inps potrebbe comunque iscriverti d'ufficio e poi dovresti te fare il ricorso e portare vari elementi di prova a tuo vantaggio.

  • Buongiorno,

    quindi se costituissi una una SRL unipersonale in cui sono amministratore e lavoro per la stessa per come ho capito è necessario essere iscritti all'INPS. Ora mi chiedo su quale imponibile viene calcolato l'INPS? Su tutti gli utili della società? Oppure sul compenso amministratore e sul reddito da lavoratore dipendente per la suddetta società? Vorrei capire se con questa impostazione posso riversare i utili nella società con tassazione IRES del 24%, Oppure a livello di INPS è considerata alla stessa stregua di una ditta individuale?

    • Ciao Luca, se sei socio unico e dai del lavoro operativo, allora paghi i contributi Inps su tutti gli utili prodotti dalla tua S.r.l. . Puoi benissimo accantonare gli utili nella S.r.l. pagando "solo" il 24%, ma nel tuo caso ricordati che devi sempre pagare i contributi Inps commercianti come socio lavoratore.

  • Sono un lavoratore dipendente che vorrebbe costituire una srl. In questo caso avendo già una posizione INPS come lavoratore dipendente (40 ore settimanali) potrei ricoprire il ruolo di socio lavoratore della selezione senza dover versare ulteriori contributi INPS?

    • Ciao Marco, confermo quello che hai detto. Se un socio operativo di S.r.l. ha una busta paga a tempo piano presso un'altra azienda, allora NON paga l'Inps commercianti.

  • Salve, leggevo con attenzione tutte le vostre esaustive spiegazioni in merito all argomento...La mia domanda è la seguente: 4 anni fa costituirono una srl al 50 e 50% i miei 2 figli....con a me incarico di amministratore oltretutto senza compenso.... ma poiché loro lavorano nell azienda iscritta all industria, per copertura è tutto furono assunti come dipendenti, (insieme ad un altro dipendente part time )della stessa società...In pratica loro versano tutti i contributi come dipendenti operai, e io nulla, poiché solo amministratore ....adesso leggendo varie Vs. Spiegazioni, mi è sorto il dubbio se siamo in regola o meno.....è se non fosse così, cosa dovremo fare? Corriamo comunque qualche rischio.....Preciso che ad oggi non abbiamo mai ricevuto qualche comunicazione o altro...Ripeto loro non fanno parte dell amministrazione ma posseggono solo le quote...Grazie mille ..

    • Ciao Giuseppe, a livello teorico hai ragione e l'Inps non dovrebbe contestarti nulla. Dalla mia esperienza personale c'è il rischio che l'Inps non ti riconosca valida l'opzione dell'industria, che ti riqualifica il tutto come attività artigianale e che ti faccia pagare i contributi Inps artigiani retroattivamente.

  • Buonasera, ho una domanda... Nel caso io diventi socio di una srl (con una quota societaria dell'1%) e lavorassi per questa ma come collaboratore esterno con partita iva, potrei evitare di iscrivermi come commerciante? Usando quindi la mia partita iva?

    • A livello concettuale potresti farlo (se l'attività della ditta individuale è diversa rispetto a quello della S.r.l.), ma è molto contestabile l'utilità di quello che stai facendo.

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