Ecco la procedura per pagare meno imposte con la rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni

 

Sicuramente il carico fiscale in Italia è molto alto.

Concordo con te.

Ma c’è una cosa che in Italia spesso ricorre a tuo vantaggio.

Mi spiego meglio.

Anche se non te ne accorgi, il Governo ti “regala” più metodi per pagare meno imposte con sistemi leciti.

Come?

Ti faccio un esempio.

Con la Legge di Bilancio lo Stato italiano interviene modificando o aggiungendo regolamentazioni e normative.

Alcuni di questi punti sono periodicamente prorogati e consistono in bonus fiscali, crediti d’imposta, spese deducibili o spese detraibili.

Con la Legge di Bilancio 2018, il Governo, ha deciso di prorogare la rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni.

Ma, prima di procedere, devi valutare se potrai ottenere dei reali vantaggi fiscali.

Infatti, in determinati casi ti genera un vantaggio, ma presta attenzione, perché se non pianifichi prima il tuo progetto rischi che, per te, sia solo una spesa inutile.

 

Che cosa è la rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni?

La rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni non è altro che una possibilità di rivalutare il valore fiscale dei terreni posseduti (sia terreno agricolo che edificabile o lottizzato) e le partecipazioni societarie.

Questo al fine di ridurre le plusvalenze al momento della loro successiva cessione.

Quando parliamo di rivalutazione, intendiamo dire l’adeguamento del bene al valore di mercato.

 

Qual è la procedura per ottenere la rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni?

La Legge di Bilancio 2018 definisce tempistiche e spese da sostenere per accedere alla rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni.

Nello specifico la procedura ha due principali momenti:

  • La redazione della perizia. Questa serve per definire il nuovo valore del bene oggetto di rivalutazione e dovrà essere fatta entro il 30/06/2018;
  • In seguito bisogna versare l’imposta sostitutiva è pari all’8% o al 4%.

 

Quali beni sono interessati?

I beni interessati da questa rivalutazione sono i terreni e le partecipazioni possedute all’01/01/2018.

Quindi puoi rivalutare solo i beni che tu possiedi alla data del 01/01/2018.

ATTENZIONE: Per le partecipazioni puoi procedere con la rivalutazione solo di titoli, quote e diritti negoziati all’interno dei mercati non regolamentati.

ATTENZIONE: Per quanto riguarda i terreni, per essere rivalutati devono essere lottizzati, oppure essere agricoli o potenzialmente edificabili.

 

A chi è rivolta quest’agevolazione?

Possono beneficiare di questa procedura le persone fisiche, società semplici, associazioni professionali ed enti non commerciali.

 

Quali sono i vantaggi della rivalutazione?

Il vantaggio della rivalutazione del terreno consiste nel poter ridurre il carico fiscale della cessione.

 

Quante imposte puoi risparmiare con questa rivalutazione?

Per capire il risparmio fiscale, il primo concetto che devi conoscere è la definizione di plusvalenza.

La plusvalenza è la quota di reddito realizzata dalla vendita sulla quale sono calcolate le imposte da versare mediante la dichiarazione dei redditi.

In generale puoi definire la plusvalenza come la differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto di quel specifico bene.

L’importo delle imposte che puoi risparmiare dipende dalla tassazione “ordinaria” rispetto all’aliquota sostitutiva che paghi per eseguire la rivalutazione.

Se la tassazione ordinaria è più alta rispetto all’imposta sostitutiva, allora ti conviene eseguire la rivalutazione.

Se la tassazione ordinaria, invece, è più bassa rispetto all’imposta sostitutiva, allora NON ti conviene eseguire la rivalutazione.

ATTENZIONE: Ricorda che hai maggiore vantaggio nel rivalutare i tuoi beni se prevedi di venderli entro pochi anni. Dato che non è sempre certo che in futuro ci sia un bonus concernente la rivalutazione dei beni.

 

Quali sono le aliquote che devi pagare per fare la rivalutazione?

La rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni ha un costo e l’aliquota oscilla tra il 4% e l’8%.

Per stabilire l’aliquota è necessario aver ben chiaro il tipo di bene che intendi rivalutare.

Le aliquote dell’imposta sostitutiva da versare nel 2018 sono:

  • Partecipazioni societarie qualificate = 8% del valore rivalutato.
  • Partecipazioni societarie non qualificate = 4% del valore rivalutato.
  • Terreni = 8% del valore rivalutato.

 

Quando bisogna pagare l’imposta sostitutiva?

Si procede con una perizia giurata di stima del bene che deve essere conservata dal contribuente, insieme al pagamento dell’imposta mediante F24 (non oltre il 30/06/2018).

Eventualmente si può scegliere di procedere con il pagamento rateale.

Resta inteso che il primo pagamento dovrà essere fatto entro il 30/06/2018.

Mentre le successive due rate devono essere pagate entro il 30/06/2019 e 30/06/2020 applicando gli interessi nella misura del 3% annuo.

 

Qual è la procedura per capire se ti conviene accedere alla rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni?

La procedura è la seguente:

  1. Chiedi il preventivo del costo della perizia di rivalutazione;
  2. Ipotizza il nuovo valore del bene oggetto di rivalutazione;
  3. Calcolare la differenza tra il vecchio valore e il nuovo valore;
  4. Adesso hai 3 differenti calcoli in funzione della tipologia di bene che devi rivalutare:
    1. a) Se hai un terreno agricolo, devi moltiplicare la differenza individuata nel punto precedente, per il 15% (23% – 8%) meno il costo della perizia;
    2. b) Se hai una partecipazione non qualificata, devi moltiplicare la differenza individuata nel punto precedente, per il 18% (26% – 8%) meno il costo della perizia;
    3. c) Se hai una partecipazione qualificata, devi moltiplicare la differenza, individuata nel punto precedente, per l’8% (12% – 4%) meno il costo della perizia;
    4. Se il valore che generi dalle formule, viste in precedenza, è negativo hai il rischio che non ti convenga procedere con la rivalutazione. Avresti il vantaggio solo se devi dichiarare altri redditi nella stessa dichiarazione dei redditi, perché l’aliquota marginale delle imposte sarebbe più alta comportando un maggiore beneficio fiscale tale da coprire il costo della perizia;
  5. Se, al contrario, il valore che generi dalle due formule viste in precedenza è positivo, sei certo che hai il vantaggio fiscale di procedere con la rivalutazione.

ATTENZIONE: ricordati che questo è il valore di guadagno minimo. Sicuramente puoi risparmiare più imposte. Per calcolare il valore preciso hai bisogno di una consulenza specifica perché ogni singola posizione personale ha un’aliquota marginale diversa.

 

Conclusione

Preciso che la formula vista in precedenza ti fornisce il valore minimo entro il quale ti può convenire rivalutare il bene.

Questo significa che, se tu hai anche un altro reddito da inserire nella tua dichiarazione dei redditi, hai un maggior guadagno nell’accedere a questa procedura.

Ma, per capire con precisione quanto poi guadagnare, hai bisogno di una consulenza specifica.

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Ma non basta.

Devi infatti anche verificare di: produrre utili in abbondanza, avere sempre la liquidità necessaria per far funzionare l’azienda regolarmente e utilizzare il più possibile strumenti di pianificazione fiscale nella tua società per ridurre le imposte della S.r.l. .

Stai però attento, perché gestendo in modo inappropriato una S.r.l., rischi di pagare più del 70% di imposte e contributi (tanto quanto una ditta individuale, ma solo con la S.r.l. puoi ridurre il carico fiscale complessivo).

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