A cosa devi prestare attenzione quando vuoi aumentare il margine di guadagno della S.r.l. applicando l’aliquota Iva agevolata sull’editoria vendendo, oltre ai tuoi prodotti, anche ebook, magazine e altri infoprodotti?
Indice dei contenuti
Ciao, ti do il benvenuto in questo nuovo articolo del blog di Efficacia Fiscale.
Oggi voglio affrontare un argomento particolare e molto interessante per te imprenditore che hai, o vuoi costituire, una S.r.l.: a cosa devi prestare attenzione quando decidi di aumentare il margine di guadagno delle tue vendite della S.r.l. applicando, ad una parte di esse, l’aliquota Iva agevolata prevista nel settore dell’editoria.
Questo articolo, come tanti altri, nasce da un Podcast in cui rispondo ad una domanda posta da due miei clienti.
Questi clienti svolgono attività diverse, ma mi hanno posto un quesito praticamente identico nella sostanza.
Entrambi sono venuti a conoscenza dell’esistenza di aliquota agevolata in editoria ed entrambi mi hanno domandato come poterla applicare a proprio vantaggio, nel pieno rispetto della legge, per tagliare il carico fiscale della loro S.r.l. .
Come sai, se sei un assiduo lettore del mio blog, sono un commercialista ma sono anche un imprenditore.
Questa dualità mi consente di affrontare il medesimo argomento sia dal punto di vista di chi deve conoscere la legge perché deve riferirla e di chi, invece, deve conoscere la legge perché, non conoscendola o non sapendola interpretare correttamente, rischia di essere autore inconsapevole di un reato.
Qual è il vantaggio di questo dualismo?
Il vantaggio è la capacità di affrontare un argomento allo scopo di trovare una soluzione pratica, adatta al caso concreto, e risolvere i dubbi usando un linguaggio chiaro ed esempi tali da non lasciare aree di incertezza in cui si può radicare l’illecito involontario.
Non mi sto lodando, questo è ciò che dicono di me i clienti che hanno ricevuto una consulenza ed hanno anche pubblicato una testimonianza (che puoi andare a vedere da solo nella sezione delle testimonianze).
Quando la consulenza può essere di aiuto, non solo al singolo cliente ma anche ad una platea più ampia di imprenditori, io la trasformo in un articolo che pubblico su questo blog, nei Podcast da ascoltare mentre stai guidando o ti stai rilassando senza perdere di vista il tuo business, nei video che pubblico sul mio canale YouTube Commercialista Simone Calisti.
Quindi, sei pronto a conoscere quando puoi aumentare il margine di guadagno applicando l’aliquota IVA agevolata sull’editoria in tutta tranquillità perché nel pieno rispetto della legge?
Bando alle ciance and let’go…
La domanda che mi hanno fatto due imprenditori
Caro imprenditore, ti do il benvenuto in questo nuovo podcast del blog di Efficacia Fiscale, il blog con le soluzioni fiscali specifiche per tutti gli imprenditori che hanno una S.r.l. o che ne vogliono aprire una nuova.
Oggi affronterò con te la soluzione data a due imprenditori, di cui uno è un mio cliente che ha una S.r.l. e che sta utilizzando il mio servizio di Contabilità Controllata, mentre l’altro ha acquistato la consulenza di Efficacia Fiscale.
I due imprenditori mi hanno presentato una domanda simile, ma diversa, quindi procediamo con ordine.
L’imprenditore, che ha acquistato una consulenza di Efficacia Fiscale, doveva ancora costituire una S.r.l. e voleva avviare un’attività di dropshipping (attività di acquisto e rivendita di prodotti a distanza senza fare magazzino).
Il suo obiettivo era quello di vendere dei prodotti ad un prezzo un po’ più contenuto, allegando loro un PDF o, comunque, un manuale sul quale vi era un’Iva più bassa rispetto al 22%.
Il mio cliente, che aveva già la contabilità della sua S.r.l. presso di me, lavora nell’ambito del fitness e utilizza molto YouTube e Instagram.
Era venuto a sapere, da qualche suo collaboratore, che avrebbe potuto vendere i PDF o, comunque vendere dei manuali, con un’Iva non del 22% bensì al 4%. Pertanto, dalla vendita dei suoi manuali online avrebbe realizzato un margine più elevato, in quanto versava allo stato il 4% del prezzo di vendita e non il 22% di Iva.
Anche l’imprenditore, che ha acquistato la consulenza fiscale, avrebbe voluto vendere i suoi prodotti ed il PDF applicando l’Iva al 4%.
L’Iva agevolata sull’editoria ed il maggior ricavo
Questi due esempi rientrano nella tematica dell’Iva agevolata sull’editoria.
Quando noi siamo una società che si occupa di editoria, che vende magazine o comunque libri, ecco che lì sopra, per determinate categorie di prodotti, è possibile applicare l’Iva al 4% e non al 22%.
Questo ci dà un forte vantaggio fiscale perché se il cliente è un privato paga lo stesso prezzo per il prodotto, mentre se il cliente è un’azienda versa allo Stato meno Iva, e per la tua S.r.l. tutto quello non versato in più allo stato rappresenta un maggior ricavo che si traduce in un margine di guadagno maggiore.
Quindi, se la tua attività rientra tra quelle di vendita di info-prodotti o libri, ecco che questa tecnica la puoi utilizzare per incrementare il margine su questi prodotti, ma attenzione perché ci sono due o tre cose da gestire al meglio.
A cosa devi prestare attenzione?
1) I prodotti
Prima cosa l’Iva al 4% la puoi applicare solo a quei prodotti che, in qualche modo, possono entrare nella pubblicazione di libri, magazine o massimo di info-prodotti. Praticamente in tutti quei prodotti che possono rientrare nel mondo dell’editoria.
A parte questo ci sono altri due consigli che posso darti.
2) Il codice IBS
Ricordati di acquistare uno specifico codice IBS per ogni PDF da vendere. Questo codice rappresenta il diritto d’autore, esso infatti identifica quel know how come tuo di proprietà, di conseguenza non replicabile.
Quando tu hai un PDF, ed hai un codice IBS associato a quel manuale, ecco che quella cosa diventa come un libro e, di fatto, sei autorizzato a vendere gli info-prodotti, o anche i libri, e versare l’Iva al 4% e non al 22%, incrementando il margine.
3) Inserisci l’attività di editore nell’oggetto sociale della tua S.r.l.
L’altro consiglio è quello di inserire, nell’oggetto sociale della tua S.r.l., anche l’attività di editore perché, se tu vuoi l’Iva agevolata al 4% non solo devi vendere un libro, o comunque un prodotto che rientri in una categoria di un libro con codice IBS, ma devi anche essere un editore e, questa cosa, devi inserirla nell’oggetto sociale.
Ti dico questo perché il mio cliente, che ha la contabilità presso di me, con la procedura della Contabilità Controllata, ha aperto inizialmente una S.r.l. semplificata e non ha inserito nell’oggetto sociale l’attività da editore (questo in quanto nelle S.r.l. semplificate puoi inserire solo un’attività nell’oggetto sociale).
Lui può trasformare i video in PDF, trascrivendo il contenuto audio in formato scritto, applicandoci su il codice IBS e venderli con Iva al 4%.
Però c’è il problema che, siccome nell’oggetto sociale della sua società non c’è l’attività da editore, lui tecnicamente non è un editore, perché non ce l’ha tra le attività che può svolgere la sua S.r.l. .
I miei consigli ai due imprenditori
Il consiglio che ho dato al mio cliente, che si occupa di vendere info-prodotti in ambito fitness, è quello di continuare a venderli applicando l’Iva al 22%, poi, in un secondo momento, dopo aver accumulato utili, trasformare la S.r.l. semplificata in S.r.l. ordinaria ed inserire nell’oggetto sociale l’attività di editore.
In questo modo, se tu hai un’attività da editore, applichi il codice IBS sopra i libri oppure sopra gli info-prodotti, e vendi info-prodotti, sei nel pieno rispetto della legge.
Il mancato rispetto di questi presupposti non è di certo illegale, ma è anche vero che il funzionario dell’Agenzia delle Entrate te lo può contestare e, di fatto, avrebbe ragione.
Quindi, in sostanza, il consiglio che mi sentirei di dare al mio cliente, che lavora nell’ambito del fitness, è: avere l’attività da editore nel suo oggetto sociale della S.r.l., poi, magari aggiungere il codice Ateco e comunicarlo anche in Camera di Commercio e, oltre a questo, applicare il codice IBS sui prodotti perché quel codice, in qualche modo, identifica un prodotto tanto quanto fosse un libro.
Oltre a questo, voglio condividere con te una soluzione che ho dato, invece, all’altro imprenditore che voleva fare il dropshipping.
Ti porto un esempio.
Se vendi le creme a 20,00 €, su queste si applica l’Iva al 22%, e per usufruire dell’Iva agevolata potresti vendere un pacchetto composto da una crema ed un info-prodotto collegato alla crema (esempio: creando un apposito manuale sul come utilizzare al meglio questa crema).
Come sfruttare l’Iva agevolata al 4%?
Premesso che ci siano tutti e tre i requisiti detti in precedenza, e vendendo questo pacchetto composto da crema ed info-prodotto, sulla parte del ricavo proveniente dalla vendita della crema si applica l’Iva al 22%, mentre sulla parte dell’incasso relativa all’info-prodotto applica il 4%.
In questo modo aumenta il suo margine di guadagno perché devi versare meno Iva allo Stato perché sulla parte di valore dell’info-prodotto bisogna versare allo Stato il 4% di Iva e non l’Iva al 22%.
Perciò, se sei un dropshipper, e vuoi vendere dei prodotti a basso costo con Iva al 22% e vorresti, tra virgolette, abbassare l’Iva al 4%, se riesci ad associare un info-prodotto collegato al prodotto principale puoi, diciamo, incassare una parte di quel prezzo ed assoggettarlo all’Iva al 4%, invece che al 22%, così aumenti i margini.
Questo in quanto una parte del prezzo che paga il cliente privato è relativo alla vendita dell’info-prodotto associato alla crema che costituisce il prodotto principale.
Applica un giusto valore di mercato al prodotto principale e all’info-prodotto associato al prodotto principale
Attento, però, a non abusare di questo strumento perché, il prezzo della crema e il prezzo dell’info-prodotto, devono avere un valore di mercato reale.
Ad esempio, non puoi pensare di vendere la crema ad 1,00 € e l’info-prodotto a 19,00 € pertanto, se ci fosse proprio un utilizzo improprio di questo strumento semplicemente per abbattere l’Iva, in caso di controlli te lo possono contestare.
Questo in quanto l’Amministrazione Finanziaria può rettificare tutti i valori che NON rispecchiano un valore di mercato.
L’Agenzia delle Entrate ti contesterebbe il fatto che, considerando il prezzo complessivo di 20,00 €, non è considerato accettabile che questo sia attribuito per 1,00 € alla vendita della crema (che è il prodotto principale) e per 19,00 € all’info-prodotto (che è il prodotto secondario di supporto).
Dunque, il consiglio che ti do è di vendere, comunque, i prodotti insieme all’info-prodotto e assoggettare l’Iva di quest’ultimo al 4%. Però, sempre cercando di identificare il valore di mercato giusto della crema e il valore di mercato giusto dell’info-prodotto (cosa che non sarà di facile individuazione, ma che dovrai, comunque, applicare con più senso logico possibile).
In questo modo, questi miei due clienti possono utilizzare la tecnica dell’Iva editoriale al 4% per aumentare il margine.
Se hai una S.r.l. semplificata puoi inserire solo un oggetto sociale, quindi, difficilmente puoi inserire anche l’attività di editoria (ti conviene, perciò, aspettare la trasformazione in S.r.l. “ordinaria)
Tutto questo per dirti che, se hai una S.r.l. semplificata, nell’oggetto sociale puoi inserire solo una tipologia di attività.
Dunque, non puoi collegare alla tua attività principale anche quella di editoria (per esempio per vendere info-prodotti).
Se sei una S.r.l. semplificata con una specifica attività, a tutti gli info-prodotti che venderai applicherai l’Iva al 22% e, secondo me, questa è la cosa più giusta da fare.
Ti faccio un esempio su me stesso.
Io sono un commercialista e anche io svolgo la mia attività con una S.r.l., ma che, tecnicamente, è una S.r.l. S.T.P. (Società tra professionisti), S.r.l. configurata per le attività riservate ad un albo di legge.
Nell’oggetto sociale c’è l’attività da commercialista, e anche io vendo dei libri, o volendo anche info-prodotti, però, siccome io nella mia S.r.l. S.T.P. ho come attività il commercialista e non ho inserito l’attività di editore, vendo i miei libri al 22%.
Quindi, la mia attività riguarda la contabilità ed il Fisco specifico per le S.r.l. e, l’attività di produzione di contenuti di vendita, è un’attività accessoria, cioè secondaria.
A mio parere, potrei anche vendere i libri con il 4% applicando un codice IBS e, di fatto, è comunque un’attività da editore, anche se non compare nell’oggetto sociale.
Sto pensando se iniziare ad emettere le fatture al 4%, però è anche vero che, per sicurezza e correttezza, ho voluto un pochettino stare un po’ più sicuro e tranquillo ed ho preferito, per il momento, assoggettare i miei libri al 22% di Iva e non al 4%.
E questo semplicemente perché, nell’oggetto sociale della mia S.r.l. S.T.P., non c’è l’attività da editore.
Nello stesso modo, se tu hai una S.r.l. semplificata (più o meno sei nella mia stessa condizione) non potresti, a mio parere, fatturare gli info-prodotti al 4%, perché non lo metti nell’attività dell’oggetto sociale (perché puoi inserire solo un oggetto sociale).
Però, nel momento in cui avrai una S.r.l. ordinaria, il consiglio che ti do è che, indipendentemente dal settore in cui tu lavori, dovrai inserire anche l’attività da editore nell’oggetto sociale (ricordo che con una S.r.l. ordinaria puoi inserire qualsiasi numero di oggetti sociali che desideri).
Questo perché, quando tu farai libri per poi, alla fine, attirare clienti, quando tu venderai manuali, o farai manuali, e li venderai mettendoci il codice IBS per attirare nuovi clienti, in quel caso, quando tu venderai questi prodotti o info-prodotti da editore, tu l’Iva l’applicherai al 4% e non al 22%.
E questo, ovviamente, ti incrementerà il margine di guadagno sui prodotti che venderai perché trasformerai una parte di Iva in utili.
Ti consiglio un’ultimissima cosa prima di andare alle conclusioni.
Se hai una S.r.l. ordinaria, oltre ad altre attività che ho descritto in altri podcast, ricordati di mettere l’attività da editore in più, e ricordati di utilizzare libri o info-prodotti e, lì sopra, metterci il codice IBS.
Anche un video può essere trasformato in un info-prodotto
Poi, se non hai l’info-prodotto, ma fai dei video, puoi anche far trascrivere il contenuto di un tuo video che, magari, metti su YouTube e lo rendi un info-prodotto.
Lì sopra metti il codice IBS, che non costa neanche tanto.
Precisamente non so quanto, perché dell’acquisto si cura una mia collaboratrice. Però, di sicuro, non dovrebbero superare i 100,00 € per l’acquisto di un nuovo codice IBS; quindi, sono ancora cifre molto accettabili direi.
Andando alle conclusioni, ricordati che l’efficace fiscale è sicuramente il modo che ti permette di utilizzare il maggior numero di strumenti di risparmio fiscale per ridurre le tue imposte e i tuoi contributi utilizzando la S.r.l. .
Però, è anche vero che, molte volte, l’efficacia fiscale si applica gestendo preventivamente al meglio le cose da inserire sulle S.r.l. e, quindi, queste sono tutte cose che vanno, comunque, un po’ studiate prima ed applicate al meglio.
Questo ti permette di ridurre le imposte e contributi, cosa che per te significa avere un maggior margine di guadagno sui prodotti della tua S.r.l. e, quindi, più utili, più soldi per te, per la tua famiglia e per le tue spese.
Detto questo, ti ricordo che sul mio blog www.efficaciafiscale.com ti metto a disposizione un manuale completamente gratuito, (lì non c’è neanche il problema dell’Iva al 22% al 4%, perché è gratuito), in cui ci sono all’interno almeno 94 strumenti di Efficace Fiscale che ti permetteranno di tagliare le imposte e contributi grazie alla tua S.r.l. .
Dico almeno 94 perché, ogni tanto, lo aggiorno con le nuove idee, nuovi pensieri che mi vengono in mente.
E poi, se vorrai lavorare con me ad un livello successivo, con la consulenza di Efficacia Fiscale oppure con la Contabilità Controllata, lì, all’interno, troverai tutto quello che devi fare per compiere un passo successivo.
Detto questo, ti ringrazio dell’attenzione e noi ci aggiorniamo alla prossima puntata.
Ciao a presto.
Conclusioni
Grazie alle informazioni contenute in questa circolare, ora sai che puoi aumentare il margine di guadagno grazie all’aliquota Iva agevolata in editoria ma solo a determinate condizioni, che devi rispettare se vuoi sventare il rischio di contestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate con la conseguenza di dover versare l’Iva calcolata in base all’aliquota ordinaria e pagare sanzioni.
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In tutti i casi in cui hai un’attività imprenditoriale, sappi che scegliere di utilizzare una S.r.l. può offrirti maggiori possibilità di pianificazione fiscale, protezione patrimoniale e organizzazione strategica rispetto ad altre forme giuridiche.
La normativa italiana prevede specifici strumenti di risparmio fiscale applicabili alle S.r.l., e in certi scenari, se ben gestiti, questi strumenti possono contribuire a contenere il carico tributario in modo significativo.
In molti casi, un’impresa individuale può trovarsi a sostenere un carico tributario complessivo piuttosto elevato, considerando imposte dirette, contributi previdenziali e addizionali locali.
Al contrario, una S.r.l. ben strutturata e gestita con attenzione può beneficiare di un’imposizione più contenuta, grazie all’uso combinato di strumenti di pianificazione fiscale previsti dalla normativa.
Naturalmente, ogni situazione va valutata in base a variabili come utile, liquidità, struttura dei compensi, regime fiscale adottato e obiettivi imprenditoriali.
La Contabilità Controllata, ad esempio, è un metodo operativo che permette di monitorare con continuità i numeri della tua S.r.l., aiutandoti a individuare margini di ottimizzazione e a gestire con consapevolezza le decisioni economiche e fiscali.
Non si tratta di una formula magica, ma di un approccio basato sull’analisi dei dati e sulla coerenza delle scelte imprenditoriali.
Se stai valutando soluzioni per la gestione fiscale di una S.r.l., ricorda che le scelte più efficaci dipendono da variabili specifiche: dimensioni aziendali, utili, liquidità, regime fiscale e obiettivi di lungo periodo.
La normativa offre strumenti di ottimizzazione previsti dalla legge, ma la loro applicazione va sempre calibrata sulla tua situazione.
RICORDA CHE:
Le informazioni contenute in questo articolo hanno scopo divulgativo e non sostituiscono una consulenza fiscale personalizzata.
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