I 5 errori che fanno gli imprenditori quando cercano informazioni per tagliare il carico fiscale
Indice dei contenuti
Ti do il benvenuto in questa circolare di Efficacia Fiscale per affrontare un argomento che riguarda un po’ tutti gli imprenditori nel momento in cui si mettono alla ricerca di informazioni decisi a trovare una soluzione per tagliare il carico fiscale.
Ormai da anni, aiuto gli imprenditori che hanno una S.r.l. o che ne vogliono aprire una nuova a tagliare il carico fiscale al minimo previso dalla legge.
E, in base alla mia esperienza, posso dirti che sono 5 gli errori comuni che li accomunano quando cercano strumenti fiscali per tagliare il carico fiscale e ridurre imposte e contributi .
Prima di immergerti nella lettura di questo articolo, ti pongo la mia solita domanda di rito:
“Ti sei già iscritto al blog di Efficacia Fiscale?”
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Ora, sei pronto a scoprire quali sono i 5 principali errori che un imprenditore può compiere tutte le volte che cerca strumenti per tagliare il carico fiscale?
Bando alle ciance and let’s go…
I 5 errori che fanno gli imprenditori quando cercano informazioni per tagliare il carico fiscale
Caro imprenditore, ti do il benvenuto in questo nuovo Podcast del blog di Efficacia Fiscale, il blog con le soluzioni fiscali specifiche per tutti gli imprenditori che hanno una S.r.l. o che ne vogliono aprire una nuova.
Oggi voglio svelarti i 5 principali errori che un imprenditore può compiere tutte le volte che cerca strumenti per tagliare il carico fiscale.
Con il termine carico fiscale intendo l’imposta ma anche i contributi, ossia i tributi da pagare che un imprenditore può avere.
Svolgendo consulenza da anni a imprenditori che hanno una S.r.l. e che vogliono costituirne una nuova, mi sono accorto che incorrono in 5 errori comuni quando cercano soluzioni per tagliare il carico fiscale e ridurre le imposte.
Errori in cui, talvolta, è semplice inciampare.
Possiamo suddividerlo in cinque macrocategorie.
Seguimi con attenzione e capirai facilmente cosa intendo.
Primo errore: ridurre le imposte utilizzando una forma giuridica sbagliata
Il primo errore, che gli imprenditori fanno quando vogliono svolgere un’attività economica, tagliare il carico fiscale e ridurre le imposte, è utilizzare la forma giuridica sbagliata.
Se mi segui già da un po’ sai che sono un commercialista focalizzato sulle S.r.l., difatti, pubblico materiale, video, audio e scritto, in merito al fisco e alla contabilità delle S.r.l. .
Posso dire che qualsiasi imprenditore che cerca modi o soluzioni per tagliare il carico fiscale e diminuire le imposte (anche su Google) si accorgerà che, nel 90% dei casi, di mezzo c’è una S.r.l. .
Utilizzare questa forma giuridica gli permette, in ambito di imposte o di contributi, di ottimizzare, ossia diminuire, il carico tributario proprio perché questa tipologia di forma giuridica ha più disposizioni di legge a favore per ridurre questi debiti.
Tutti gli imprenditori a cui ho prestato consulenze spesso erano inquadrati come ditte individuali o società di persone e si ritrovavano a pagare un carico tributario elevato; rispetto a queste, la S.r.l. è la forma giuridica migliore per tagliare il carico fiscale e ridurre il carico tributario.
Una volta compreso ciò, occorre costituirsi come S.r.l., o avviare il prima possibile una trasformazione in una S.r.l., a maggior ragione se ti trovi in una situazione in cui hai utili alti, perché più alti sono gli utili alti e più imposte troverai a pagarti.
Secondo errore: scegliere la contabilità “sbagliata”
Il secondo errore, che possono compiere gli imprenditori quando si apprestano a tagliare il carico fiscale e ridurre il carico tributario, è quello di avere una tenuta della contabilità sbagliata.
Qui apro una piccola parentesi: attualmente, nel mondo della contabilità per le aziende, ci sono due macrocategorie: la contabilità semplificata e la contabilità ordinaria.
La contabilità semplificata è anche detta semplice, dal momento in cui il tuo consulente registra solo le fatture di acquisto e di vendita e determina l’utile, che servirà successivamente come dato per calcolare le tue imposte e per la dichiarazione dei redditi.
Parallelamente alla contabilità semplificata troviamo la contabilità ordinaria.
In questo tipo di contabilità, oltre a registrare le fatture di acquisto e le fatture di vendita, per determinare l’utile vengono registrati anche gli incassi e pagamenti.
In sostanza, questa seconda tipologia di contabilità ti permetterà di avere ulteriori strumenti contabili per verificare lo stato di salute della tua azienda.
Questo, perché tu hai bisogno di ridurre le imposte e i contributi, a maggior ragione nel momento in cui la tua azienda produce utili e hai parecchia liquidità.
Nel caso, invece, ti trovassi in una situazione in cui hai, comunque sia, utili alti ma non hai abbastanza liquidità per pagare fornitori e dipendenti, ecco che tu non hai un problema legato alle imposte, ma hai un problema legato alla liquidità poiché devi fare in modo di gestire la tua azienda in maniera efficiente.
Nel caso opposto, se ti trovi con una grossa liquidità ma hai un utile basso, lì non hai un problema fiscale, perché le imposte risulteranno basse, ma hai un problema legato agli incrementi degli utili, quindi, secondo me, non è il momento migliore per focalizzarti sulla riduzione delle imposte.
Nel momento in cui hai utili alti e hai anche liquidità regolare per pagare tutti i tuoi fornitori e i tuoi collaboratori, in sostanza hai una azienda che si trova in uno stato di salute ottimale che riesci a controllare meglio con la contabilità ordinaria, perché la contabilità semplificata, in cui registri solo le fatture di acquisto e di vendita, effettivamente non ti fornisce uno stato di salute completo per la tua società.
Attraverso la contabilità ordinaria, obbligatoria per le S.r.l., oltre a monitorare costantemente lo stato di salute della tua azienda, hai maggiori informazioni e consapevolezza su come sta andando il tuo business e capire se sia sano o meno.
La legge prevede, per le S.r.l., l’obbligo di tenuta della contabilità ordinaria.
Quindi, se tu dovessi aprire un S.r.l. servirà che tu fornisca al tuo commercialista oltre alle fatture di acquisto e le fatture di vendita (che tra l’altro sono telematiche e, quindi, vengono prelevate dal cassetto fiscale) anche l’estratto conto, in modo da poter registrare gli incassi e i pagamenti della banca, per comprendere come “gira” la liquidità e se, magari, hai crediti verso clienti da incassare, oppure debiti verso fornitori, o debiti tributari verso lo Stato ancora da pagare.
Terzo errore: mancato aggiornamento della contabilità
Il terzo errore è dato dal mancato aggiornamento della contabilità ogni mese.
Questa cosa richiede, ovviamente, una maggiore collaborazione e sinergia tra il proprio commercialista e l’imprenditore.
Questa cosa è palese, però ti porto, ugualmente, un esempio per comprendere: se per caso il tuo stato di salute fosse in difficoltà, molto probabilmente tu incominceresti a monitorarlo non una volta l’anno, ma anche una volta al mese.
Cioè, nel momento in cui noi scopriamo che la nostra vita è in pericolo per un qualsiasi motivo, iniziamo a fare delle analisi di controllo ogni singolo mese e non ogni tre mesi, non ogni sei mesi o, ancora peggio, una volta all’anno.
Questo perché, appunto, è in pericolo la nostra vita e, per cercare di intervenire il prima possibile, facciamo un controllo sulla nostra salute, ogni mese più o meno.
Questo è quello che succede anche per la contabilità, intesa come continuità della tua azienda.
Ti ho portato questo esempio, perché lo stato di salute della tua azienda, in qualche modo, deve rispecchiare questo meccanismo.
Devi considerare la tua azienda come un qualcosa che, purtroppo, si può ammalare, altrimenti non si spiegherebbero i fallimenti o le aziende che sono costrette a chiudere.
Pertanto, siccome l’entità della tua azienda è un qualcosa che può andare bene, ma può anche ammalarsi, laddove succeda, per poter intervenire il prima possibile con delle variazioni, con dei miglioramenti, è sicuramente preferibile fare un controllo sullo stato di salute della tua azienda ogni mese, invece che farlo ogni 3 mesi, ogni 6 mesi oppure una sola volta all’anno.
Il controllo annuale sei obbligato a farlo, perché devi chiudere il bilancio, quindi, una volta l’anno, di sicuro l’interazione con il tuo commercialista si avrà.
A mio parere, anche un controllo trimestrale sulla contabilità non è sinonimo di impulso al miglioramento, perché se tu incontri il tuo commercialista (o il tuo consulente legale) ogni 3 mesi, magari hai difficoltà a prendere quelle scelte strategiche, e di conseguenza operative, per migliorare lo stato di salute della tua azienda.
Invece, solo attraverso un costante controllo mensile si ha la possibilità di controllare meglio lo stato di salute della propria azienda, con la possibilità di avere tempo per ridurre le imposte laddove si verifica che gli utili e la liquidità sono abbondanti.
Quarto errore: mancanza di controllo dei dati di bilancio (della S.r.l.)
Il quarto errore, che gli imprenditori fanno e che li limita nella loro efficacia fiscale, è quello di non controllare i numeri presenti in bilancio.
Come ho scritto prima, lo stato di salute di un’azienda è importante per far comprendere all’imprenditore se può focalizzarsi sul ridurre le imposte, attraverso l’aiuto di una contabilità mensile aggiornata.
Però, il lavoro non finisce lì, perché dopo che l’imprenditore ha fornito i documenti e che il commercialista ha aggiornato la contabilità, ecco che occorre controllare i numeri che sono stati generati dalla contabilità e finiti sul bilancio delle S.r.l. .
Questo perché lo stato di salute, in qualche modo, si manifesta tramite valori che sono presenti nel bilancio.
Riprendendo l’esempio di prima, questo un po’ capita anche con le analisi del sangue o qualsiasi altra tipologia di analisi: quando vengono effettuate queste analisi, ci rivolgiamo ai medici, o agli specialisti, per poter comprendere i valori presenti, non essendo, noi, esperti in materia.
Questa cosa, più o meno, è uguale con le aziende.
Una volta che la contabilità è aggiornata, tu (imprenditore) devi controllare il bilancio della tua S.r.l. .
Il bilancio è, essenzialmente, un documento che è composto da due parti:
- la prima parte è data dal conto economico, dove troviamo i ricavi e i costi e l’utile come differenza,
- la seconda parte, il secondo documento, è lo stato patrimoniale. Un documento meno intuitivo, perché ci sono tutti i rapporti giuridici che ha l’azienda, come i crediti da incassare ancora dai clienti o le somma da corrispondere ai fornitori o gli eventuali debiti verso la banca (mutui, finanziamenti, ecc.).
Questi due documenti, conto economico e stato patrimoniale, sono due documenti che vanno a formare il bilancio, ma il problema è dato dal fatto che vanno monitorati i numeri presenti su di esso.
Se un imprenditore non ha un contabile interno all’azienda con cui poter analizzare il bilancio, deve rivolgersi a un consulente esterno, con cui confrontarsi per fare un punto sui risultati generati dal bilancio e, di conseguenza, su quali opportuni provvedimenti prendere.
Pertanto, riassumendo: il quarto errore che fanno gli imprenditori, nel momento in cui vogliono ridurre le imposte, è quello di non controllare i numero del bilancio della S.r.l. .
La soluzione è semplice, ossia quella di fare un incontro mensile con il proprio consulente e discutere dei numeri generati dal bilancio per comprendere il significato reale che, questi dati, hanno per te e, quindi, prendere gli opportuni provvedimenti.
Apro una piccola parentesi: attraverso i numeri presenti in bilancio, l’imprenditore può mettere in atto scelte strategiche, incrementare gli utili o raddoppiare il fatturato.
È ovvio che il commercialista non può farti una strategia aziendale, perché questa è una cosa che riguarda l’imprenditore; però, è anche vero che, un buon bilancio è frutto di una buona interazione tra commercialista e imprenditore e dall’impegno del commercialista di aggiornare frequentemente la contabilità.
Oltre ad aggiornare la contabilità ogni mese, tu puoi chiedere se puoi avere l’assistenza anche di mezz’ora, un’ora al mese per controllare i numeri del bilancio della tua S.r.l. e, durante l’incontro, puoi chiedere che significato hanno quei numeri.
Dopo, insieme al tuo commercialista, puoi decidere come focalizzarti sul miglioramento, vedendo quali soluzioni conviene prendere, sotto il profilo pratico, per il tuo business.
Nel mio studio, tramite la procedura della contabilità controllata, ogni mese aggiorniamo la contabilità.
Ciò avviene, ovviamente, perché c’è la collaborazione con l’imprenditore.
Poi, sempre ogni mese, una mia incaricata chiama l’imprenditore, per controllare insieme a lui lo stato di salute della sua azienda e, quindi, comprendere se l’aspetto economico dei ricavi e dei costi è sano, ossia se “è in utile” e anche se ha liquidità per poter pagare regolarmente tutti quanti i suoi fornitori/collaboratori e così via.
Posto questo, si può passare all’aspetto fiscale.
Aspetto che, in qualche modo, costituisce il quinto e ultimo errore.
Quinto errore: errata applicazione degli strumenti di efficacia fiscale
Il quinto errore, che fanno gli imprenditori che non riescono ad ottimizzare il carico fiscale e non riescono a ridurre le imposte e contributi, riguarda il fatto che, magari, loro conoscono gli strumenti, ma non sanno adattarli all’interno della loro azienda.
Capita che vengano individuati al momento della costituzione della S.r.l., inseriti nell’Atto costitutivo, per poi essere dimenticati.
Ricorda che ci sono tanti strumenti di efficacia fiscale, solo che alcuni vanno applicati prima di costituire la S.r.l., alcuni vanno applicati durante lo svolgimento della azienda, altri ogni singolo mese.
Altri strumenti, invece, per essere inseriti devono avere un valore vero, ossia ci deve essere una certa analisi, deve esserci, in qualche modo, l’elemento di prova che questa cosa sia vera, e questo avviene, di solito, nel corso degli anni successivi alla costituzione.
Faccio un esempio: l’applicazione delle royalties sul marchio.
Se tu crei un marchio oggi, non è che oggi puoi crearlo e poi darlo in affitto alla tua S.r.l. e prenderti come royalties 100.000 € al mese.
Ci sono diverse tipologie di strumenti di risparmio fiscale.
Alla fine delle consulenze che gli imprenditori hanno con me, loro sanno cosa fare per ridurre le imposte.
Peccato che, però, manchi un’ultima cosa molto importante, l’ultimo pezzettino: devono applicare il tutto al meglio nella propria azienda.
Ci vuole un po’ di tempo per riuscire a capire quanti e quali strumenti di efficace fiscale puoi inserire nella tua azienda, in quale specifico momento, in base ai tuoi obiettivi personali e in base ai numeri che sta generando la tua azienda.
C’è anche da aggiungere che, magari, qualche strumento di risparmio fiscale è più incerto rispetto ad altri e, quindi, occorre tener conto del grado di rischio che vuole prendere l’imprenditore o della tipologia di logica che ha.
La soluzione è sempre quella di controllare i numeri del bilancio che ha generato la tua S.r.l. e verificare, insieme al tuo consulente, l’applicazione di questi strumenti di efficace fiscale, sempre con una costante contabilità aggiornata.
Ti porto un altro piccolo esempio che riguarda i rimborsi forfettari, chilometrici e analitici.
Io consiglio sempre di metterli, mese per mese, per dare maggiore credibilità all’Agenzia delle Entrate, e non a fine anno; quindi, ogni mese, insieme al tuo consulente tu individui le trasferte aziendali fatte, perché con le trasferte aziendale si attivano i rimborsi delle S.r.l. e, in base a queste tipologie di trasferte, possiedi degli strumenti di efficacia fiscale per la tua azienda.
…avviandoci alle conclusioni
Questo è quello che, di fatto, facciamo nel mio studio commerciale: pubblichiamo contenuti di efficacia fiscale e contenuti su come applicare gli strumenti di risparmio fiscale previsti dalla legge da utilizzare per la tua S.r.l. .
Parallelamente, offriamo una guida per la tua azienda verso maggiori utili, verso maggiore liquidità, in modo da liberarti tempo per tagliare il carico fiscale riducendo le imposte e i contributi.
Tutto ciò grazie alla procedura della contabilità controllata, ossia ogni mese noi ti aggiorniamo la contabilità; ogni mese, un nostro incaricato, ti chiama per fissare l’appuntamento per verificare lo stato di salute della tua azienda.
A seguire, se ci sono utili e se c’è liquidità, si individua quanti strumenti di efficacia fiscale si possono inserire in quello specifico mese.
Io offro due grandi principali prodotti: il primo è la consulenza di Efficacia Fiscale, ossia una consulenza con la quale individuiamo tutti gli strumenti di efficacia fiscale e di risparmio fiscale che tu puoi utilizzare in base alla tua azienda, avendo un piano riguardante la fase di startup, (un anno dalla costituzione della tua S.r.l.), e gli strumenti che puoi applicare dopo due anni dalla costituzione della tua S.r.l. .
Dopodiché, abbiamo la Contabilità Controllata che altro non è che la contabilità ordinaria che ha un S.r.l., ossia tutta la registrazione delle fatture di acquisto e di vendita, degli estratti conto e anche, in più, l’aggiornamento mensile.
Aggiornamento a cui fa seguito un incontro, con un nostro consulente, per poter verificare lo stato di salute della tua azienda, in modo da applicare, subito dopo, il maggior numero di strumenti di risparmio fiscale.
Premetto che, a mio parere, a nessuno di noi dà tanto fastidio il fatto di pagare un carico tributario elevato, però, darebbe più fastidio scoprire che, negli anni addietro, si sarebbero potute risparmiare le imposte o i contributi e, di conseguenza, si sarebbero potuti tenere i soldi per sé, nel rispetto della legge.
Conclusioni
Grazie a questo articolo ora sai quali sono i 5 errori che fanno gli imprenditori quando cercano informazioni per tagliare il carico fiscale.
In tutti i casi in cui hai un’azienda sappi che, se tu vuoi veramente dormire sonni tranquilli, proteggere il tuo patrimonio personale, proteggere il tuo investimento imprenditoriale, tagliare le imposte ed i contributi, tutelare la tua famiglia e il tuo futuro, la soluzione migliore risiede nell’utilizzare una S.r.l. .
Ma non basta.
Devi, infatti, anche verificare di:
- produrre utili in abbondanza nella S.r.l.,
- avere sempre la liquidità necessaria per far funzionare la S.r.l. regolarmente e…
- utilizzare il più possibile strumenti di risparmio fiscale, riservati per legge alla S.r.l., nella tua società per ridurre le imposte e contributi dell’imprenditore.
Stai però attento, perché gestendo in modo inappropriato una S.r.l., rischi di pagare più del 70,72% di imposte e contributi (tanto quanto una ditta individuale).
Mentre, dal lato opposto, con una gestione fiscale efficace della S.r.l., le imposte possono essere ridotte fino al 28%.
Tra il 70,72% di carico tributario ed il 28%, ci sono vari strumenti di pianificazione fiscale che puoi utilizzare grazie alla tua S.r.l. per tagliare il più possibile le imposte ed i contributi Inps.
Più strumenti di risparmio fiscale specifici per la S.r.l. applichi e più riuscirai a ridurre le imposte ed i contributi avvicinandoti al 28%.
Strumenti di risparmio fiscale specifici per la S.r.l. che troverai scaricando il manuale che riceverai compilando il form qui in basso.
Tutte le volte che decidi di utilizzare una S.r.l. per la tua attività imprenditoriale, ricordati che puoi accedere al servizio della Contabilità Controllata.
Seguendo la procedura della Contabilità Controllata, puoi rendere la tua S.r.l. una macchina che ti genera costantemente, ogni anno, più soldi di quelli che spendi.
Ogni anno avrai una S.r.l. con più utili rispetto prima, con più soldi in banca rispetto a prima e la possibilità di tagliare il carico fiscale della società dal 70,72% al 28%.
Tutto questo grazie all’applicazione dei principi di Efficacia Fiscale e al controllo mensile dei numeri del bilancio della S.r.l. utilizzando la procedura della Contabilità Controllata.
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