Questo protocollo riservato — articolato in 9 punti — sta abbattendo il reddito personale dei miei clienti privati dal 25 al 40%. Solo per oggi ho deciso di condividerlo con te all’interno di questo articolo. Leggilo prima che il protocollo ritorni nel mio cassetto!
Indice dei contenuti
Il carico fiscale in Italia è sicuramente molto alto, questo è un dato di fatto chiaro a molti.
Ma, è altrettanto vero che, il sistema fiscale ti permette di avere redditi parzialmente detassati.
Alcuni addirittura esenti imposte per il 40%.
Direi che è una cosa che farebbe gola a tanti imprenditori.
Infatti, ho avuto un cliente che aveva costituito un know how e aveva deciso di concedere lo sfruttamento del marchio alla propria S.r.l. in cambio di un canone mensile detassato (al 25% o 40%).
Siccome sono compensi che il fisco potrebbe contestare in casi di controllo, ho preferito approfondire il suo caso e fargli un’apposita consulenza.
Da questa ricerca ho individuato i 9 punti principali da rispettare per diminuire il timore di una eventuale contestazione da parte del fisco.
Grazie a questa mia consulenza il cliente si è sentito sereno ad utilizzare, in modo legale, questo strumento fiscale, applicando tutto quello che gli serviva per affrontare un eventuale controllo dell’agenzia delle entrate.
Per proteggerti da contestazioni da parte del fisco, devi avere delle prove a tua difesa che non puoi creare dopo che hai ricevuto la contestazione.
Puoi difendere il tuo strumento fiscale solo se hai ottenuto delle prove prima di ricevere un controllo da parte del fisco.
Per questo motivo è fondamentale conoscere i principi che trovi di seguito prima di iniziare a utilizzare questo strumento.
Seguendo le indicazioni presenti in questa circolare puoi diminuire la paura di possibili contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate ogniqualvolta decidi di incassare dei canoni sul know how che concedi in usufrutto alle tue S.r.l..
Royalties, nello specifico, di che cosa sto parlando?
Sto parlando delle “Royalties”. Consistono in canoni di locazione pagati dalle tue S.r.l. direttamente a te a titolo di canone di locazione per lo sfruttamento economico del tuo Know-how.
Puoi definire il Know How come “il complesso delle cognizioni ed esperienze per il corretto impiego di una tecnologia o anche, più semplicemente, di una macchina o di un impianto.
Oppure il possesso di cognizioni specifiche necessarie per svolgere in modo ottimale un’attività, una professione, ecc.”.
Proseguendo nella lettura troverai maggiori informazioni sul come creare un Know How per la tua S.r.l..
Quanto sono tassate le Royalties?
In Italia, quando si incassa qualcosa come royalties, il reddito è detassato secondo queste due regole:
- Se tu hai meno di 35 anni usufruisci di una detassazione del 40% dei canoni di locazione che ricevi. Ad esempio se incassassi euro 1.000 come royalties, dichiareresti 600 euro nella tua dichiarazione dei redditi;
- Mentre se hai più di 35 anni il know-how hai una detassazione del 25% dei canoni di locazione che ricevi. Il che vuol dire che se tu ricevi 1.000 Euro come royalties, andrai a dichiarare un reddito di 750 Euro.
Perciò, sotto il profilo fiscale, puoi notare che si tratta di una cosa molto vantaggiosa.
Ma, nel concreto, cosa si intende per “Royalties”?
Per “Royalties” si intende tutta la proprietà intellettuale che tu puoi produrre.
Prima di farti un elenco di Know how che puoi mettere in atto, ti riporto un esempio di Know how che già esiste e che puoi realizzare.
L’esempio è quello del “modello Mc Donald’s”.
Se oggi volessi aprire un franchising Mc Donald’s, dovrai pagare al Mc Donald’s delle royalties, perché fanno in modo di fornirti tutte le procedure interne (per esempio, i manuali per i dipendenti), tutti i macchinari e le idee per come organizzare il tutto in modo che tu possa aprire un ristorante come McDonald’s.
L’esempio del modello Mc Donald’s è ovviamente un esempio di Know – How perfetto cui puoi aspirare.
Cosa che è impegnativa, ma non impossibile da realizzare da parte tua con il tempo.
Per rendere più concreto e applicabile il Know how nella tua S.r.l., condivido degli esempi di know how che puoi realizzare.
Ad esempio quando scrivi un libro, esso rappresenta una proprietà intellettuale.
Lo stesso meccanismo del know how aziendale lo puoi avere anche nel caso di info prodotti che tu crei.
Oppure tutto le volte che tu crei un macchinario nuovo che può essere brevettato.
In tutti questi casi hai un qualcosa che rientra nell’ambito della proprietà intellettuale.
Ma, per facilitarti ulteriormente nel trovare altri spunti per creare un nuovo know how, condivido con te un elenco di potenziali know how che puoi creare per la tua S.r.l..
Elenco di strumenti che puoi utilizzare per generare royalties per il know how
Qui, di seguito, ti condivido delle idee dei possibili strumenti che puoi mettere in pratica per realizzare degli incassi tramite Royalties nel caso in cui concedessi lo sfruttamento del tuo know how alla tua S.r.l.:
- Brevetti;
- Marchio su prodotto aziendale;
- logo aziendale;
- Manuali procedure interne;
- Libri;
- Infoprodotti;
- Ricette;
- Formule;
Ma attenzione, non è che sia così facile e immediato.
Quello che tu andrai a fare deve essere un vero know how e non una scusa per diminuire le imposte.
Per evitare di incorrere in errori e sanzioni, ti condivido 9 cose a cui stare attento in modo da essere certo di utilizzare il Know how per la tua S.r.l. nella maniera più corretta possibile.
Cosa a cui stare attento 1 – Deve essere un Know How vero
Il sistema del Know How non deve essere utilizzato solo per avere un risparmio fiscale. Il Know how deve essere vero. Questo comporta che devi avere più elementi di prova per dimostrare che:
- Il know how sia attribuibile a te;
- Hai realizzato un vero know how;
- Che generi un risultato replicabile anche per altre società;
- Il Know how sia stato realizzato prima del suo eventuale sfruttamento economico.
Più elementi riesci ad ottenere, maggiore è la possibilità di proteggere, anche sotto il profilo fiscale, la realizzazione del tuo know how.
Cose a cui stare attento 2 – non confondere le royalties con il commercio
Un punto importante da comprendere, e che crea confusione tra le persone, è quello di distinguere il concetto di incassare tramite royalties e il concetto di vendere un prodotto.
Mi spiego meglio. Per esempio, se hai un libro o un macchinario e lo vendi in prima persona, questa cosa ricade nel commercio e, quindi, cade in un principio di “Ricavi meno Costi” al fine di individuare il reddito da indicare nella tua dichiarazione.
Questo reddito non ha nessun beneficio fiscale. In questo primo caso tu realizzi il prodotto, e poi lo commercializzi direttamente tu in prima persona e non tramite terzi.
Se, invece, tu hai la proprietà intellettuale di un libro (o di un macchinario o un brevetto) e concedi in usufrutto questo diritto a un’altra S.r.l. che promuove il libro, in questo caso stai concedendo ad altri lo sfruttamento di un tuo know how in cambio di un canone denominato Royalties.
Questo compenso è detassato alle condizioni fiscali agevolate viste in precedenza. In questo secondo caso tu realizzi il know how, ma lo sfruttamento commerciale lo dai in concessione a un’altra S.r.l. in cambio di denaro.
Quindi non sei te che lo vendi in prima persona, ma è un soggetto terzo rispetto a te.
Questa è una delle cose molto importanti da sapere perché, in quanto ti permette di evitare possibili contestazioni con il fisco in caso di controlli.
Cose a cui stare attenti 3 – devi concedere lo sfruttamento commerciale a terzi
In parte riconducibile al punto visto in precedenza, lo sfruttamento commerciale del know how deve avvenire da parte di una terza persona e non da te direttamente, altrimenti potresti incappare in un incasso riconducibile al commercio, nel quale non avresti nessun beneficio fiscale.
Questo capitolo, sotto il profilo pratico, te lo descrivo con due diversi esempi.
In questo modo hai un’ulteriore parametro a cui devi stare attento per applicare correttamente il know how.
Esempio 1 Esempio ditta individuale con il titolare che ha creato un know how legittimo, ma che lo concede in sfruttamento alla sua ditta individuale. In questo caso, siccome la ditta individuale è la stessa persona fisica che ha creato il know how, il fisco potrebbe affermare che lo sfruttamento del Know how debba essere considerata un’attività commerciale poiché il creatore sfrutta economicamente in modo diretto il know how.
Prova a pensare, potrà mai la ditta individuale fare i bonifici al titolare del know how?Questo è impossibile perché il titolare del Know how è lo stesso titolare dell’azienda commerciale che sfrutta in concessione il know how. In questo caso tu non puoi utilizzare il beneficio fiscale del know how.
Esempio 2 Esempio imprenditore che ha una S.r.l. e che gli concede in concessione un Know How con canone mensile. In questo caso, siccome è la S.r.l. è un’entità distinta dal creatore del know how, è un’operazione regolare e valida. Importante: più si dimostra che la S.r.l. che sfrutta il know how è autonoma e distante dalla posizione del creatore del Know How e maggiore difese hai a disposizione. Questo comporta il che il titolare del Know How può regolarmente incassare i canoni del Know How e non avere paura di incorrere in contestazioni da parte dell’Azienda delle Entrate, senza che gli contestino l’utilizzo commerciale del Know How disconoscendo le agevolazioni fiscali. Questo in quanto la S.r.l. che sfrutta il know how è un soggetto diverso rispetto all’ideatore del Know How. Questa cosa è molto importante e devi stare assolutamente attento a rispettare questa regola.
Cose a cui stare attenti 4 – i costi di produzione del know how devono essere sostenuti dal privato
Come hai potuto leggere dal precedente punto, il know how deve essere concesso a una terza parte per far in modo che sia un know how vero che beneficia delle agevolazioni fiscali.
I grossi benefici fiscali li hai esclusivamente se incassi i canoni di locazione per un know how intestato a persona fisica.
ATTENZIONE: anche le società possono beneficiare di qualche agevolazione fiscale per i ricavi generati con lo sfruttamento di determinati know how, ma è un beneficio minore e marginale rispetto a quello che puoi ottenere se il know how fosse intestato a te persona fisica.
Siccome i benefici maggiori li hai nel caso di know how intestato a persona fisica, devi fare di tutto per dimostrare che il know how lo hai prodotto te come persona fisica.
Quindi, non puoi mettere nella contabilità della tua S.r.l. i costi relativi alla produzione di quel know how per poi intestarlo a te stesso.
Se lo facessi, incorreresti in due tipologie di contestazioni che potrebbero portare a queste conseguenze:
- Il fisco riconosce il know how a te stesso, quindi considera indetraibile l’iva e indeducibile il costo di tutte le fatture e spese inerenti alla produzione del know how scaricate dalla S.r.l.. A questo si aggiungono le sanzioni sull’iva e sulle maggiori imposte imputate alla società.
- Il fisco non riconosce il know how intestato alla persona fisica, ma lo considera intestato alla società in quanto lei ha sostenuto tutto l’onere riguardante la produzione del know how. In questo caso le spese della S.r.l. sarebbero riconosciute buone e sarebbe il socio fortemente attaccato dal fisco. Così a te sarebbe accertato un maggior reddito dovuto al mancato riconoscimento del bonus fiscale del Know How. Adesso si aprono due scenari:
- Non è riconosciuto il 40% o 25% di esenzione dalle imposte con la necessità di pagare anche l’ulteriore Inps gestione separata;
- Oppure potrebbe essere riconosciuto in capo al socio un’attività commerciale e quindi soggetta al pagamento di iva, Irpef ordinaria e Inps commercianti.
Per poter utilizzare regolarmente il Know how con tutti i benefici fiscali possibili, devi dimostrare che il know how sia stato prodotto da te come persona fisica.
Se inserisci dei costi in contabilità nella tua s.r.l. che si riferiscono alla produzione del Know How, potresti incorrere in sanzioni da parte del fisco dovuto al fatto che il fisco non ti riconosce come titolare del know how.
Cose a cui stare attenti 5 – registra il Know how a nome di una persona fisica
Ho voluto inserire questo capitolo perché, alcune volte, i clienti mi chiedono: “Posso intestare un Know – how all’azienda?” “Mi conviene intestare il Know – how a me persona fisica o all’azienda?”
Ogni know how lo puoi intestare sia a una persona fisica sia a una società.
Quindi, ogni qualvolta crei un know how, devi bilanciare le opportunità concesse da queste due situazioni:
- Puoi intestare il tuo know how a te persona fisica senza poterti scaricare il costo in contabilità delle spese che sostieni per fare i test e per la sua realizzazione.Ma, una volta brevettato, incassi le royalties con il 40% di esenzione da Irpef se hai meno di 35 anni, oppure con il 25% di esenzione dall’Irpef se hai più di 25 anni. Inoltre ricordati che non devi pagare l’Inps e l’Irap sopra questi compensi, poiché non li stai generando in regime d’impresa.
- Oppure puoi intestare il Know how alla tua S.r.l. e quindi non hai i benefici fiscali dell’esenzione del 25% o del 40%, ma puoi scaricarti i costi nella contabilità della S.r.l..
IMPORTANTE: anche lo sfruttamento del know how intestato a una società ha dei benefici fiscali (“patent box”, di cui scriverò un articolo nelle prossime settimane), ma sono nettamente minori rispetto che al bonus riservato alle persone fisiche.
Perciò, il vantaggio di intestare il know how a te oppure alla tua S.r.l. dipendente da:
- I costi che devi sostenere per realizzazione il know-how. Più sono alti e più ti conviene scaricarli in capo alla S.r.l..
- La rendita annuale che ti può generare il know how. Più la rendita è bassa e più di conviene intestare il tutto alla S.rl..
- Il numero di aziende al quale puoi vendere lo sfruttamento economico del know how. Meno aziende a cui puoi vendere il Know how maggiore è il vantaggio di intestarlo alla tua S.r.l..
Cose a cui stare attenti 6 – il valore deve essere vero, quindi difenditi con una perizia di valutazione di un perito
Un altro punto di riflessione importante è che il know-how deve essere vero, reale e il canone della royalties deve essere pagato per il suo giusto valore di mercato.
Non bisogna utilizzare il know-how come un qualcosa per farsi bonifici sul conto corrente personale quando in realtà non c’è motivo.
Deve essere un qualcosa che abbia un valore vero, reale tanto quanto le terze persone sarebbero disposte a pagare per acquistare il diritto di sfruttamento di quel specifico know how.
Cosa vuol dire questo? Vuol dire che, di punto in bianco, non puoi costituire una S.r.l., creare un know-how (un info prodotto o un libro), e ti inventi il prezzo a tuo piacimento che deve pagarti la società al fine di incassare i bonifici sul tuo conto corrente personale.
Tutto questo solo con l’intenzione di avere una tassazione agevolata con la semplice scusa che li dichiari come Royalties.
Questo non sarebbe corretto e il fisco disconoscerebbe il valore attribuito ai canoni delle Royalties.
No! Non funziona così.
Deve essere, invece, un qualcosa per cui gli altri sarebbero disposti a pagare. Il valore deve essere vero al punto tale che altri sarebbero disposti ad acquistare quel medesimo sfruttamento di know how.
Sono d’accordo con te con il fatto che il valore può essere una cosa soggettiva, e che non sia facilmente determinabile.
Quindi, una soluzione che puoi adottare, per poterti difendere da un possibile contestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate sul canone di locazione riconosciuto al know – how, è quella di farsi valutare il valore del know-how da un perito esterno.
Con questa perizia non avrai la certezza di essere completamente esentato da eventuali accertamenti, ma in caso di controlli dell’Agenzia delle Entrate, avresti una perizia datata che certifica il valore attribuibile al Know how.
E, soprattutto, che questo valore non è stato attribuito a caso, ma è frutto di un adeguato processo di valutazione di un perito esterno alle parti interessate. In caso di controlli, l’Agenzia delle Entrate farà una propria perizia di valutazione del tuo Know How.
Valore che può essere diverso dal tuo.
Ma in questo caso, come difesa, tu avrai la perizia con cui dimostri a un eventuale giudice che il tuo valore è stato attribuito seguendo un determinato criterio logico, senza aver inventato nessun valore in modo imparziale.
Anche perché il perito non sarà mai disposto ad accertare un valore superiore a quello vero attribuibile al know how utilizzando un processo con adeguati elementi giustificativi a supporto.
La perizia potrebbe costarti anche euro 3.000, ma è una forma di tutela che ti farà risparmiare sanzioni e guai, seppur eventuali.
Cose a cui stare attenti 7 – contratto di sfruttamento delle royalties con data certa
Ricordati di fare un contratto tra la S.r.l. e te con data certa.
Il know-how si attiva semplicemente facendo un contratto di royalties tra te persona fisica e un’altra società.
Deve essere predisposto un contratto tra una persona fisica e una S.r.l. con:
- La descrizione delle condizioni economiche;
- La descrizione del know-how;
- Il contratto deve avere una data certa per essere difendibile da eventuali contestazioni dell’Agenzia delle Entrate.
Perciò, operativamente, per ricevere i soldi come delle royalties, basta stipulare un contratto scritto tra te e la S.r.l., ma una cosa che consiglio, ogni qualvolta che vuoi stipulare un contratto di know-how, è quello di applicare la data certa.
Infatti, è vero che, per una tua maggiore tutela contro il fisco, ci sia il fatto di avere una perizia che attribuisce un valore certo al know how, ma un altro elemento che ti difende da eventuali nuove contestazioni del fisco è la data certo con il quale è stipulato il contratto di royalties tra te e le altre S.r.l., grazie al quale concedi lo sfruttamento del tuo know how.
Questo poiché puoi dimostrare di non aver stipulato un contratto di know how con il solo scopo di diminuire il carico fiscale della tua S.r.l., concordando condizioni del Know how arbitrarie per annullare il reddito della società trasportandolo nella tua dichiarazione dei redditi personale come royalties di Know how, con l’unico fine di avere benefici fiscali.
Ma, in virtù di una data certa precedente, dimostri che c’è stato un accordo vero che garantisce un’applicazione costante nel tempo secondo gli accordi originari presi tramite il contratto.
Grazie a questo hai un’arma in più a tua difesa contro possibili contestazioni da parte del fisco.
Come puoi attribuire la data certa ai tuoi contratti di concessione di know how?
Condivido con te una breve circolare che avevo scritto nel mio precedente blog.
Puoi difenderti dal fisco mostrando la data certa e risparmiare soldi
Per dimostrare al fisco la legittimità di accordi presi con i collaboratori, clienti, fornitori o qualsiasi accordo con altre parti commerciali, spesso è necessario dimostrare la vera data di stipula dell’atto.
La data certa ti permette di far capire all’agenzia delle entrate che il tuo documento firmato è VERO e non è stato creato appositamente per evitare conseguenze fiscali dopo l’accertamento.
In questo modo hai maggiore possibilità di riconoscere i tuoi costi fiscali riconosciuti da parte del fisco. Negli anni passati si poteva ottenere la data certa del tuo documento con un timbro delle poste con soli € 0,80 oppure andare presso l’Agenzia delle Entrate a registrarlo pagando una imposta di registro di € 200.
Da adesso la posta non ti applica più il timbro della data certa.
Come puoi evitare di pagare € 200 e ottenere la data certa nei tuoi documenti fiscale? Le soluzioni sono:
1) invio del documento tramite PEC;
2) marca temporale (costo pochi centesimi);
3) raccomandata senza busta.
Con questi 3 metodi puoi: – dare la data certa a tutti i tuoi documenti tutte le volte vuoi; – risparmiare € 200 per ogni operazione, in quanto non paghi l’imposta di registro dell’Agenzia delle Entrate; – avere più tutela contro il fisco in caso di accertamento;
Come hai potuto leggere, ci sono validi strumenti economici per poter attribuire la data certa al vostro contratto.
Si stipula un normale contratto, si fa firmare da entrambe le parti e gli si applica la data certa autoinviandoti una Pec.
Questa procedura è consigliata e utile per fare in modo da non presagire che un determinato atto sia stato predisposto al fine di diminuire in maniera arbitraria il reddito.
Cose a cui stare attenti 8 – Ricordati che c’è la ritenuta d’acconto sui compensi della Royalties
Questa cosa non è di vitale importanza, in quanto non è una cosa che ti negherebbe l’uso del know how.
Ma è ,comunque, importante perché influenza la gestione degli incassi ogni qualvolta devi percepire i compensi delle royalties.
Ogni volta che devi incassare delle Royalties ricordati queste due cose:
- Il compenso è soggetto a ritenuta d’acconto del 20% sulla parte imponibile;
- La parte che è esente dalle imposte non è soggetto a ritenuta. Se hai fino a 35 anni il compenso delle royalties non soggetto a ritenuta è del 40%. Se hai più di 35 anni il compenso delle royalties non soggetto a ritenuta è del 25%.
Ti faccio due esempi.
Compenso royalties a soggetto che ha 35 anni o meno:
- Canone royalties € 1.000,00
- Ritenuta del 20% sul 60% € 120,00
- Totale da pagare € 880,00
Compenso royalties a soggetto che ha più di 35 anni:
- Canone royalties € 1.000,00
- Ritenuta del 20% sul 75% € 150,00
- Totale da pagare € 850,00
Come puoi notare questo influisce sull’importo che tu devi ricevere come titolare della Royalties.
Ricordati che in dichiarazione dei redditi dovrai dichiarare come reddito diverso solo la parte di imponibile da tassare (la parte esente NON va inserita in dichiarazione) e devi anche indicare le ritenute che tu hai subito.
Le ritenute sono, con parole semplici, imposte che tu hai versato in anticipo.
Quindi pagherai solo il saldo in sede di dichiarazione dei redditi o, nel caso in cui sei a credito, valutare se richiedere a rimborso gli importi.
Cose a cui stare attenti 9 – non sottovalutare il compenso basso del Know How, in quanto è replicabile su ogni S.r.l. e su ogni anno in modo ricorrente
Anche se dovessi accorgerti di avere un know how di importo relativamente basso, non sottovalutare l’effetto di scalabilità che questo può avere.
Ti faccio un esempio.
Se tu inventassi un know how specifico che vale euro 300 al mese, all’anno tu incasseresti dalla tua S.r.l. solo Euro 3.600 euro all’anno.
Se il tuo know how fosse qualcosa che sia utile ed utilizzabile anche per altre S.r.l., questo significa che puoi concedere in sfruttamento il tuo Know how anche ad altre società e quindi beneficiare di ulteriori 3.600 euro all’anno.
Prova a pensare dell’effetto che puoi avere se tu concedessi in sfruttamento il tuo know how ad altre 10,100 o 1.000 S.r.l..
Ovviamente il know how deve essere vero, di valore certo, e le altre S.r.l. devono trarre un beneficio reale dal Know how, in modo da evitare possibili altre contestazioni da parte del fisco.
E ricordati anche di non sottovalutare l’effetto del compenso ricorrente che tu avresti agni anno.
Anche se ti sembra molto cara una perizia di Euro 3.000 per farti valutare un know how da Euro 300 mensili, non sottovalutare l’effetto positivo che questo può avere nel corso del tempo sulla tua tassazione.
Mi spiego meglio.
Ogni volta che tu hai un know how puoi avere un forte effetti di scalabilità che deriva dal fatto che l’incasso lo ricevi ogni anno e del fatto che questo meccanismo lo puoi replicare anche sulle altre S.r.l.:
1) Se anche tu dovessi ricevere una valutazione di euro 300 al mese, ricordati che tu incasseresti euro 3.600 all’anno, ogni anno. Quindi è facile, dopo 10 anni, ad arrivare a compensi di euro 36.000;
2) Se il know how lo cedi ad altre S.r.l. puoi moltiplicare gli incassi che derivano dallo sfruttamento del tuo know how nello stesso anno. Quindi, se in un medesimo anno, tu concedi in concessione a 10 S.r.l. il tuo know how, allora tu riceveresti un compenso annuale di euro 36.000. Tutto questo con lo stesso know how valutato dal perito.
Come puoi calcolare il compenso delle Royalties?
Un’idea che vorrei condividere con te è che, come royalties, potresti percepire i canoni secondo 4 differenti tipologie:
- Puoi stipulare un contratto con royalties fisse, come se fosse un normale abbonamento, indipendentemente da come vada l’azienda che le utilizza;
- Oppure prendere royalties in percentuale al fatturato e del ricavo della S.r.l. che utilizza il tuo Know – How;
- Oppure prevedere una royalties in funzione dell’utile della società che sfrutta il know how (utile = ricavi – costi);
- Oppure una royalties in funzione del numero dei prodotti venduti che sono oggetto di concessione del know how
Chiaramente, c’è anche la possibilità di una soluzione mista (in parte fissa e in parte variabile).
Conclusioni
Ricordati che il principio fondamentale, per poter avere un know how lecito, è quello di attribuirgli un valore di concessione al pari del valore che qualsiasi altra persona avrebbe pagato per poterlo utilizzare economicamente.
Cosa che, in caso di controllo e contestazione, devi poter giustificare.
Per questo motivo, se hai bisogno di una consulenza, puoi metterti in contatto con me.
In tutti i casi in cui hai un’azienda sappi che, se tu vuoi veramente dormire sonni tranquilli, proteggere il tuo patrimonio personale, proteggere il tuo investimento aziendale, tutelare la tua famiglia e il tuo futuro, la soluzione migliore risiede nell’utilizzare una S.r.l. .
Ma non basta.
Devi infatti anche verificare di: produrre utili in abbondanza, avere sempre la liquidità necessaria per far funzionare l’azienda regolarmente e utilizzare il più possibile strumenti di pianificazione fiscale nella tua società per ridurre le imposte della S.r.l. .
Stai però attento, perché gestendo in modo inappropriato una S.r.l., rischi di pagare più del 70% di imposte e contributi (tanto quanto una ditta individuale, ma solo con la S.r.l. puoi ridurre il carico fiscale complessivo).
Mentre, dal lato opposto, con una gestione fiscale efficace della S.r.l., le imposte possono essere ridotte fino al 28%.
Tra il 70% di carico tributario ed il 28%, ci sono vari strumenti di pianificazione fiscale che puoi utilizzare nella tua S.r.l. per tagliare il più possibile le imposte ed i contributi.
Più strumenti di risparmio fiscale specifici per la S.r.l. applichi e più riuscirai a ridurre le imposte ed i contributi avvicinandoti al 28%.
Strumenti di risparmio fiscale specifici per la S.r.l. che troverai scaricando il manuale che riceverai compilando il form qui in basso.
Tutte le volte che decidi di utilizzare una S.r.l. per la tua attività imprenditoriale, ricordati che puoi accedere al servizio della Contabilità Controllata.
Seguendo la procedura della Contabilità Controllata, puoi rendere la tua S.r.l. una macchina che ti genera costantemente più soldi di quelli che spendi, ogni anno sempre di più.
Ogni 12 mesi avrai una S.r.l. con più utili rispetto a prima, con più soldi in banca rispetto a prima e la possibilità di tagliare il carico fiscale della società dal 70% al 28%.
Tutto questo grazie all’applicazione dei principi di Efficacia Fiscale e al controllo mensile del bilancio della Contabilità Controllata nella tua S.r.l. .
In questo modo crei sempre più ricchezza per te e ottieni tutto il successo che ti meriti insieme alle persone a te care.
Se non puoi applicare la procedura della Contabilità Controllata con il tuo commercialista, non preoccuparti.
In alternativa puoi inviare una email direttamente a me all’indirizzo info@efficaciafiscale.com, con oggetto “Contabilità Controllata” e richiedere maggiori informazioni.
Invece, per ottenere gratuitamente altri strumenti di Efficacia Fiscale che ti consentono di diminuire le imposte della tua S.r.l., è sufficiente che compili il form qui sotto, inserendo la tua migliore email.
Riceverai un manuale che comprende una check list dettagliata dei principali strumenti che puoi utilizzare con la tua S.r.l. per ridurre il carico fiscale dal 70% al 28%.
Vuoi aprire una S.r.l. e vuoi maggiori informazioni?
Puoi scegliere uno dei 2 canali disponibili:
1) inserire la tua migliore email nel form qui sotto. Ciò ti consentirà di ricevere una email con un link che ti consentirà di scaricare il manuale gratuito con i 94 strumenti di risparmio fiscale che puoi utilizzare con la tua S.r.l. .
Al termine della lettura del manuale che scaricherai, potrai richiedere gratuitamente una consulenza per comprendere se puoi accedere ad un mese di Contabilità Controllata in omaggio per la tua S.r.l. (o la futura S.r.l.).
2) oppure puoi comprare il libro “Come ridurre le imposte della S.r.l.“ che trovi cliccando su questo link Prendere il libro da questo link ti permetterà, se lo vorrai, di acquistare una consulenza con me ad un prezzo scontato (euro 197 + Iva, invece che euro 497 + Iva).
Oltretutto, acquistando il libro da questo mio link, potrai ricevere gratuitamente a casa tua (o presso il tuo ufficio) anche la mia personale newsletter trimestrale cartacea, per sempre.
Se non ti è chiaro qualcosa, ricorda che il team di Efficacia Fiscale è a tua disposizione!
Che cosa aspetti a contattarci?
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!