Conviene investire nelle Startup innovative come privato o come società?

Già da qualche anno gli imprenditori possono beneficiare delle agevolazioni concesse alle società definite come “Startup innovative”.

Ma quello che è difficile da individuare è come ottenere i benefici fiscali da questo nuovo strumento normativo. Infatti non è intuitivo capire quando conviene investire nelle startup innovative come privato o come società.

Questo potrebbe comportare che, nonostante esistano buone agevolazioni fiscali per le startup innovative, non ne usufruiamo pienamente.

Cosa che, con una maggiore comprensione sul come ottimizzare questo strumento giuridico, ti garantirebbe di massimizzare il bonus fiscale impiegando quello che stai attualmente utilizzando, ossia la tua attuale azienda.

Con questo articolo si vuole dare risposta alle seguenti domande:

“Cosa sono le Startup innovative?”

“Quali requisiti bisogna avere per costituire una startup innovativa?”

“Quali benefici ha una startup innovativa?”

“Quando mi conviene investire nelle Startup innovative come privato o come società”

Cosa sono le startup innovative?

Le società definite startup innovative nascono con il decreto legge 179/2012 (noto come decreto crescita 2.0) il quale ha consentito la nascita di una nuova tipologia di impresa caratterizzata da un alto contenuto tecnologico consentendo agevolazioni a chi la costituisce, a chi la finanzia ed all’imprenditore che la gestisce.

Questo significa che se hai una società che rispetta i parametri indicati di seguito puoi usufruire dei bonus e benefici fiscali ad essi riservati sia nel caso in cui tu sei un finanziatore, sia nel caso in cui tu sia l’imprenditore che gestisce la società.

 

Quali requisiti devono avere le società per essere identificate come startup innovative?

I requisiti che devono rispettare le società per essere considerate startup innovative sono i seguenti:

  • deve essere costituita in forma di società di capitali (S.r.l., spa e sapa anche cooperative). Quindi NON rientrano le ditte individuale e le società di persone (ss, snc e sas); (leggi anche quali sono i vantaggi dell S.r.l.)
  • devo essere di nuova costituzione o costituite da meno di 5 anni;
  • la sede principale deve essere in Italia o altro stato membro UE (o in alternativa altri stati aderenti allo spazio economico UE) ma a patto che abbiamo l’unità produttiva o filiale nel territorio nazionale;
  • un valore annuo della produzione inferiore ai 5 milioni di euro;
  • non distribuiscono o non hanno distribuito utili;
  • non sono costituite da fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda;
  • hanno come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.

 

ATTENZIONE: il contenuto innovativo dell’impresa è identificato con il possesso di almeno uno dei tre seguenti criteri:

  1. sostenere spese in ricerca e sviluppo per un valore almeno pari al 15% del fatturato o dei costi annui sostenuti (come parametro devi prendere il maggiore tra il fatturato ed i costi totali sostenuti);
  2. la forza lavoro complessiva è costituita per almeno 1/3 da dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori, oppure per almeno 2/3 da soci e collaboratori a qualsiasi titolo in possesso di laurea magistrale;
  3. l’impresa è titolare, depositaria o licenziataria di un brevetto registrato (privativa industriale) oppure titolare di programma per elaboratore originario registrato.

N.b. Le startup innovative non hanno restrizioni di età o vincoli settoriali, ciò vuol dire che possono essere utilizzate in qualsiasi settore produttivo dalla agricoltura, al digitale alla manifattura.

 

Quali sono i benefici fiscali delle startup innovative?

I benefici collegati alle startup innovative sono di due tipologie.

Infatti la legge prevede dei vantaggi differenti per chi è l’imprenditore che esercita l’attività attraverso la startup innovativa e per chi è il finanziatore della stessa.

 

Agevolazioni per l’imprenditore

Di seguito sono elencate le principali agevolazioni riservate agli imprenditori che esercitano la propria attività attraverso lo strumento della startup innovativa:

  • Costituzione della società senza la necessità di un notaio;
  • Esonero dai diritti camerali e imposte di bollo per le pratiche relative alla Camera di Commercio;
  • Esonero dal pagamento del diritto annuale della Camera di Commercio;
  • Alle startup innovative costituite in forma di s.r.l. è consentito di creare categorie di quote dotate di particolari diritti (ad esempio, si possono prevedere categorie di quote che non attribuiscono diritti di voto o che ne attribuiscono in misura non proporzionale alla partecipazione);
  • Proroga del termine di un anno per la copertura delle perdite: le società quando hanno delle perdite devo prendere opportuni accorgimenti imposti dal codice civile entro al massimo l’esercizio successivo. Per le startup innovative questo termine è allungato di un ulteriore anno al fine di avere due anni per gestire la perdita presente in bilancio.
  • Le startup innovative non sono soggette alla disciplina delle società di comodo e delle società in perdita sistematica. Pertanto, nel caso conseguano ricavi “non congrui” oppure siano in perdita fiscale sistematica non scattano nei loro confronti le penalizzazioni fiscali previste per le cosiddette società di comodo, ad esempio l’imputazione di un reddito minimo e di una base imponibile minima ai fini Irap, l’utilizzo limitato del credito IVA o l’applicazione della maggiorazione Ires del 10,5%;
  • Obbligo di apposizione del visto di conformità per compensazione dei crediti IVA solo per il credito superiore a € 50.000,00 (invece che € 15.000,00).
  • Le startup innovative possono assumere i collaboratori con maggiore flessibilità (deroghe al c.d. Jobs Act): La startup innovativa può assumere personale con contratti a tempo determinato della durata massima di 36 mesi, senza i limiti sulla durata e sul numero di proroghe previsti dal Jobs Act. Inoltre al termine dei 36 mesi, il contratto potrà essere ulteriormente rinnovato una sola volta, per un massimo di altri 12 mesi, portando la durata complessiva del rapporto di lavoro a 48 mesi. Le startup innovative con più di 5 dipendenti non sono tenute a stipulare un numero di contratti a tempo determinato calcolato in rapporto al numero di contratti a tempo indeterminato attivi.
  • Facoltà di remunerare il personale in modo flessibile (anche in modo variabile): è lasciato alle parti libertà di stabilire che una parte della remunerazione dei collaboratori sia fissa e variabile collegandola a determinati obiettivi aziendali o parametri di rendimento come ad esempio il fatturato oppure l’utile.
  • Facoltà di remunerare i collaboratori cedendo una parte dell’azienda: puoi pagare i collaboratori non solo in denaro, ma dandogli anche una parte della tua azienda. Le startup innovative e gli incubatori certificati possono remunerare i propri collaboratori con strumenti di partecipazione al capitale sociale (come le stock option).
  • Possibilità di raccogliere capitali con campagne di equity crowdfunding ossia possono raccogliere capitali con maggiore facilità anche attraverso portali online autorizzati da piccoli investitori.
  • Accesso agevolato al Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese: il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese è un fondo pubblico che facilita l’accesso al credito attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari. La garanzia copre fino allo 80% del credito erogato dalla banca alle startup innovative e agli incubatori certificati.
  • Fail-fast: in caso di insuccesso, le startup innovative possono contare su procedure più rapide e meno gravose rispetto a quelle ordinarie per concludere le proprie attività.

 

Agevolazioni per il finanziatore

  • Bonus fiscali per chi investe nel capitale di rischio delle startup innovative sono riservate sia alle persone fisiche che alle persone giuridiche (ossia alle società).

Per ottenere l’agevolazione l’investitore deve fare un investimento a titolo di partecipazione al capitale sociale della società che ha i requisiti della startup innovativa.

L’agevolazione prevede per le persone fisiche che investono nella startup innovativa hanno una detrazione Irpef pari al 30% dell’investimento fino a un massimo di 1 milione di euro.

Nello stesso modo le persone giuridiche hanno come incentivo una deduzione dall’imponibile Ires del 30% dell’investimento fino a un massimo di 1,8 milioni di euro.

ATTENZIONE: condizione per avere questo bonus è di mantenere la partecipazione nella startup innovativa per un minimo di tre anni.

Conviene investire nelle startup come persona fisica o come azienda?

Non c’è una soluzione univoca per tutti. Ogni singola posizione fiscale va valutata caso per caso per capire quali detrazioni e deduzioni fiscali sta già utilizzando chi deve effettuare l’investimento nella startup innovativa.

Ma ci sono degli indicatori che ti possono far capire quando e quanto conviene investire a titolo personale oppure come società.

 

Se sei un privato

Tutte le volte che sei consapevole di dover dichiarare redditi alti in un determinato anno puoi stabilire in anticipo di effettuare un investimento in una startup innovativa a titolo personale.

Il limite oltre il quale non devi investire nella startup innovativa a livello personale è fino alla copertura delle imposte Irpef che prevedi di pagare nella tua prossima dichiarazione dei redditi.

Questo significa che negli anni in cui hai effettuato finanziamenti nelle startup innovative puoi far confluire la maggior parte dei redditi in capo alla tua persona (esempio distribuire gli utili delle mie S.r.l.) e avere comunque un basso prelievo impositivo.

Quindi tutte le volte che hai in previsione di dover dichiarare un maggior reddito nella tua successiva dichiarazione dei redditi hai sicuramente beneficio nel fare investimenti nelle startup innovative in quanto utilizzando il bonus fiscale eviti di pagare le imposte.

 

Se sei una società

Se invece sei consapevole che hai un reddito personale contenuto ed hai paura di non utilizzare totalmente l’agevolazione compensandola con le imposte presenti nella tua dichiarazione dei redditi potrebbe essere conveniente valutare di effettuare l’investimento attraverso una delle tue aziende (ovviamente ne hai a disposizione).

N.b. se non hai delle società puoi comunque optare per far fare l’investimento anche al coniuge/familiari e persone a te collegate.

Sicuramente l’agevolazione che hanno le società che investono nella startup innovativa è minore rispetto al bonus che beneficiamo a titolo personale.

Ma ti consentirebbe comunque di diminuire il reddito imponibile della società in modo da aumentare l’utilizzo effettivo globale del bonus relativo alle startup innovative.

Ovviamente l’abbattimento del carico fiscale della tua azienda permette a te di avere maggiori utili da distribuire o da reinvestire nella tua stessa azienda.

 

Puoi fare entrambi

Probabilmente la soluzione ottimale è quella di utilizzare una parte del bonus a titolo personale ed una parte attraverso la tua azienda.

La quota di bonus che per te è conveniente da utilizzare a titolo personale o come società dipendente dalla tua previsione di reddito che stimi di dichiarare nell’anno corrente nella prossima dichiarazione dei redditi.

Per questo motivo puoi investire nelle startup innovative con la certezza di massimizzare il bonus fiscale a te dedicato attraverso una preventiva programmazione dei tuoi redditi e degli investimenti da fare.

 

La procedura in sintesi

  1. Individua i tuoi redditi personali dell’anno corrente (anche stimati)
  2. Individua le imposte da versare
  3. Individua l’investimento che vuoi fare nella startup innovativa e moltiplicalo per il 30%
  4. Se noti che il bonus del 30% dell’investimento è minore rispetto alle imposte che devi versare nella tua dichiarazione dei redditi puoi fare l’investimento nella startup innovativa a titolo personale.
  5. Se noti che il bonus del 30% dell’investimento nella startup innovativa è maggiore rispetto alle imposte che dovrai pagare a titolo personale allora ti conviene valutare di effettuare una parte dell’investimento attraverso una delle tue società (o comunque di far fare l’investimento al coniuge)

 

Questo ti fa capire che investire nelle startup innovative ti fa risparmiare delle tasse e che bisogna stare attenti al come e quanto effettui l’investimento per evitare di perdere dei soldi perché non utilizzi al pieno il bonus fiscale a tua disposizione.

Per questo motivo hai bisogno di effettuare una programmazione dell’investimento prima di effettuare l’operazione di finanziamento.

In tutti i casi in cui hai un’azienda sappi che, se tu vuoi veramente dormire sonni tranquilli, proteggere il tuo patrimonio personale, proteggere il tuo investimento aziendale, tutelare la tua famiglia e il tuo futuro, la soluzione migliore risiede nell’utilizzare una S.r.l. .

Ma non basta.

Devi infatti anche verificare di: produrre utili in abbondanza, avere sempre la liquidità necessaria per far funzionare l’azienda regolarmente e utilizzare il più possibile strumenti di pianificazione fiscale nella tua società per ridurre le imposte della S.r.l. .

Stai però attento, perché gestendo in modo inappropriato una S.r.l., rischi di pagare più del 70% di imposte e contributi (tanto quanto una ditta individuale, ma solo con la S.r.l. puoi ridurre il carico fiscale complessivo).

Mentre, dal lato opposto, con una gestione fiscale efficace della S.r.l., le imposte possono essere ridotte fino al 28%.

Tra il 70% di carico tributario ed il 28%, ci sono vari strumenti di pianificazione fiscale che puoi utilizzare nella tua S.r.l. per tagliare il più possibile le imposte ed i contributi.

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Ogni 12 mesi avrai una S.r.l. con più utili rispetto a prima, con più soldi in banca rispetto a prima e la possibilità di tagliare il carico fiscale della società dal 70% al 28%.

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