Come gestire i finanziamenti dei soci (e non soci) in una S.r.l.?
Indice dei contenuti
Ciao,
ti do il benvenuto in questa nuova circolare del blog di Efficacia Fiscale.
Questa settimana parleremo di un aspetto molto importante per te che stai pensando di utilizzare il finanziamento soci nella tua S.r.l..
Appena avrai finito di leggere questa circolare avrai tutti gli elementi a tua disposizione per gestire un finanziamento soci nel modo corretto, evitando imposte non volute, sanzioni o interessi.
Ti dico questo perché, nel corso della vita della tua S.r.l., incontrerai la necessità di effettuare un finanziamento come socio o, in determinati casi, anche come non socio.
Per poter utilizzare il finanziamento soci nella tua S.r.l. nel modo adeguato, però, ci sono delle regole che devi rispettare, altrimenti potresti incorrere in imposte, sanzioni e interessi da pagare in caso di accertamento.
Inoltre, se non si presta la dovuta attenzione, il finanziamento potrebbe essere considerato come un conferimento ed esporti al pagamento dell’imposta di registro aggravando i costi.
Non è detto che tu debba, per forza, finanziare la tua S.r.l., ma ci potrebbero essere più occasioni in cui tu sia obbligato a farlo o, per le quali, tu potresti ritenere sia conveniente.
Può capitare infatti che, soprattutto nei primi periodi di vita della S.r.l., il socio debba anticipare dei soldi per pagare le prime fatture della società.
Oppure, può capitare, che ci siano delle perdite e che i soci debbano mettere mano al portafoglio per porvi rimedio e permettere, alla società, di evitare la liquidazione.
O, anche, che ci sia bisogno di finanziare la S.r.l. per l’acquisto di nuovi beni strumentali.
Tutto questo per dimostrarti che possono esserci dei precisi casi, o momenti della tua S.r.l., che potrebbero spingerti a fare finanziamenti nella tua società, cosa cui devi stare attento perché vanno fatti nel modo migliore.
Ottimizzare il carico fiscale è una tua responsabilità, non è un’attività che puoi delegare a terzi, solo tu puoi decidere di applicare maggiori strumenti di Efficacia Fiscale nella tua S.r.l. nel rispetto della legge.
Il punto di svolta, appunto, risiede nel fatto che puoi veramente risparmiare le imposte solo se lo fai legalmente. Pagare, oggi, meno imposte perché utilizzi male degli strumenti di pianificazione fiscale è un’arma che si rivolge contro di te perché, in futuro, in caso di controlli, il funzionario dell’Agenzia delle Entrate, ti farebbe pagare le imposte che hai evitato di pagare in precedenza, ma con l’aggiunta di sanzione e interessi.
Per questo motivo, se vuoi risparmiare le imposte, devi farlo solo nel rispetto della legge e utilizzando più strumenti di risparmio fiscale possibili.
Più strumenti di risparmio fiscale applichi e maggiore sarà il risparmio delle imposte.
Questo significa avere più soldi che puoi investire nella tua azienda per acquistare nuovi macchinari, per dare maggiori incentivi ai venditori, per acquisire nuovi collaboratori, essere indipendenti dai clienti peggiori.
Tutte cose che migliorano la tua S.r.l. e che la rendono più automatizzata, liberando tempo che puoi dedicare a fare l’amministratore, prendendo decisioni strategiche per la tua azienda, per stare insieme ai tuoi cari o per riposarti.
Nello stesso modo, risparmiare le imposte, comporta avere più soldi per te, ti consente di far avere una vita più agiata alla tua fidanzata, a tua moglie ed evitare che scelga, per trovare una nuova situazione economica più rassicurante, di allontanarsi da te creando, magari, anche un allontanamento dai tuoi figli.
Inoltre, avere più soldi a livello personale, ti permette di garantire una miglior istruzione e cure mediche ai figli evitando che si creino con loro, una volta cresciuti, situazioni di attrito o difficoltà nel futuro.
Per evitare tutto questo, basta rimanere in contatto con me e continuare a leggere le circolari del blog di Efficacia Fiscale.
Quindi, fatta questa premessa bando alle ciance e let’s go, entriamo nel cuore della circolare.
La circolare è suddivisa in piccoli paragrafi e, nei sottotitoli di ognuno di essi, è riportata la scelta che dovrai fare per poter gestire al meglio il finanziamento soci secondo i tuoi obiettivi.
Prima ti mostrerò le scelte che dovrai fare in modo da gestire il tutto nel rispetto della legge e, per finire, ti mostrerò le ultime cose cui devi stare attento per blindare, nel modo corretto, il tuo finanziamento socio evitando grane future.
Step 1: Finanziamento soci con interessi o senza interessi?
Questa è la prima cosa che devi valutare quanto fai un finanziamento soci.
Quando tu dai dei soldi alla tua S.r.l., l’Agenzia delle Entrate presume, in automatico, che questi siano dati a titolo di mutuo e che generino, per la società, degli interessi passivi da pagare che per il finanziatore sono interessi attivi che scontano un’aliquota impositiva del 26% (come ad esempio gli interessi attivi del conto corrente).
Esempio: se tu fai un finanziamento socio all’01/01/2019 di euro 10.000, con tasso legale dello 0,80%, alla fine dell’anno la tua S.r.l. avrà degli interessi passivi da pagare di euro 80.
Per il socio finanziatore sono interessi attivi che scontano un’aliquota impositiva del 26% al pari degli interessi passivi del conto corrente.
Dovrà essere calcolata una ritenuta a titolo d’imposta che trattiene la società quando eroga gli interessi attivi al socio finanziatore e che versa direttamente allo stato.
Tornando al nostro esempio precedente, la ritenuta d’imposta è di euro 20,8, quindi la S.r.l. versa questo importo di euro 59,20 al socio finanziatore a titolo di interesse netto sul quale esso NON pagherà nessuna nuova imposta.
Questo per dirti che la primissima cosa cui devi stare attento, tutte le volte che fai un finanziamento alla tua S.r.l., è di avere la prova che questo sia erogato alla società senza pretendere interessi.
Questo perché, se non fosse così e ti dimenticassi di erogare gli interessi relativi al finanziamento soci, in caso di controlli, l’Agenzia delle Entrate riconoscerebbe al finanziatore un maggior reddito imponibile con l’aggiunta di sanzioni e interessi, o per lo meno quello della mancata ritenuta del 26%.
Contestualmente l’Agenzia delle Entrate riconoscerebbe alla S.r.l. il mancato versamento della ritenuta del 26% sugli interessi attivi con l’aggiunta di sanzioni e interessi.
Da come hai visto nell’esempio precedente, più è alto l’importo del finanziamento e più dovrai pagare a titolo d’imposta, sanzioni e interessi.
Per superare la presunzione del finanziamento alla S.r.l. con interessi, per evitare che l’Agenzia delle Entrate ti attribuisca degli interessi collegati al finanziamento, basta fare una delibera assembleare in cui il socio dichiara di erogare il finanziamento senza interessi (e poi dargli una data certa).
Step 2: Finanziamento da restituire o non da restituire?
A questo punto dovrai stabilire se il finanziamento dovrà essere restituito oppure no.
I soldi che sono dati come finanziamento, come ogni mutuo o finanziamento bancario, devono essere restituiti in data precisa, come indicato nel prospetto del piano di rientro di un mutuo.
Lo stesso vale per i finanziamenti fatti alla S.r.l., essendo questi dei finanziamenti questi devono essere restituiti nelle precise date stabilite nell’assemblea dei soci.
Potrebbero capitare, però, delle situazioni che ti portano, di fatto, a non poterlo restituire oppure che sia tu stesso a non volerlo fare.
Per esempio, in caso di perdite. Tutte le volte che la tua S.r.l. ha una perdita molto importante devi metterla in liquidazione oppure eliminare un corrispondente importo dei finanziamenti soci.
Oppure perché vuoi, semplicemente, ricapitalizzare l’azienda e trasformare il finanziamento soci in vero capitale sociale (che poi apparirà in visura).
O anche perché vuoi che un socio si “vincoli” all’azienda, erogando un finanziamento che poi non debba essergli restituito. In questo modo sarà incentivato a partecipare attivamente alla S.r.l. in quando ha investito dei propri soldi.
Per ottenere tutte queste cose occorre che il socio sottoscriva un verbale di assemblea nel quale dichiara che rinuncia alle somme che eroga alla società.
Oppure, se questo finanziamento deve essere restituito, nel verbale bisogna indicare le date del rimborso.
Detto questo il capitolo sarebbe già chiuso, ma voglio condividere con te una domanda che più imprenditori hanno fatto nel corso degli anni durante le consulenze:
“se riprendo indietro il finanziamento fatto alla società, devo pagare delle imposte?”.
La risposta è NO. Non si pagano imposte per le somme che ottieni come restituzione del finanziamento.
Non si pagano imposte perché non è una nuova ricchezza che dalla S.r.l. va a finire al socio, perché i soldi che sono stati dati dal socio alla società sono stati semplicemente restituiti.
Step 3: Compila sempre una delibera finanziamento soci, evita di fare un finanziamento soci senza la relativa delibera (e ricordati di firmarla)
Dopo che hai preso una decisione in merito ai due punti precedenti, il passo successivo è di predisporre un verbale di assemblea dei soci in cui riporti le decisioni che tu hai stabilito.
Questo capitolo l’ho aggiunto perché voglio sottolineare l’importanza del fatto che le decisioni non devono essere messe su un pezzo di carta qualunque, ma devono essere riportate dentro il libro dei verbali assemblea dei soci che sono parte dei libri sociali.
Che cosa sono i libri sociali della S.r.l.?
I libri sociali sono una serie di fogli da conservare (in forma cartacea o telematicamente), in ordine cronologico, in cui sono riportate le decisioni che vogliono prendere i soci e gli amministratori della S.r.l..
Sono un elemento obbligatorio e imposto dal codice civile che contraddistingue le società di capitali, tra cui le S.r.l., rispetto alle altre forme giuridiche (esempio società di persone e ditte individuali).
Non basta solo prendere delle decisioni in merito ai punti precedenti, ma devi anche verificare insieme al tuo commercialista, di riportare la tua decisione in un documento cartaceo e che questo sia effettivamente parte dei libri sociali della tua società (il tuo commercialista ti aiuterà in questa procedura).
Ricordati che, la delibera dell’assemblea dei soci, nella quale tu esprimerai le tue decisioni in merito al finanziamento, va firmata.
In caso di controlli, una delibera non firmata, sicuramente sarebbe annullata e quindi senza valore.
Step 4: attribuire data certa con Pec, posta o marca temporale
Subito dopo aver predisposto la delibera assembleare e dopo averla firmata, a mio parere, la cosa migliore da fare per tutelarti ulteriormente è attribuire data certa alla tua delibera.
Perché ti dico questo?
Facciamo un passo indietro.
Quello che mi spaventa è che, in caso di controlli, possano contestare che tu abbia predisposto la delibera in ritardo, cercando di disconoscere quello che tu hai dichiarato.
In questo caso, per avere maggiori prove a tuo favore, quello che ti consiglio di fare è attribuire una data certa alla tua delibera.
Al giorno d’oggi costa poco o nulla.
Come puoi ottenere la data certa? Lo puoi fare, per esempio, in questi 3 modi:
– Scambio di corrispondenza commerciale in busta aperta con raccomandata con ricevuta di ritorno.
Ossia t’invii la delibera, firmandola e riconsegnandola alla S.r.l., sempre tramite la posta;
– Utilizzando la posta Pec. Puoi auto-inviarti la delibera firmata, in formato pdf, nella posta pec della tua S.r.l.. In questo modo hai una data certa.
– Oppure puoi utilizzare una marca temporale. È uno strumento elettronico che serve per attribuire una data certa ai documenti telematici. Il costo è irrisorio, è un po’ più macchinoso, ma il prezzo è, comunque, contenuto.
Utilizzando uno di questi strumenti, spendendo poco o nulla, puoi avere una data certa che non potrà fare altro che aiutarti in caso di contestazioni da parte del fisco.
Seguendo questi 4 passaggi hai gestito al meglio il finanziamento soci della tua S.r.l..
Ma, se vuoi veramente dormire sonni tranquilli, ti elenco un paio di cose cui devi stare attento per evitare conseguenze che possono costarti caro.
Step 5: Fai attenzione a queste cose tutte le volte che hai un finanziamento soci
Quando fai un finanziamento soci ci sono delle cose cui devi stare attento: potrebbe trattarsi di un normale adempimento previsto dalla legge che devi mettere in pratica per evitare di infrangere il codice civile, o cercare di evitare problemi che possono sfociare in situazioni che ovviamente ti faranno perdere denaro e tempo.
È importante, quindi, conoscere queste informazioni, che troverai qui di seguito, perché ti permetteranno di essere sicuro di aver gestito al meglio il finanziamento evitando possibili guai e perdite di soldi e tempo per te.
Ugualmente, queste precauzioni, possono evitare di creare possibili indizi che, l’Agenzia delle Entrate, potrebbe utilizzare come motivo per farti un accertamento sulla tua intera posizione fiscale.
a) Attenzione a versare più di quello che puoi permetterti. Anche se è lontana la possibilità di avere contestazioni fiscali, è impossibile, per esempio, fare finanziamenti nella propria S.r.l. di euro 100.000 se, nella dichiarazione dei redditi, non hai dichiarato nessun reddito per vari anni.
O, per lo meno, è molto difficile avere dei soldi da mettere nella S.r.l. se, nella dichiarazione, hai guadagnato zero reddito, salvo che tu non li hai ereditati o ricevuti da qualcuno. In tutti i casi dovrai dimostrare di aver ricevuto dei soldi da qualcuno; specifici operatori economici che rispettano determinate condizioni e precise regole. Esempio le banche.
b) Attenzione che il finanziamento non diventi attività bancaria illecita. L’attività bancaria è riservata a specifici operatori economici che rispettano determinate condizioni e precise regole. Esempio le banche.
Alla S.r.l. è vietato accumulare denaro dai terzi non soci in modo tale da costituire un’attività di investimento fatta in modo professionale.
Praticamente è vietato, per la tua S.r.l., svolgere, in modo professionale, quelle attività che sono riservate, per legge, alle banche.
Non si possono, quindi, chiedere, a terzi non soci, soldi, in modo ripetuto, esercitando un’attività bancaria illecita.
Per i soci della S.r.l. non c’è questo problema, perché sono soci e possono finanziare ripetutamente la società, ma, questo, a condizione di rispettare dei parametri (Il ricorso al prestito soci è soggetto alle limitazioni previste dal C.I.C.R. nella deliberazione 19 luglio 2005, n. 1058).
Per evitare che si verifichi, da parte della società, una raccolta del risparmio non autorizzata, il socio che fa il prestito alla società deve:
– essere titolare di almeno il 2% del capitale sociale;
– essere socio da almeno tre mesi;
– inoltre, l’atto costitutivo, deve prevedere espressamente la possibilità di ricevere finanziamenti dai soci.
c) Attenzione ai finanziamenti soci fatti alla S.r.l. quanto c’è troppa differenza tra debiti della S.r.l. e patrimonio della società (ossia capitale versato e utili accantonati).
Ti dico questo perché, se i debiti sono tanto alti rispetto al patrimonio netto, tale per cui fosse più sensato un conferimento nella S.r.l. invece che un finanziamento soci, il tuo finanziamento soci può essere considerato un conferimento, con la conseguenza di pagare il 3% di imposta di registro, in caso di controlli.
Infatti, nel caso in cui tu faccia un finanziamento soci, non paghi nessuna imposta di registro mentre, il conferimento alla società dal socio, è, invece, soggetto all’imposta di registro con l’aliquota del 3%.
Per evitare di essere accusato di dover pagare l’imposta di registro del 3%, si può sottoscrivere il finanziamento del socio mediante scambio di lettere raccomandate tra il socio e la società (ossia fai firmare la delibera a tutte le parti in causa inviando la delibera da firmare).
d) evita di ottenere interessi usurai. Gli eventuali interessi che richiedi al finanziamento non devono essere talmente alti da risultare
Questo poiché possono essere nulli o, nei casi peggiori, avere conseguenze penali.
e) ricordati, per ultimo, che, il Codice Civile, prevede che, il rimborso dei finanziamenti soci deve avvenire dopo rispetto agli altri debiti della S.r.l., tutte le volte che c’è una forte differenza tra i debiti della società ed il patrimonio netto.
In un certo senso, quando l’indebitamento della società è eccessivo rispetto al patrimonio netto, la “logica” suggerirebbe un aumento di capitale invece che un finanziamento soci.
In poche parole, se hai troppi debiti e fai un finanziamento soci, tu puoi rimborsare il finanziamento soci solo dopo gli altri debiti.
Mi sembra anche una norma giusta a tutela della S.r.l..
Conclusioni
Grazie alle informazioni che hai ottenuto in questa circolare sai a quali cose devi stare attento tutte le volte che fai un finanziamento soci nella tua S.r.l..
Seguire queste indicazioni ti permetterà di evitare errori pacchiani che possono costarti il pagamento di imposte inutili, sanzioni e interessi.
Le indicazioni di questa circolare ti permetteranno di gestire più efficacemente il tuo carico fiscale e quello della tua S.r.l..
In tutti i casi in cui hai un’azienda sappi che, se tu volessi veramente dormire sonni tranquilli, proteggere il tuo patrimonio personale, proteggere il tuo investimento aziendale, tutelare la tua famiglia e il tuo futuro, la soluzione migliore risiede nell’utilizzare una S.r.l. .
Ma non basta.
Devi infatti anche verificare di: produrre utili in abbondanza, avere sempre la liquidità necessaria per far funzionare l’azienda regolarmente e utilizzare il più possibile strumenti di pianificazione fiscale nella tua società per ridurre le imposte della S.r.l. .
Stai però attento, perché gestendo in modo inappropriato una S.r.l., rischi di pagare più del 70% di imposte e contributi (tanto quanto una ditta individuale, ma solo con la S.r.l. puoi ridurre il carico fiscale complessivo).
Mentre, dal lato opposto, con una gestione fiscale efficace della S.r.l., le imposte possono essere ridotte fino al 28%.
Tra il 70% di carico tributario ed il 28%, ci sono vari strumenti di pianificazione fiscale che puoi utilizzare nella tua S.r.l. per tagliare il più possibile le imposte ed i contributi.
Più strumenti di risparmio fiscale specifici per la S.r.l. applichi e più riuscirai a ridurre le imposte ed i contributi avvicinandoti al 28%.
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Ogni 12 mesi avrai una S.r.l. con più utili rispetto a prima, con più soldi in banca rispetto a prima e la possibilità di tagliare il carico fiscale della società dal 70% al 28%.
Tutto questo grazie all’applicazione dei principi di Efficacia Fiscale e al controllo mensile del bilancio della Contabilità Controllata nella tua S.r.l. .
In questo modo crei sempre più ricchezza per te e ottieni tutto il successo che ti meriti insieme alle persone a te care.
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