A quanto deve corrispondere il compenso dell’amministratore della S.r.l. per poter avere, in futuro, una pensione netta di € 1.500?

Ciao, ti do il benvenuto in questo nuovo articolo del blog di Efficacia Fiscale.

Cosa farò questa settimana? Tornerò su un argomento che sta molto a cuore agli imprenditori che hanno o intendono costituire una S.r.l e che, oltre a pensare al guadagno di oggi, buttano un occhio al futuro, quando passeranno il testimone del business ai posteri e andranno in pensione.

Certo, quando il lavoro che si sta svolgendo piace, rende e dà soddisfazioni è quasi deprimente pensare di tirare i remi in barca.

È anche vero, però, che è meglio organizzarsi quando si ha ancora un discreto lasso di tempo utile per fare una pianificazione, così come è vero che bisogna pensare di avere un’utilità dai soldi che, spesso, vengono percepiti come “buttati dalla finestra”, ossia i contributi INPS.

Quindi, cos’ho pensato per te che stai leggendo?

Ho pensato di mettere in campo la mia abilità di ricercatore e divulgatore fiscale (e, a questo punto, aggiungerei “contributivo” 😊) per calcolare quanto compenso devi percepire come amministratore di S.r.l. se vuoi contare, in futuro, su una pensione netta di 1.500,00 euro.

Ammetto di aver avuto un input da uno dei clienti fiscalmente intelligenti che mi ha conosciuto tramite il blog e mi ha richiesto una consulenza😉.

D’altronde, da commercialista imprenditore che ama lavorare gomito a gomito con gli imprenditori, sono consapevole che il rapporto di scambio non può che dare buoni risultati che vanno divulgati.

A proposito, ti sei già iscritto al blog www.efficaciafiscale.com? Fallo subito per avere accesso al materiale che metto gratuitamente a disposizione ai lettori del blog e per essere avvisato ogni volta in cui pubblicherò un video o organizzerò una  diretta sul mio canale YouTube Commercialista Calisti o registrerò un Podcast.

Sei pronto a calcolare insieme a me quanto devi avere come compenso mensile come amministratore per poterti godere, in futuro, una pensione netta di 1.500 euro?

Bando alle ciance and let’s go…

 

Premessa

Qualche mese addietro, durante una consulenza di Efficacia Fiscale, una cliente mi ha chiesto quanto compenso da amministratore di S.r.l. dovesse prendere per avere una pensione netta di € 1.500.

La domanda è interessante perché è importante iniziare il prima possibile a fare i conti per comprendere quanta forza hanno i contributi Inps che noi paghiamo sul compenso dell’amministratore di una S.r.l. per avere in futuro una pensione.

Questo per comprendere qual è la composizione giusta di contributi che, secondo l’imprenditore, è adeguato versare in funzione della pensione futura che vuole prendere.

Premetto che ne uscirà un numero che ti farà riflettere e che ti servirà per comprendere qual è l’importo giusto di compenso da amministratore da prendere con la tua S.r.l. .

Prima di proseguire tengo a condividere con te che, il modo migliore per gestire il carico contributivo Inps, non è quello di evadere completamente il tributo, ma è quello di pagare il minimo che ti serve per maturare un anno di pensione ed arrivare almeno ad una sorta di “minima”.

Questo in quanto, se versi “tanti” contributi, non sarai certo di avere, poi, una adeguata pensione futura che ti faccia riavere indietro almeno quello che hai versato.

Ma, comunque, a tutti è utile maturare almeno una pensione minima, in modo da avere qualcosa per il futuro. Cosa che puoi fare pagando i contributi almeno pari a quelli minimi per avere un anno di pensione di anzianità.

Prima di entrare nel dettaglio dei calcoli, devi avere in testa alcuni concetti preliminari che ti serviranno per comprendere come sono svolti i calcoli successivamente.

 

Metodo retributivo e metodo contributivo

L’ammontare delle pensioni è calcolato con il metodo retributivo ed il metodo contributivo.

Il metodo retributivo è un metodo che calcola la pensione come una media del reddito degli ultimi anni. Questo sistema non è più in essere dal 1996.

Il metodo contributivo, invece, è un metodo che calcola la pensione in funzione dei contributi versati durante l’intera vita lavorativa. Metodo che è in vigore dal 1995.

Ovviamente ci sono delle formule specifiche e vari elementi da considerare, ma qui, per adesso, occorre solo che tu sappia che ho preso in considerazione il calcolo del nostro esempio con il metodo contributivo.

Questo perché è il metodo che, molto probabilmente, riguarderà anche te, pertanto, considero questo metodo nello sviluppo dei dati del calcolo della pensione.

 

Tipologia di cassa Inps: dipendenti settore privato, dipendenti settore pubblico, lavoratori autonomi e gestione separata

Quando ti accingi a comprendere quanto devi prendere di pensione, devi sapere che il calcolo cambia in funzione dei contributi che tu paghi in queste 4 principali casse Inps:

  • Dipendenti settore privato
  • Dipendenti settore pubblico
  • Lavoratore autonomo (esempio il socio lavoratore della S.r.l. iscritto alla gestione commercianti Inps)
  • Gestione separata (esempio l’amministratore della S.r.l. che riceve un compenso)

Per quello che riguarda l’obiettivo di questo articolo, siccome la domanda mi è stata posta da una amministratrice di S.r.l., ho deciso di focalizzare la mia ricerca ipotizzando che l’imprenditrice abbia interamente svolto la propria vita lavorativa come amministratrice di S.r.l. con compenso, in modo da comprendere il valore del compenso che deve dichiarare ogni anno per poter arrivare alla pensione che desidera (nel caso avesse ulteriori contributi, allora prenderebbe di più).

 

Montante contributivo e rivalutazione del montante

Il montante contributivo è l’importo complessivo dei contributi versati durante la propria carriera lavorativa, rivalutati sino al momento in cui farai il calcolo della pensione.

Si tratta di un parametro di fondamentale importanza nel calcolo delle pensioni che rientrano nel sistema contributivo, poiché il montante individuale rappresenta il capitale che il lavoratore ha accumulato nel corso degli anni di lavoro ai fini pensionistici.

Per quanto riguarda il nostro esempio, siccome lo vogliamo fare con riferimento al compenso dell’amministratore della S.r.l., per determinare il montante individuale contributivo bisogna tenere conto del totale dei contributi versati in ciascun anno dall’imprenditore amministratore della S.r.l., calcolati moltiplicando il totale del compenso annuale attribuito dalla busta paga, dal 24% al 35,03% per gli iscritti alla gestione separata INPS.

Premetto che, per semplificare il calcolo che vedrai qui di seguito, non effettuo la rivalutazione dei versamenti fatti nel corso del tempo, quindi, ipotizzo di accumulare solo i contributi effettivi versati durante la vita lavorativa dell’imprenditore amministratore della S.r.l. .

Il dato positivo è che questo per te significa che, quando andrai a calcolare il tuo montante complessivo Inps, dovresti avere un montante reale più elevato.

Ti aggiungo anche che, al fine del nostro calcolo, valutiamo il caso di un amministratore che ha preso solo il compenso dell’amministratore per tutta la sua durata di vita lavorativa, quindi, che ha versato i contributi ai fini pensionistici pari al 35,03% del proprio compenso annuale (tecnicamente sarebbe il 33%).

Al fine del calcolo consideriamo che l’amministratore della S.r.l. NON sia un socio lavoratore, di conseguenza con nessun versamento alla cassa commercianti.

Nel caso tu avessi altri contributi Inps commercianti, questo potrebbe significare per te una pensione maggiore, dunque, qui, isoliamo solo l’effetto che hanno i contributi pagati sul compenso dell’amministratore sulla pensione dell’imprenditore.

 

Anni di versamento contributivo

Ci sono più opzioni per avere diritto alla pensione e possono variare in funzione dell’età e degli anni di contribuzione effettuati durante la propria vita lavorativa.

Per analizzare il nostro caso, ho considerato di calcolare la pensione con l’ipotesi “minima” di un uomo con 67 anni di età e 20 anni di contribuzione. Questo perché è più reale la situazione di un imprenditore che svolga la propria vita imprenditoriale prendendo un compenso da amministrazione per 20 anni.

Dunque, per il nostro caso, ho ipotizzato che l’imprenditore-lavoratore prenda la pensione per il fatto che, per 20 anni, ha svolto l’attività da amministratore con compenso nella S.r.l. .

 

Coefficiente di trasformazione della pensione

I coefficienti di trasformazione sono delle percentuali che devono essere applicate al montante della pensione che un imprenditore ha accumulato nell’arco di una vita lavorativa con il sistema contributivo.

Dalla moltiplicazione tra il montante complessivo dei contributi e la percentuale di trasformazione, si trova l’importo annuale lordo Irpef della pensione.

Qui, ti riporti i coefficienti di trasformazione attuali previsti dall’Inps.

Anche se sembrano cose complesse, in realtà il calcolo è più semplice farlo che spiegarlo.

Di seguito trovi i coefficienti di trasformazione della pensione presenti sul sito dell’Inps.

 

Coefficienti di trasformazione in vigore dal 1° gennaio 2021

I coefficienti, a seguito della Riforma Fornero del 2011, vengono aggiornati ogni triennio, in corrispondenza dello scatto degli adeguamenti alla speranza di vita.

Di seguito la tabella con i coefficienti di trasformazione in vigore dal 1° gennaio 2021 (decreto ministeriale 1° giugno 2020 – Gazzetta Ufficiale n. 147 dell’11 giugno 2020)

Età di uscita Divisori Valori
57 23,892 4,186%
58 23,314 4,289%
59 22,734 4,399%
60 22,149 4,515%
61 21,558 4,639%
62 20,965 4,770%
63 20,366 4,910%
64 19,763 5,060%
65 19,157 5,220%
66 18,549 5,391%
67 17,938 5,575%
68 17,324 5,772%
69 16,707 5,985%
70 16,090 6,215%
71 15,465 6,466%

 Come puoi notare tu stesso, i coefficienti si alzano all’aumentare dell’anno in cui vogliamo andare in pensione.

Questo è stato fatto per incentivare ad andare in pensione più tardi possibile o, comunque, ad andare anche prima in pensione, ma con una pensione minore.

Nel nostro esempio prendiamo il caso in cui un imprenditore abbia maturato gli anni minimi di contribuzione (che sono 20) per andare in pensione alla prima finestra utile, che è intorno ai 67 anni.

Sto prendendo come riferimento il caso di un uomo; è normale che, per una donna, i calcoli possano essere diversi, magari con un pensionamento anche a 62 anni, ma il meccanismo rimane lo stesso.

Basta solo aggiornare i dati presi a considerazione.

 

Quale metodo di lavoro ho utilizzato?

Ora che ho raccolto questi dati, ho tutto il materiale per mostrarti i calcoli ai fini della pensione del nostro amministratore di S.r.l. che vuole ricevere una busta paga netta mensile di € 1.500.

La procedura che ho utilizzato per capire quanto è il compenso dell’amministratore che deve avere un imprenditore con una S.r.l. per avere una pensione netta mensile di € 1.500 è la seguente:

  1. Calcolo l’importo lordo della pensione lorda che deve raggiungere l’amministratore della S.r.l. nella busta paga per avere un netto di € 1.500;
  2. Utilizzo la formula dell’Inps per calcolare il montante (ossia il totale dei contributi Inps accumulati) che deve avere l’amministratore della S.r.l. per ottenere un certo livello di pensione annuale;
  3. Considerazioni finali.

 

 

1. Calcolo l’importo netto della pensione lorda che devo raggiungere per avere un netto di € 1.500

Questi sono i punti principali:

  • Nella pensione non ci sono i contributi da pagare, quindi, dobbiamo ricercare il lordo imponibile Irpef che calcola l’Inps con il metodo contributivo;
  • Trovo l’importo annuale, considerando 13 mensilità;
  • € 1.500 x 13 = € 19.500 importo netto annuale da avere nel conto corrente del socio;
  • Per semplificare i calcoli non consideriamo le addizionali regionali e comunali;
  • Consideriamo le aliquote fiscali Irpef attuali (cosa che ovviamente possono essere oggetto di modifica nel corso degli anni, ma che non possiamo prevedere in anticipo).

Grazie a questa tabella poi comprendere come sono stati sviluppati i dati: 

PENSIONE ANNUA LORDA 25.602,81 €
Imposte fino a 15.000 (23%) 3450
Imposte fino a 28.00 (27%) 2.650,70 €
Totale imposte dell’anno 6.100,70 €
Totale netto annuale 19.502,11 €
Busta paga netta mensile (13 mensilità) 1.500,16 €

Ho trovato l’importo della pensione lorda annuale che dobbiamo ottenere con il calcolo della pensione con il metodo contributivo: € 25.601

Se avrà questo importo lordo Irpef annuale come pensione, allora, l’amministratore della S.r.l. prenderà  € 1.500 all’anno di netto.

 

2. Utilizzo la formula del calcolo della pensione del metodo contributivo per Individuare quanto è il compenso dell’amministratore che io dovrei avere per ricevere una pensione futura netta di euro 1.500

La pensione con il metodo contributivo si individua in questo modo:

CONTRIBUTI VERSATI NELL’INTERA  VITA LAVORATIVA X COEFFICIENTE DI TRASFORMAZIONE DELLA PENSIONE = PENSIONE ANNUALE LORDA IRPEF

La formula di base è molto semplice, più contributi versati hai nel montante più pensione prendi.

Inoltre, più “ritardi” ad andare in pensione e più pensione avrai, perché aumenta il coefficiente di trasformazione della pensione a 67 anni.

Abbiamo considerato gli anni minimi che ti servono per andare in pensione, che per l’amministratore sono 20 di contributi.

Dunque, abbiamo fatto la formula inversa per determinare il valore della pensione annua che ci serve:

  1. PENSIONE ANNUALE LORDA IRPEF CHE VOGLIAMO OTTENERE € 22.962,17 / COEFFICIENTE DI PENSIONE 5,575 = TOTALE CONTRIBUTI VERSATI IN UNA VITA € 459.243,30
  2. TOTALE CONTRIBUTI VERSATI € 459.243,30 / ANNI MINIMI DI CONTRIBUTI PER ANDARE IN PENSIONE 20 = TOTALE CONTRIBUTI ANNUALI DA VERSARE € 22.962,17
  3. TOTALE CONTRIBUTI ANNUALI DA VERSARE € 22.962,17 / ALIQUOTA CONTRIBUTIVA 35,03% = IMPONIBILE INPS COMPENSO ANNUALE AMMINISTRATORE € 65.550

Questo significa che l’amministratore di una S.r.l., se vuole avere una pensione mensile netta di € 1.500, deve prendere un compenso imponibile Inps di € 65.550 di media, per almeno 20 anni.

Posto questo, è normale che più contributi avrai versato e maggiore sarà la pensione.

Qui, di seguito, ti riporto una tabella in cui riporto i principali dati per comprendere come sono nati questi import.

ULTIMO STIPENDIO ANNUO LORDO 65.550,00 €
ALIQUOTA CONTRIBUTIVA GESTIONE SEPARATA 35,03
CONTRIBUTI VERSATI NELL’ANNO 22.962,17 €
ANNI CONTRIBUTI VERSATI 20
TOTALE CONTRIBUTI VERSATI 459.243,30 €
COEFFICIENTE TRASFORMAZ PENSIONE A 67 ANNI 5,575%
PENSIONE ANNUA LORDA 25.602,81 €
PENSIONE MENSILE LORDA 1.969,45 €
Imposte fino a 15.000 (23%) 3450
Imposte fino a 28.00 (27%) 2.650,70 €
totale imposte dell’anno 6.100,70 €
Totale netto annuale 19.502,11 €
Busta paga netta mensile (13 mensilità) 1.500,16 €

Attenzione: l’importo annuale di € 65.550 riguarda l’imponibile Inps.

Su questo importo, poi, i contributi sono da pagare per 1/3 a carico dell’amministratore, mentre 2/3 dei contributi sono a carico della S.r.l. .

Segnalo che:

  • Nel corso degli anni le aliquote possono cambiare
  • Nel corso degli anni, l’età minima di contribuzione potrebbe aumentare
  • Nel calcolo non ho considerato la rivalutazione del montante
  • Nel calcolo non ho considerato le addizionali comunali e regionali
  • I contributi che vanno a confluire nella pensione attualmente sono del 33%, e non propriamente del 35,05%. Ma quello che devi vedere qui è il meccanismo di calcolo e non il valore fine a se stesso
  • L’imprenditore con una S.r.l. potrebbe anche essere un socio lavoratore e, quindi, questi contributi potrebbero essere utilizzati per aumentare la base imponibile della pensione (ma non ci metterei la mano sul fuoco).

 

3. Considerazioni personali

In sostanza, se un imprenditore vuole utilizzare il compenso da amministratore per andare in pensione con una pensione mensile di netta di € 1.500, allora deve avere un compenso imponibile Inps di € 65.550, di media, per almeno 20 anni.

Se vuoi comprendere come questo valore impatta nel conto economico della tua S.r.l., devi considerare anche i contributi che paga la S.r.l. in nome e per conto dell’amministrazione.

Questo in quanto i contributi si pagano per 1/3 a carico dell’amministratore sulla sua busta paga, mentre per i 2/3 li paga in più la S.r.l. .

Dunque, il calcolo dei contributi a carico della S.r.l. è il seguente: € 65.550 x 35,05 / 3 x 2 = € 15.316,85

Questo per te significa che, nel conto economico della S.r.l., il costo dell’amministratore sarà: € 65.550 + € 15.316,85 = € 80.866,85

Costo che è importante e che non so se, personalmente parlando, giustifica una pensione netta di € 1.500.

 

Conclusioni

Grazie a questo articolo ora conosci gli strumenti  che ti occorrono per calcolare di quanto deve ammontare il tuo compenso da amministratore della S.r.l. oggi, in modo da poter avere € 1.500  netti al mese un domani.

In tutti i casi in cui hai un’azienda sappi che, se tu vuoi veramente dormire sonni tranquilli, proteggere il tuo patrimonio personale, proteggere il tuo investimento imprenditoriale, tagliare le imposte ed i contributi, tutelare la tua famiglia e il tuo futuro, la soluzione migliore risiede nell’utilizzare una S.r.l. .

Ma non basta.

Devi, infatti, anche verificare di:

  1. produrre utili in abbondanza nella S.r.l.,
  2. avere sempre la liquidità necessaria per far funzionare la S.r.l. regolarmente e…
  3. utilizzare il più possibile strumenti di risparmio fiscale, riservati per legge alla S.r.l., nella tua società per ridurre le imposte e contributi dell’imprenditore.

Stai però attento, perché gestendo in modo inappropriato una S.r.l., rischi di pagare più del 70,72% di imposte e contributi (tanto quanto una ditta individuale).

Mentre, dal lato opposto, con una gestione fiscale efficace della S.r.l., le imposte possono essere ridotte fino al 28%.

Tra il 70,72% di carico tributario ed il 28%, ci sono vari strumenti di pianificazione fiscale che puoi utilizzare grazie alla tua S.r.l. per tagliare il più possibile le imposte ed i contributi Inps.

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