Quanto costa alla S.r.l. avere un amministratore con un compenso netto mensile di € 1.000?
Indice dei contenuti
Ciao, ti do il benvenuto in questo nuovo articolo del blog di Efficacia Fiscale per proporti un’altra domanda rivoltami, come altre analizzate nei precedenti articoli, nel corso del mio primo webinar: “Qual è il costo della s.r.l. per avere un amministratore con un compenso netto mensile di 1000€?”.
Voglio condividerla con te, riportando anche la mia risposta perché penso possa essere di tuo interesse, imprenditore che hai o intendi costituire una S.r.l. e che vuoi trarre, dalla tua attività, il maggior vantaggio economico nel rispetto della legge, risparmiando imposte e contributi.
Anche questa volta l’articolo che ti propongo è tratto da un podcast (trovi qui tutti gli episodi) che ho dedicato all’argomento per permettere, a chi non avesse potuto seguire la mia diretta sul mio canale YouTube, di non perdersi neanche una informazione.
Come sai, se già leggi i miei articoli sul mio blog, visualizzi i miei video su YouTube, partecipi alle dirette YouTube e ascolti i miei Podcast, sono un commercialista che ama cercare insieme a te, gomito a gomito, soluzioni fiscali per la tua S.r.l. e ama divulgare le sue conoscenze e i risultati delle sue ricerche, a tutti gli imprenditori, non solo a quelli che rientrano nel gruppo dei suoi clienti.
Eh sì, il ruolo di “divulgatore fiscale” mi appassiona proprio tanto.
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Ora, bando alle ciance, passiamo subito alla nuova domanda in analisi oggi: “Fatto 1.000,00 il compenso netto dell’amministratore, quanto è il costo lordo della S.r.l.? “
and let’s go…
Premessa
Caro imprenditore, ti do il benvenuto in questo nuovo podcast del blog di Efficacia Fiscale, il blog con le soluzioni fiscali specifiche per tutti gli imprenditori che hanno una S.r.l. o che ne vogliono costituire una nuova.
Oggi, insieme, andiamo a rispondere ad un’altra domanda che mi hanno rivolto durante il mio primo webinar.
Ho deciso di dedicare un podcast ad ogni singola domanda particolarmente interessante del mio primo webinar su YouTube, in modo da poter analizzare un po’ più dettagliatamente le relative soluzioni.
La domanda di oggi è molto semplice ed anche la risposta sarà relativamente veloce, però, è un concetto importante che, secondo me, è fondamentale conoscere.
Riguarda un meccanismo fiscale della S.r.l. che coinvolge gli imprenditori che vi lavorano: il compenso amministratore.
Argomento che, normalmente, è di fondamentale importanza conoscere da parte degli imprenditori che hanno una S.r.l. .
La domanda dell’imprenditore sul compenso dell’amministratore
Ecco la domanda rivoltami nel corso del webinar: “fatto 1.000 il compenso netto dell’amministratore, quanto è la spesa complessiva della S.r.l. compreso di contributi a carico dell’azienda?“.
Molto probabilmente questa persona sapeva molto bene che, il compenso di un dipendente o amministratore, è dato dal salario lordo (ossia quanto è attribuito al dipendente nella busta paga, e sul quale pagherà le sue imposte e i suoi contributi) più i contributi a carico della S.r.l. che paga per conto dell’amministratore.
Questo perché i contributi Inps, sia che si tratti di busta paga dipendenti che di cedolino amministratore, vengono pagati in minima parte dal dipendente/amministratore direttamente all’interno della busta paga (contributi Inps carico dipendente) e una ulteriore maggior quota da parte dell’azienda (contributi Inps carico azienda).
Di preciso, i contributi a carico dell’amministratore sono di 1/3 (aliquota del 24% o del 34,23%), mentre i contributi a carico della S.r.l. sono di 2/3.
Quindi, il costo vero che ha la S.r.l. sul compenso dell’amministratore è dato sia dal suo importo lordo del salario, diciamo salario lordo stabilito dall’assemblea, oltre a questo devi aggiungere i contributi Inps pagati dalla S.r.l. in nome e per conto del dipendente.
I calcoli non sono facilmente comprensibili, quindi ho voluto mostrarti un esempio numerico per individuare il costo che deve avere la S.r.l. in contabilità per erogare un compenso mensile netto di € 1.000 all’amministratore.
Quanti contributi Inps paga l’amministratore della S.r.l.?
Per quanto riguarda l’amministratore, pertanto, i contributi che questo deve pagare (insieme alla S.r.l.) rientrano, principalmente, in due grandi aliquote:
a) il 34,23%, se non sta pagando altre tipologie di contributi Inps o casse di previdenza,
b) il 24% se l’amministratore sta pagando i contributi Inps di altre gestioni contributive, ad esempio Inps commercianti o artigiana, oppure se sta pagando i contributi a qualche cassa previdenziale professionale.
Tutte le volte che tu ti devi attribuire un compenso da amministratore ricordati che, i contributi che tu lì sopra paghi, rientrano solo in queste due categorie.
Se tu non hai nessun altro sistema contributivo aperto a cui stai versando i contributi, ecco che, sul compenso dell’amministratore, paghi il 34,23% dei contributi.
Nel momento, invece, in cui tu sei l’amministratore e stai pagando, per esempio, i contributi Inps commercianti, oppure i contributi della cassa dell’Albo professionale, ecco che, sui contributi sul compenso dell’amministratore paghi il 24% (invece che il 34,23%).
Quindi, poco più del 10% in meno, che non è male come opzione.
Per entrare in profondità nella domanda che mi ha fatto questo utente, siccome lui mi ha scritto che il compenso è di € 1.000, io penso che, questo 1.000, sia il compenso attribuito dall’assemblea all’amministratore.
Su questo importo l’azienda, per quantificare il costo effettivo, dovrà aggiungere anche i 2/3 dei contributi che dovrà pagare per l’amministratore.
Pertanto, i contributi Inps da pagare, in base a queste due aliquote sono per 1/3 a carico dell’amministratore, quindi sono inseriti nella sua busta paga. In quanto sono, appunto, a carico dell’amministratore e per la società non ha nessuna rilevanza.
Dunque, i contributi a carico dell’amministratore sono tolti dal salario lordo dato all’amministratore tramite la sua busta paga (lo stesso meccanismo vale per i dipendenti).
Invece, oltre a questo, la S.r.l. dovrà versare in più i 2/3 dei contributi sul compenso dell’amministratore.
Perciò, la S.r.l. dovrà pagare in più questo importo. Cosa che si somma, in sostanza, al costo complessivo che la S.r.l. sostiene per amministratore.
Questa cosa, essenzialmente, mi fa capire che, tutte le volte che vuoi attribuirti un compenso da amministratore, non è lineare il fatto di pensare questo: “ mi attribuisco € 1.000 di compenso da amministratore nel verbale di assemblea dei soci e ottengo nella busta paga un netto di € 1000”.
No, assolutamente!
Il meccanismo è un po’ più complesso e porta a comprendere che il costo per la S.r.l. è maggiore rispetto al netto della busta paga. Essenzialmente se vuoi avere un netto di € 1.000 come compenso da amministratore, allora il costo per la S.r.l. sarà maggiore.
Il difficile è quantificarlo con precisione, cosa che vedrai successivamente con i miei calcoli.
Puoi calcolare “velocemente” il costo complessivo che sostiene la S.r.l. per l’amministratore individuando l’imponibile Irpef che ha questo amministratore, aggiungere i contributi Inps a carico dell’amministratore di 1/3 e aggiungendo i 2/3 dei contributi Inps, che sono a carico della S.r.l. .
Comprendere questo meccanismo, in sé per sé, non ti permetterà di tagliare il carico fiscale.
Però, anche se questa cosa non ti dà direttamente un vantaggio fiscale, ricordati che, sapere queste cose è fondamentale, perché ti permette di gestire al meglio la S.r.l., in quanto conosci un meccanismo fiscale presente nella S.r.l. che ti consente di comprendere quanto utile devi avere come minimo per mantenere un certo compenso all’amministratore senza mandare in perdita la società.
Infatti, così facendo, questo ti permette di essere un po’ più preciso nell’individuazione del costo vero che tu sostieni per l’amministratore per individuare la quota parte di utili della S.r.l. che tu vuoi prelevare per te e la quota di utili che tu vuoi accantonare nella S.r.l. per il futuro.
È più una regola di buon funzionamento della società, perché è vero che noi, come imprenditori, dobbiamo anche pagare imposte e contributi nel rispetto della legge, però, a maggior ragione, prima di avere problemi fiscali dobbiamo avere utili e, quindi, per avere maggiori utili bisogna comprendere un po’ di più determinati meccanismi che ha la S.r.l. che, poi, ci permetteranno di calibrare meglio l’utile da accantonare nella S.r.l., perché siamo più consapevoli dei risultati che stiamo ottenendo.
Pertanto, conoscere come funziona una S.r.l. serve per avere maggiori strumenti contabili per comprendere quanto utile devi generare come minimo per avere un adeguato compenso da amministratore e quindi fare tutte le successive previsioni collegate alle vendite e acquisti da effettuare.
Siccome è facile descrivere il meccanismo a parole, ma è più difficile farlo numericamente, ti riporto un esempio numerico per capire il costo che la S.r.l. deve sostenere per erogare un compenso mensile di netto € 1.000 all’amministratore.
Esempio di calcolo veloce per il compenso dell’amministratoreCompenso di amministratore netto: € 1.000,00 Mensilità: 12 Aliquota Irpef: 23% fino ad € 15.000,00, per semplicità di calcolo NON si considera l’aliquota fiscale del 27% per la parte di reddito Irpef superiore ad € 15.000,00; NON si considerano le detrazioni d’imposta e NON si considera l’eventuale “bonus Renzi”. Non si considerano le addizionali regionali e comunali. Si ipotizza che l’amministratore non debba dichiarare ulteriori redditi nella sua dichiarazione dei redditi. Aliquota contributi Inps 34,23% (consideriamo l’aliquota più alta). I calcoli sono i seguenti: a) salario lordo – 1/3 x 34,23% x salario lordo = imponibile Irpef della busta paga b) Imponibile Irpef – 23% x imponibile Irpef = importo netto ricevuto dall’amministratore c) Costo complessivo amministratore = salario lordo + salario lordo x 2/3 x 34,23% d) Imponibile Irpef x (1 – 23%) = 12.000,00. Importo netto annuale: € 12.000,00, ossia € 1.000,00 netto al mese Ora andiamo a sviluppare i calcoli: 1) Imponibile Irpef = 12.000,00 / 77% Imponibile Irpef = € 15.584,41 2) Salario lordo (1 – 1/3 x 34,23%) = 15.584,41 Salario lordo = 15.584,41 / (1 – 0,333 x 34,23%) Salario lordo = 15.584,41 / (1 – 0,1141) Salario lordo = 15.584,41 / 0,8859 Salario lordo = 17.591,61 3) Costo complessivo amministratore = salario lordo + salario lordo x 2/3 x 34,23% (contributi a carico della S.r.l.) Costo complessivo amministratore = 17.591,61 x (1 + 0,2282) Costo complessivo amministratore = 21.606,01 In sintesi, e con delle approssimazioni, per poter avere un compenso netto di € 1.000,00 al mese, avrai un costo nella contabilità della S.r.l. di € 21.606,01.  | 
Comprendo che i calcoli non siano facilmente intuibili a prima vista, ma ho preferito ugualmente lasciarteli per mostrarti “numeri alla mano” che se vuoi avere un compenso netto da amministratore di € 1.000,00 al mese, allora il costo che dovrà sostenere la S.r.l. sarà di € 21.606,01.
Questa informazione ti servirà per comprendere l’importo di utile minimo che devi fare con la tua S.r.l. per poterti garantire un certo compenso netto all’anno.
Così facendo puoi comprendere il fatturato che devi fare, le vendite che devi realizzare, quanti clienti devi acquisire, quanti e quali fornitori devi avere, e tutte le altre informazioni che ti servono per comprendere quali obiettivi devi ottenere per avere tutto l’utile che tu desideri con la S.r.l. .
Andando verso le conclusioni…
Ricordati che la S.r.l. è, attualmente, la forma giuridica che ti permette di avere il maggior numero di strumenti di efficacia fiscale.
Posso capire che tu NON abbia tempo da perdere per studiare in maniera approfondita tanto quanto un commercialista, sennò avresti fatto un altro lavoro direi.
Quindi, ti metto a disposizione, in modo completamente gratuito, un manuale con oltre il 94 strumenti di risparmio fiscale che puoi utilizzare grazie alla S.r.l. .
Lì, all’interno, troverai una lista con oltre 94 strumenti di legge fiscale che ti permetteranno di ridurre le tue imposte, i contributi, grazie alle S.r.l. .
Sempre lì troverai come poter lavorare con me a un livello successivo con due principali cose:
1) con lo screening gratuito di 15 minuti di Efficacia Fiscale, ossia una consulenza insieme a me, durante la quale ti darò tutti questi strumenti di risparmio fiscale da applicare alla tua S.r.l. in modo da farti risparmiare più imposte e contributi possibili.
2) come seconda cosa, invece, se vorrai portare la tua S.r.l. da me, io ti terrò la contabilità utilizzando la procedura della Contabilità Controllata. La procedura della Contabilità Controllata è una specifica procedura che prevede, da parte dei miei collaboratori, un’analisi mensile dei numeri del bilancio della tua S.r.l. .
Grazie al controllo mensile io sono certo di trasformare la tua S.r.l. in un bancomat da cui prelevare più soldi rispetto a quelli che spendi.
Detto questo ti ringrazio dell’attenzione e noi ci aggiorniamo alla prossima puntata.
Ciao, a presto.
Conclusioni
Grazie alle informazioni contenute in questo articolo ora conosci qual è la formula che devi utilizzare per calcolare il costo complessivo dell’amministratore della S.r.l., partendo dal netto che vuoi erogare all’amministratore.
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In tutti i casi in cui hai un’attività imprenditoriale, sappi che scegliere di utilizzare una S.r.l. può offrirti maggiori possibilità di pianificazione fiscale, protezione patrimoniale e organizzazione strategica rispetto ad altre forme giuridiche.
La normativa italiana prevede specifici strumenti di risparmio fiscale applicabili alle S.r.l., e in certi scenari, se ben gestiti, questi strumenti possono contribuire a contenere il carico tributario in modo significativo.
In molti casi, un’impresa individuale può trovarsi a sostenere un carico tributario complessivo piuttosto elevato, considerando imposte dirette, contributi previdenziali e addizionali locali.
Al contrario, una S.r.l. ben strutturata e gestita con attenzione può beneficiare di un’imposizione più contenuta, grazie all’uso combinato di strumenti di pianificazione fiscale previsti dalla normativa.
Naturalmente, ogni situazione va valutata in base a variabili come utile, liquidità, struttura dei compensi, regime fiscale adottato e obiettivi imprenditoriali.
La Contabilità Controllata, ad esempio, è un metodo operativo che permette di monitorare con continuità i numeri della tua S.r.l., aiutandoti a individuare margini di ottimizzazione e a gestire con consapevolezza le decisioni economiche e fiscali.
Non si tratta di una formula magica, ma di un approccio basato sull’analisi dei dati e sulla coerenza delle scelte imprenditoriali.
Se stai valutando soluzioni per la gestione fiscale di una S.r.l., ricorda che le scelte più efficaci dipendono da variabili specifiche: dimensioni aziendali, utili, liquidità, regime fiscale e obiettivi di lungo periodo.
La normativa offre strumenti di ottimizzazione previsti dalla legge, ma la loro applicazione va sempre calibrata sulla tua situazione.
RICORDA CHE:
Le informazioni contenute in questo articolo hanno scopo divulgativo e non sostituiscono una consulenza fiscale personalizzata.
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